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lunedì 1 dicembre 2014

Archivi dei sentimenti e culture femministe dagli anni Settanta a oggi

Archivi dei sentimenti e culture femministe dagli anni Settanta a oggi: se ne discuterà il 6-7 e 8 dicembre a Firenze. Programma dettagliato del convegno e maggiori info sul sito de Il Giardino dei Ciliegi. Fly ...

martedì 9 settembre 2014

Non si nasce donna a Bologna

Presentazione del n. 5 dei Quaderni Viola Non si nasce donna. Testi, percorsi e contesti del femminismo materialista in Francia (Venerdì 12 settembre, alle ore 18.30, Palazzina in Via Del Piombo, 5 - Bologna) a cura dell'Associazione Orlando e del collettivo Mujeres Libres. Raffaella Lamberti e Paola Guazzo ne discutono con le curatrici Sara Garbagnoli e Vincenza Perilli // Sull'incontro rinvio al sito del Server donne, mentre sul volume si vedano le  recensioni di Paola Guazzo sul Guazzington Post, di Silvia Nugara su Iaph Italia, di Clotilde Barbarulli su Letterate Magazine e Alessandra Pigliaru sul Manifesto. 

martedì 29 ottobre 2013

Audre Lorde e Adrienne Rich su Mfla

Per chi l'avesse persa è online una bella conversazione tra Adrienne Rich e Audre Lorde. Nella forma dell'intervista della prima alla seconda, datata 1979, è stata trasmessa (e tradotta in italiano) in più puntate da Mfla. La trovate a questo indirizzo, buon ascolto!

martedì 3 settembre 2013

La violenza femminile nella letteratura italiana degli anni settanta

Dalla newsletter del CIRSDe: è stato da poco pubblicato il nuovo Quaderno di Donne e Ricerca, scritto da Elena Fammartino e con prefazione di Beatrice Manetti, dal titolo: La violenza femminile nella letteratura degli anni settanta. Dacia Maraini e Angela Carter. Il Quaderno è consultabile sul sito web del CIRSDe cliccando sul seguente link: http://www.cirsde.unito.it/PUBBLICAZI/Pubblicazione-donne-e-ricerca/2009/default.aspx

domenica 9 giugno 2013

Black Panthers ad Atene

Come già è accaduto in Ungheria con la resistenza dei Rom contro le milizie fasciste di Jobbik, ora anche in Grecia un gruppo di africani residenti ad Atene si organizza per rispondere alle ronde xenofobe dei neonazisti di Alba dorata. È un movimento di autodifesa che prende lo stesso nome adottato dal movimento afro-americano negli Stati Uniti d’America negli anni ’60 e ’70: «Black Panthers». Un po’ dappertutto non si vuole più subire senza dir nulla le continue istigazioni all’odio razzista della destra xenofoba. Fosse anche un partito in via d’estinzione come la Lega Nord che ogni sabato mattina fa il suo banchetto in via Orefici contro l’«invasione straniera» e raccoglie ogni volta lo sdegno dei passanti (da Staffetta)

mercoledì 29 maggio 2013

La bellezza di Franca Rame e gli omissis del Tg2

Leggo in Globalist.it che in occasione della morte di Franca Rame, avvenuta oggi a Milano, un servizio della giornalista Carola Carulli mandato in onda nel Tg2 delle 13, la ricorda così: "Una donna bellissima Franca, amata e odiata. Chi la definiva un'attrice di talento che sapeva mettere in gioco la propria carriera teatrale per un ideale di militanza politica totalizzante, chi invece la vedeva coma la pasionaria rossa che approfittava della propria bellezza fisica per imporre attenzione. Finché il 9 marzo del 1973 fu sequestrata e stuprata. Ci vollero 25 anni per scoprire i nomi degli aggressori, ma tutto era caduto in prescrizione". In questa rievocazione lo stupro sembra quasi una conseguenza della sua bellezza - per di più "ostentata" e "utilizzata" - e si omette di dire che i mandanti del  sequestro e dello stupro furono alcuni ufficiali dei carabinieri della Divisione Pastrengo di Milano e che a compierlo furono cinque esponenti di estrema destra. Franca Rame andava punita per la sua attività politica nelle carceri con Soccorso Rosso, per essere la compagna di Dario Fo, ma soprattutto per essersi esposta pubblicamente sull'omicidio di Giuseppe Pinelli prima recitando in Morte accidentale di un anarchico e poi firmando insieme ad altri/e, nel 1971, la lettera aperta pubblicata sul settimanale L'Espresso in cui si chiedeva la destituzione di alcuni funzionari, ritenuti artefici di gravi omissioni e negligenze nell'accertamento delle responsabilità circa la morte di Pinelli, precipitato da una finestra della questura di Milano il 15 dicembre 1969, tre giorni dopo la strage di Piazza Fontana.

lunedì 27 maggio 2013

Assata Shakur e Angela Davis al Mlfa

Riesco solo stasera ad ascoltare la trasmissione trasmessa qualche settimana fa dal Mlfa a proposito di Assata Shakur, militante delle Black Panther inserita recentemente nella lista dei terroristi più ricercati dell'Fbi. Con spezzoni di dichiarazioni della stessa Assata Shakur e un commento di Angela Davis, vengono ripercorse le tappe della vicenda che la vedono coinvolta  (dalla sparatoria durante un fermo di polizia all'arresto, dalle torture in carcere alla fuga grazie all'aiuto di alcune compagne fino agli anni come rifugiata politica a Cuba), mettendo in luce le poste in gioco dell'attuale inserimento del suo nome nella lista dei "terroristi". Potete ascoltare la trasmissione qui, grazie al Mfla per questo prezioso documento // La foto è un frammento di una circolare dell'Fbi via Daily News

sabato 11 maggio 2013

Contro / Versa

Contro versa è il titolo di un volume appena pubblicato da Sabbiarossa edizioni che non ho ancora letto ma che mi incuriosisce molto a dispetto della frase di Luce Irigaray scelta come esergo e della mia lontananza intellettuale e politica da madri simboliche, dimensione verticale della genealogia e fedeltà al (proprio) sesso che sembrano essere (almeno a leggere frammenti della prefazione) centrali nel libro. Nello stesso tempo però le "genealogie impreviste di nate negli anni 70 e dintorni" (così recita il sottotitolo del volume) e la centralità data a percorsi che si muovono da/verso sud (un sud, anche femminista, per molte ancora estraneo e/o "altro") mi fanno venir voglia di leggerlo. Senza contare che conosco (e stimo) una delle autrici, e di altre conosco il lavoro. Contro versa dunque, con saggi di: Doriana Righini, Denise Celentano, Giovanna Vingelli, Lucia Cardone, Ivana Pintadu, Loredana De Vitis, Pina Nuzzo, Angela Ammirati, Alessandra Pigliaru, Monia Andreani e Federica Timeto

martedì 9 aprile 2013

Paola Di Cori / La misteriosa condizione di visibilità-invisibilità degli Studi di Genere in Italia

A proposito della chiusura del corso di Studi di Genere tenuto all'Università della Calabria da Laura Corradi e dell' appello per la sua riapertura, riceviamo un commento di Paola Di Cori - della quale ricordiamo, tra le più recenti pubblicazioni la raccolta di saggi Asincronie del femminismo e i contributi in Joan W. Scott. Genere, politica, storia (Viella) e Non si nasce donna (Quaderni Viola / Alegre). In questo suo intervento Paola ripercorre alcune delle tappe di quella che definisce la misteriosa condizione di visibilità-invisibilità" degli studi di genere in Italia. Buona lettura e condivisione! // " L’adesione all’appello contro l’abolizione del corso tenuto da Laura Corradi all’università della Calabria è un obbligo per tutte quelle che insegnano e hanno insegnato per decenni questi studi nelle università italiane. Come ho avuto modo di scrivere in molte occasioni, la realtà degli studi di genere in Italia è avvolta in una misteriosa condizione di visibilità-invisibilità fin dagli anni ’70. Sono esistiti sotto denominazioni di comodo quando non era possibile inserirli in un piano di studi approvato dalle facoltà; quando sono divenuti finalmente riconoscibili, ammessi e inseriti istituzionalmente - soltanto dopo il 2000!! - si sono immediatamente dovuti confrontare con i cosiddetti processi di razionalizzazione e snellimento dei programmi in seguito alla riforma del 3+2: erano sì possibili, ma assai ridotti in numero di ore e di crediti acquisiti, e raramente ci sono state docenti ordinarie in numero tale (mettendo da parte le differenze di opinione su quali fossero gli obiettivi preferibili) da poter imporre qualche soluzione non minoritaria alle facoltà o ai senati accademici. Si sono salvati qua e là alcuni dottorati nei settori della letteratura e della storia, attualmente massacrati dal taglio di finanziamenti che ha riguardato tutti i dottorati. Ha fatto benissimo Laura Corradi a denunciare pubblicamente l’ennesima discriminazione. Purtroppo l’abolizione di questo corso accompagna la silenziosa sparizione di decine di corsi di studi di genere diffusi e inaugurati negli ultimi anni. E’ noto che questi studi non hanno visibilità alcuna nelle università italiane; chi li ha insegnati è stata punita nella carriera e ridotta per decenni a un isolamento faticoso e improduttivo in termini di risultati sul piano dell’aiuto concreto alle generazioni di donne e uomini nati/e dopo gli anni ‘60. E’ una fortuna che tante giovani donne abbiano potuto contare sull’esistenza di un gran numero di corsi e di dottorati in università straniere; quando purtroppo tornano in Italia, con esperienze di ricerca e dottorati di tutto rispetto, non si devono confrontare soltanto con l’assenza di possibilità di inserimento, ma con una antiquata tradizione che ancora oggi porta la quasi totalità dei docenti e dei colleghi ad ammettere obtorto collo che si tratta di studi degni di questo nome. La maggior parte di lor (uomini e molte donne) non hanno mai investito né scommesso nulla in proposito; dubito che saranno disposte/i a farlo in un periodo di così grande miseria materiale e morale. A meno che… come sta accadendo in questo caso, si levi un vasto movimento di opinione e di resistenza che denunci lo stato di arretratezza culturale dell’insieme dell’università italiana. Non è una novità, ma vale la pena di impegnarsi per riuscire a mantenere le poche posizioni ancora occupate. Coraggio Laura, e coraggio anche tutte noi!" //( Paola Di Cori, Roma - 9 maggio 2013)

domenica 20 gennaio 2013

Violenza politica / Da Frantz Fanon ai movimenti afroamericani

Ricevo e volentieri pubblico la notizia di un dibattito che si terrà domani - lunedì 21 gennaio 2013 - sul tema Violenza politica da Fanon ai movimenti afroamericani, organizzata da Il Caso S, al cui sito rinvio per ulteriori info sull'incontro. Colgo l'occasione di questo breve post per rilanciare l'appello del Centro Frantz Fanon, a rischio chiusura

martedì 15 gennaio 2013

La nave delle cicale operose / Un romanzo di Anna Santoro

Approfitto della presentazione che si terrà domani al CentroDonna di Livorno, per una breve nota su di un romanzo che ho amato fin dal titolo, quando l'autrice - con la quale mi scuso se ne parlo solo ora - me ne ha fatto dono, oramai molto mesi fa. Mi riferisco a La nave delle cicale operose di Anna Santoro, un libro che, come scrive Patrizia Melluso in una recensione pubblicata da Il paese delle donne, è una "narrazione corale". In un arco temporale che va dalla Napoli degli anni Trenta del Novecento, con l’avvento delle leggi razziali, fino al "rinascimento" napoletano dell’era Bassolino e l’11 settembre, passando per gli anni Settanta tra femminismo e lotte per la casa -,il romanzo si pone "tra Storia e visione soggettiva della storia" (facendo un po’ pensare ad altre narrazioni, Melluso cita Cent’anni di solitudine di Garcia Marquez, La Storia di Elsa Morante, e il film di Ettore Scola C’eravamo tanto amati), offrendoci personaggi indimenticabili - Rino, Mena, Giovanna, Mita ... -, tante cicale operose, ovvero persone che (come si legge nella quarta di copertina del libro), "amano la vita e l'impegno di costruirla, prive della vocazione al comando propria delle distruttive formiche"

martedì 20 novembre 2012

Sandy Smith / Ad memoriam

Sandy Smith (25 dicembre 1950 - 3 novembre 1979), assassinata insieme a James Waller, Bill Sampson, Cesar Cauce e Michael Nathan - come lei militanti del Communist Workers Party - durante una manifestazione a Greensboro (North Carolina) il 3 novembre del 1979 da membri del Ku Klux Klan e dell' American Nazi Party

martedì 30 ottobre 2012

Angela Davis / Un'intervista

L'immagine è una foro "storica" di Angela Davis negli anni 70, l'intervista che invece vi segnaliamo è recentissima, essendo stata rilasciata in occasione della presentazione del documentario Free Angela & All Political Prisoners - di cui avevamo pubblicato tempo fa il trailer - al Toronto International Film Festival a settembre. Potete leggere l'intervista in traduzione italiana sul blog di Femministe senza Frontiere

venerdì 5 ottobre 2012

Ahmed Shawki / Black and Red. Les mouvements noirs et la gauche americaine 1850-2010

Black Liberation and Socialism di Ahmed Shawki è un altro di quei libri che avrei voluto leggere e non ho mai trovato il tempo di farlo. Nell'attesa (che sarà lunga per svariati motivi) leggo (e vi segnalo) la prefazione alla recente edizione francese del volume, edita da Syllepse, Black and Red. Les mouvements noirs et la gauche americaine 1850-2010, pubblicata da Entre les lignes entre les mots, sempre ricco di notizie

lunedì 10 settembre 2012

Free Angela & All Political Prisoners

 
Non mi sarebbe dispiaciuto affatto fare un salto al Toronto Film Festival per vedere il film documentario di Shola Lynch Free Angela & All Political Prisoners, ma dobbiamo necessariamente  accontentarci del trailer ...

venerdì 20 luglio 2012

Cinque anarchici del Sud. Una storia negata

In Cinque anarchici del Sud. Una storia negata - volume di qualche anno fa di Fabio Cuzzola, ora disponibile in copyleft -, si ricostruiscono le vicende che portarono alla morte, il 26 settembre 1970, di cinque anarchici calabresi, Gianni Aricò, Annalise Borth, Angelo Casile, Franco Scordo e Luigi Lo Celso. I cinque anarchici erano impegnati in una ricerca di contro - informazione su alcuni dei fatti che avevano scosso l'estate del 1970 : le cosiddette "Giornate di Reggio", rispetto alle quali denunciavano l'infiltrazione di neofascisti di Ordine Nuovo e di Avanguardia Nazionale, e il deragliamento del direttissimo Palermo-Torino avvenuto il 22 luglio 1970 a Gioia Tauro, che sostenevano fosse stato causato da una carica esplosiva messa da neofascisti in collaborazione con la 'ndrangheta. Il 26 settembre i cinque si mettono in viaggio in auto verso Roma dove intendevano consegnare i risultati delle loro ricerche alla redazione di Umanità Nova, ma a pochi chilometri dalla capitale vengono travolti e uccisi da un camion con rimorchio. Inutile dire che i documenti che stavano portando a Roma non sono stati mai ritrovati e che questo - come tanti altri - non fu un "incidente".

giovedì 3 maggio 2012

Donne sull'orlo di una crisi / Presentazione dell'ultimo numero dei Quaderni Viola

A cura del collettivo La mela di Eva , domani - venerdì 4 maggio - , presso la Biblioteca Comunale del Pigneto a Roma, presentazione dell'ultimo numero dei Quaderni Viola, Sebben che siamo donne. Femminismo e lotta sindacale nella crisi (cliccare qui per l'indice completo). A seguire aperitivo contro la crisi... vi aspettiamo ;-)

giovedì 29 marzo 2012

Adrienne Rich / Ad memoriam

Adrienne Rich è morta qualche giorno fa, il 27 marzo, a Santa Cruz. Per un ricordo rinviamo bio-bibliografico rinviamo a La Nuova Towanda. Marginalia la ricorda con questa bellissima foto della fine degli anni 70, dove Adrienne Rich è insieme ad altre due "grandi" che non ci sono più, Audre Lorde e Meridel Le Sueur.

martedì 20 marzo 2012

Angela (Davis)


La scorsa settimana, leggendo un articoli pubblicato in occasione della morte di Lucia Mannucci (voce "femminile" del Quartetto Cetra, gruppo che avevo sempre vagamente collegato alla canzoncina per bambine/i Nella vecchia fattoria), avevo scoperto, con immaginabile stupore, che nel 1971 il Quartetto aveva scritto una canzone dedicata ad Angela Davis. Cantata durante un programma della Rai, la canzone era valsa al gruppo una telefonata di pesanti minacce: "Dica al suo collega Savona di non fare il gradasso sul palcoscenico e di lasciar perdere la politica, di cantare Nella vecchia fattoria e di smetterla di sfruculiare con Angela Davis e tutto il resto... queste sono cose delicate, mi sono spiegato?") . Non trovando lì per lì traccia del brano in rete (testo, audio e/o video) avevo lanciato un s.o.s alle/ai frequentatrici / frequentatori di Marginalia. Grazie ad un commento di Angie ed altre piste suggerite via mail (grazie a tutte/i), la ricerca è approdata ad un sito (Grovenshark) con l'audio di Angela (che potete ascoltare cliccando sul riquadro alla fine del post). Tralasciando qualsiasi commento sulla qualità musicale e sul testo (un tripudio di rime tra amore e dolore su un'aria che oggi definiremmo melensa in cui infine Angela Davis è paragonata ad un fiore ...) riflettevamo su come anche questo piccolo frammento ( a suo modo "storico") contribuisca a complicare il quadro di quegli anni cruciali. Abbandonata l'ipotesi suggerita da qualcuno (e ovvero che le minacce al Quartetto Cetra fossero scatenate dall'evidente bruttezza musicale del pezzo), resta la difficoltà, la confusione, lo stupore. Com'era percepita in quel periodo dall'opinione pubblica (non quindi negli ambiti più o meno politicizzati) la figura rivoluzionaria di Angela Davis? Com'era il "clima" se addirittura cantare in Rai una canzone che oggi ci appare "inoffensiva" se non addirittura banalizzante del messaggio politico della vicenda, poteva provocare delle minacce? Quali furono, se ci furono, le reazioni del gruppo e/o della Rai? ... Mentre altri interrogativi ci frullano in testa vi lasciamo all'ascolto, magari tra qualche giorno se abbiamo tempo ci ritorniamo su.

Angela by Quartetto Cetra on Grooveshark