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lunedì 29 febbraio 2016

Black Out e Black in, tra Sanremo e il Super Bowl

Un articolo che consiglio vivamente di leggere: Black Out e Black in, tra Sanremo e il Super Bowl, di Gaia Giuliani, Gabriele Proglio, Mackda Ghebremariam Tesfau’e Tatiana Petrovich Njegosh pubblicato su Effimera.org

giovedì 17 dicembre 2015

Storie in movimento ricorda Mario Dondero / Obiettivi bellici. Raccontare la guerra con le immagini

La sera del 13 dicembre se n’è andato Mario Dondero. Lo vogliamo salutare rileggendo un suo intervento pubblicato su «Zapruder», n. 2 (settembre-dicembre 2003), Obiettivi bellici. Raccontare la guerra con le immagini.L'articolo è online sul sito di Sim: http://storieinmovimento.org/2015/12/15/ciao-mario/

martedì 15 dicembre 2015

Colonialismo, postcolonialismo e studi visuali

Due appuntamenti: stasera a Bologna (presso Primopianointernosette, via Mascarella 14) presentazione del volume curato da Gaia Giuliani, Il colore della nazione (2015). Domani a Padova (Fisppa, via Cesarotti 10/12) seminario Colonial legacies and visual culture, a partire dalla proiezione del documentario di Chiara Rinchini e Lucia Sgueglia Good morning Abyssinia (2004)

lunedì 27 luglio 2015

InteRGRace / Visuality and (anti) racism

InteRGRace Symposium – Interdisciplinary Research Group on Race and Racisms (FISPPA, University of Padova), Visuality and (anti) racism, 21-22 January 2016 - University of Padova, Italy. In collaboration with FISSPA, Centro Interuniversitario di Storia Culturale (CSC), DISGSGeA, Postcolonialitalia, ZaLab, Docucity, CUC/Centro Universitario Cinematografico. Keynote speakers Monica Moreno Figueroa – Cambridge University and Anna Scacchi – University of Padova.Call for papers + Call for visual contributions: InteRGRace www.intergrace.it

domenica 31 maggio 2015

Black Icons / Reminder

Sul sito di Postcolonialitalia il programma completo del seminario di ricerca su 'razza' e visualità Black Icons, che si terrà il 3-4 giugno a Padova . Fate circolare, pleeeeease ;-) Presto reminder anche per il convegno bolognese del 5 giugno, Le esclusioni della bellezza organizzato da InteRGRace, Modi e Csge ...

lunedì 10 novembre 2014

Sbiancare un etiope

Giovedì 13 novembre, alle 10.15, all'interno del corso di Sociologia della letteratura del prof. Fulvio Pezzarossa (Aula di via s. Giacomo, 7 - Bologna), presentazione di Sbiancare un etiope di Federico Falloppa (Aracne, 2013) // Nell'immagine una delle cartoline della famosa serie di  Enrico de Seta (1935-1936).

martedì 7 ottobre 2014

BlaxploItalian / Blackness in the Italian Cinema

Fred Kuwornu, regista italo-ghanese già autore di Inside Buffalo (2010) e 18 Ius Soli ( 2012) ha lanciato una campagna di raccolta fondi per potere terminare entro il 31 ottobre il suo nuovo film documentario, Blaxploitalian. Cent’Anni di Afrostorie nel Cinema Italiano. Ispirato dal volume L’Africa in Italia. Per una controstoria postcoloniale del cinema italiano (a cura di Leonardo de Franceschi, Aracne Ediitrice, 2013), Blaxploitalian si mette sulle tracce delle diverse centinaia di attori e attrici afrodiscendenti che hanno recitato nel cinema italiano (dai film neorealisti ai film storico-mitologici, dalla commedia anni ’60 ai polizieschi anni ’70) o che hanno inciso la memoria collettiva degli italiani e delle italiane con i loro passaggi televisivi (da Lola Falana a Rocky Roberts e altri/e). Nello stesso tempo Blaxploitalian si propone come una sorta di "campagna sociale" per contribuire alla sempre maggiore presenza di attori e attrici non-bianchi/e nella cinematografia italiana e in ruoli che vadano oltre le parti stereotipate in cui il cinema italiano li ha finora confinati. Per sostenere Fred e il suo progetto segnalo quindi il  sito  dove è possibile partecipare alla campagna di crowdfunding per Blaxploitalian, ugurandomi che come nel caso del volume di Audre Lorde Sister Outsider o dell'Atse Tewodros Project, tutto vada a buon fine e che Fred riesca a completare il suo documentario e iscriverlo al Sundance Film Festival

domenica 21 settembre 2014

InteRGRace / Seminario: Estetizzazione della ‘razza’, razzializzazione della bellezza


Mercoledì 24 settembre 2014, ore 14.30‐ 17.30 (AULA 1 ‐ Via Cesarotti, 12 - Padova), seminario con il prof. Livio SansoneCentro de Estudos Afro‐Orientais Universidade Federal da Bahia. Introduce: Enzo Pace (Università di Padova). Discussants: Maria Teresa Milicia (Università di Padova) e Valeria Ribeiro Corossacz (Università di Modena e Reggio Emilia). Interventi di InteRGRace: Gabriele Proglio: "Il corpo della nazione: 'razza' e bellezza tra madrepatria e oltremare (1931‐1941)" // Tatiana Petrovich Njegosh: "Miss Italia, 1939‐2014: razza, genere e classe della bellezza nazionale" // Vincenza Perilli: "I corpi delle altre. Bellezza e "razza" nelle pagine di Noi donne (1950‐1970)" // Gaia Giuliani: "Bella e abbronzata. Genere, razza e bellezza nella televisione pubblica e privata italiana (1975‐): Drive In (1983‐1989) vs. Quelli della notte (1985) e Indietro tutta (1987‐1988)" // Annalisa Frisina: "Modelli di bellezza postcoloniale tra le figlie delle migrazioniin Italia" // InteRGRace

domenica 27 aprile 2014

Fisppa / Modelli mediatici di femminilità e mascolinità in discussione

Martedì 29 aprile 2014, alle ore 13.30 (aula A, via Bassi, 2 - Padova), presentazione dei risultati della ricerca condotta dagli studenti del Corso di Metodologie e tecniche della ricerca sociale IIdella Professoressa Annalisa Frisina , organizzata dal FISPPA (Dipartimento di Filosofia,Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata dell'Università di Padova) in collaborazione con il Liceo delle Scienze Sociali Marchesi Fusinato. Intervengono Claudia Padovani, Vincenza Perilli e Lorenza Perini

lunedì 5 agosto 2013

La ministra Kyenge e la servitù dalla pelle nera

Con crescente sconcerto Marginalia ha registrato, negli ultimi mesi, le manifestazioni di violento razzismo e sessismo di cui è stata fatta oggetto Cécile Kyenge da parte di diversi esponenti della Lega Nord e di altri partiti e gruppuscoli di destra ed estrema destra, così come le reazioni della stampa mainstream e di personalità politiche e non che questi episodi hanno suscitato. A mio avviso queste reazioni "indignate" come pure le espressioni bipartisan di solidarietà alla ministra hanno rischiato continuamente di consolidare e confermare l'idea che il nostro non è un paese strutturalmente razzista e sessista. Episodi quali l'invito allo stupro, l'uso di epiteti come orango e bonga-bonga o ancora il lancio di banane sono stati infatti spesso letti come l'espressione dell'imbecillità di una minoranza ignorante, come gesti nati dal nulla, senza significato e conseguenze, senza storia, senza nessun legame con leggi quali la Bossi-Fini, con i centri di identificazione ed espulsione, con lo sfruttamento del lavoro e gli accordi per il controllo delle frontiere fuori e dentro l'Europa ... La valanga di messaggi di solidarietà e prese di distanza indignate da chi si è reso colpevole di gesti definiti più che razzisti gesti "incivili", tende in questa maniera anche a riconfermare in un certo qual senso il mito degli/delle italiani/e brava gente, di un popolo compattamente antirazzista e antisessista. Ma intanto ieri sera, in prima serata su Rai1, mi è capitato di vedere per caso l'ultima mezz'ora di una serie televisiva (scopro poi dal titolo Una grande famiglia) che ruota intorno alle vicende di una ricchissima famiglia lombarda, con azienda, villa e  servitù. La servitù è composta precisamente da cameriera e autista con la "pelle nera" ... Scrivevamo tempo fa che Cécile Kyenge raccoglie così tanti insulti anche perché si trova in un posto dove «quelle come lei» non dovrebbero stare. Ora la mancanza di reazioni (indignate?) all'immaginario neocoloniale trasmesso dalla televisione italiana con la "servitù nera" di Una grande famiglia sembra confermarlo: gli insulti a Cécile Kyenge da una parte e la rigida linea del colore (e di classe) che si esprime in questa serie televisiva dall'altra,  ci dicono qual è il posto «giusto» per ognuno/a nel nostro paese e quanto un certo immaginario (e sistema razzista/sessista) sia consolidato, operante e soprattutto condiviso .

sabato 3 agosto 2013

Infulardata

Dopo quella di Jeanne Moreau, quella di Liz Taylor, quella di Gloria Swanson, quella di Sophia Loren, quella di Vicky Lane, quella di Nina Simone, quella di Marilyn Monroe e pure quella delle suore ... non poteva mancare la sigaretta di Sarah Maple, artista visuale (via I consigli di zia Jo). Tra l'altro adattissima al luogo e ai 39 gradi all'ombra ...

lunedì 17 giugno 2013

Colonizzatrici e colonizzate: le donne nell'Etiopia del 1936 negli scritti e nelle foto di Ciro Poggiali

Avevo già segnalato che è da poco online il sito che raccoglie le registrazioni audio del convegno internazionale Femmes et genre en contexte colonial. Non so voi ma io - vista la cronica mancanza di tempo - sto procedendo abbastanza lentamente nell'ascolto degli interventi, ma per intanto oltre quello di Barbara Spadaro - di cui avevamo qui già pubblicato l'abstract - ho ascoltato e segnalo la relazione di Monica Di Barbora, Colonisatrices et colonisées : les femmes dans l’Éthiopie de 1936 à travers les écrits et les photos de Ciro Poggiali

sabato 15 giugno 2013

Razzismo, sessismo e arte / Portrait d'une négresse

Scambio notturno di mail con Rosa (che ringrazio per la segnalazione) a proposito di Portrait d'une négresse, della pittrice francese Marie-Guilhelmine Leroux-Delaville presentato al Salon del 1800 e oggi conservato al Musée du Louvres. Secondo alcune letture critiche con questo ritratto l'artista mette in discussione le imbricazioni di sesso, razza e classe vigenti all'epoca in Francia, quando forti sono le resistenze al decreto sull'abolizione dello schiavismo da parte della Convenzione nel 1894. Per altre/i il quadro di Marie-Guilhelmine Leroux-Delaville è comunque frutto dello sguardo di una donna-artista bianca ancora impregnato di un immaginario coloniale. Di questo quadro si torna a parlare lo scorso anno, quando sul supplemento del quotidiano spagnolo El Mundo viene pubblicato un fotomontaggio dell'artista statunitense Karine Percheron-Daniels, dove al posto del volto della "négresse" di Marie-Guilhelmine Leroux-Delaville vi è quello di Michelle Obama. A questo proposito Yves Ekoué Amaïzo scrive: Karine Percheron-Daniels devrait ouvrir un Zoo humain comme au 19e et début du 20e siècle avec ses œuvres de bas niveau (tableaux et images) comme l’avaient fait ses ancêtres racistes avec les « Vénus hottentotes ». Elle devrait montrer la nudité des ancêtres de la reine Elizabeth ou du roi d’Espagne à côté des massacres coloniaux dont ils portent la responsabilité et qui semblent lui avoir échappé. La femme noire esclave ne l’aurait jamais été si les ancêtres de cette peintre sans culture n’avaient pas eu des ancêtres esclavagistes qu’elle tente maladroitement de justifier, réhabilitant, voire promouvant ainsi, l’esclavage des temps modernes. L’ambigüité de ce tableau relève moins de la demi-nudité de Michelle Obama que de la capacité de cette artiste faussement non-raciste à réveiller la nostalgie de la bonne vieille époque de l’esclavage où la femme noire servait de variable d’ajustement pour les défaillances des femmes blanches auprès de leur mari esclavagiste.

venerdì 7 giugno 2013

La maschera di Dalì

Un'altra foto di Carl Van Vechten, un ritratto di Salvator Dalì del 1939 con la stessa "black head" utilizzata nel ritratto di Bessie Smith // La fotografia, con il titolo di Portrait of Salvador Dali with carved black head adjacent to his face, è conservata presso la Library of Congress, Prints and Photographs Division, Washington, D.C. 20540 Usa

mercoledì 5 giugno 2013

Bianco e nero al Modo InfoShop

Venerdì 7 giugno al Modo InfoShop (clicca per maggiori info) presentazione del volume di Gaia Giuliani e Cristina Lombardi-Diop Bianco e nero. Storia dell’identità razziale degli italiani, organizzata dal gruppo locale di Storie in movimento. Il volume che ricostruisce la storia culturale e politica dell’identità razziale degli italiani dal periodo unitario al boom economico, passando per il fascismo e il dopoguerra. Esso unisce la ricerca e le competenze di due studiose italiane di formazione diversa e complementare: muovendo entrambe dagli studi culturali, dagli studi critici su razza e bianchezza e dagli studi di genere, Gaia Giuliani esamina le teorie scientifiche e politiche sulla razza al fine di tracciare i processi di identificazione razziale in atto nel discorso pubblico dall’Unità al 1936; Cristina Lombardi-Diop prende in considerazione le pratiche discorsive medico-scientifiche, la letteratura coloniale e l’iconografia legata ai consumi e alle pratiche del quotidiano allo scopo di mappare i processi di razzizzazione che dal 1936 al 1965 si affermano nella cultura diffusa e di massa. L’obiettivo del volume è quello di fornire uno strumento interpretativo fondamentale per la comprensione delle radici storiche e culturali e delle forme attuali del razzismo in Italia

giovedì 30 maggio 2013

Bessie Smith con maschera

Suggestione dopo suggestione - a partire da una foto di Billie Holiday che mi ricordava la famosa Noire e Blanche di Man Ray  - un'altra foto di Carl Van Vechten (via Stranger Flowers), scrittore e fotografo statunitense vicino al movimento dell'Harlem Renaissance. Qui ad essere fotografata è Bessie Smith, ancora con una maschera "africana", ma il registro è completamente diverso dal ritratto di Billie Holiday. Nei ritagli di tempo continuerò a cercare ma soprattutto "pensare". E poi condivido, ovviamente ...

lunedì 27 maggio 2013

Analisi socio-politica delle pubblicità: genere, classe, razza, età e eterosessismo

Presentazione del volume a cura di Laura Corradi Specchio delle sue brame. Analisi socio-politica delle pubblicità: genere, classe, razza, età e eterosessismo (Ediesse, 2012) alla Biblioteca italiana delle donne lunedì 27 maggio (sul Server Donne maggiori info). Indice del volume: Specchio delle sue brame. Semiotica femminista e analisi socio-politica intersezionale nei commercials (Laura Corradi), Pubblicità di classe. Disuguaglianza, differenza e distanza (Emanuela Chiodo e Laura Corradi), "Sesso" e "razza" al muro. Il sistema razzismo/sessismo in pubblicità (Vincenza Perilli), Eteronorma e immaginari lgbt nelle pubblicità (Marta Baldocchi e Angela Tiano), Eternamente giovani: L'ageism nelle pubblicità (Laura Corradi), Per una sociologia politica del culo femminile nelle pubblicità italiane (Laura Corradi). Sul tema si veda anche 1, 2, 3 ...