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giovedì 11 dicembre 2014

Il dilemma della pace / Una presentazione a Bologna

Per una serie di spiacevoli contrattempi segnalo solo in extremis la presentazione del bel volume di Elda Guerra, Il dilemma della pace. Femministe e pacifiste sulla scena internazionale, 1914-1934 (Viella, 2014) che avevo già segnalato tempo fa.Per maggiori info sulla presentazione che si terrà stasera rinvio al sito del  Server Donne

lunedì 17 novembre 2014

Femminismo e femministe in Italia negli anni Settanta

Narrare e rappresentare una storia: femminismo e femministe in Italia negli anni Settanta. Immagini, racconti, storie, è il titolo del seminario che si terrà sabato prossimo (22 novembre 2014, dalle 10 alle 18) presso il Centro di Documentazione delle Donne (via del Piombo, 5 - Bologna). Dalla presentazione delle organizzatrici: " Sono passati più di dieci anni da quando in seminari o riviste ci interrogavamo sulle ragioni della assenza di una storia del femminismo recente, sul nodo del rapporto tra storia e memoria, sulle difficoltà di dare forma nel linguaggio storiografico ad un'esperienza così intensa. Da allora molto è cambiato: sono stati scritti saggi, memorie, romanzi, prodotti film e documentari. Sullo sfondo di questo nuovo paesaggio abbiamo voluto organizzare una giornata di riflessione per uno scambio sul tanto lavoro fatto e per creare uno spazio di confronto tra i diversi modi di narrare e rappresentare questa vicenda". Programma: Ore 10.00 Il progetto di un seminario: Annamaria Tagliavini // Ore 10.15 Interventi di: Anna Rossi-Doria, Roberta Mazzanti e Serena Sapegno, Maddalena Vianello, Marzia Vaccari, Maria Luisa Boccia, Paola di Cori // Buffet // Ore 14.00 Interventi di: Emma Baeri, Antonia Cosentino, Cristina Zanetti, Graziella Gaballo e Paola De Ferrari, Alessandra Allegrini, Serena Simone, Vincenza Perilli // Ore 17.15 Suggestioni e riflessioni: Lea Melandri ed Elda Guerra

giovedì 23 ottobre 2014

Il dilemma della pace / Femministe e pacifiste sulla scena internazionale 1914-1939

Sarà in libreria a fine mese, ma già disponibile sul catalogo della casa editrice, il nuovo volume di Elda Guerra, Il dilemma della pace. Femministe e pacifiste sulla scena internazionale 1914-1939 (Viella,2014). In attesa di finire di leggerlo, copio-incollo la scheda di presentazione presente sul sito dell'editore: "Quali dilemmi dovettero affrontare le protagoniste del movimento politico delle donne nei nuovi drammatici contesti novecenteschi? Esito di un’ampia ricerca, il volume affronta le vicende dell’associazionismo internazionale femminile nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, dagli schieramenti di fronte alla Grande guerra alla ricerca di politiche innovative negli anni Venti e Trenta nel dialogo con la Società delle Nazioni, al giudizio su fascismi e totalitarismi, fino alla scelta tra pacifismo e difesa della democrazia nel precipitare degli eventi nella seconda guerra mondiale. Viene così introdotto, sulla base di una rigorosa analisi delle fonti, uno sguardo innovativo sulla storia del secolo appena concluso grazie alla ricostruzione delle grandi questioni della cultura politica delle donne nelle sue tensioni tra affermazione della giustizia per entrambi i sessi, ricerca di politiche di pace e crescita dei diritti e delle libertà delle donne e di tutti gli esseri umani". Buona lettura!

sabato 19 luglio 2014

ZapruderWorld / Online il primo numero!

Online il primo numero di ZapruderWorldThe Whole World is Our Homeland: Italian Anarchist Networks in Global Context 1870-1939, la nuova rivista legata al progetto Storie in Movimento di cui qui in Marginalia si è già parlato più volte (qui, quo, qua). Di seguito una breve presentazione a cura della redazione, da far circolare per mari e monti, thanks //Zapruder World, a digital, open source, thematic, international journal dedicated entirely to the history of social conflct is now online (www.zapruderworld.org/) with its inaugural issue on "Italian Anarchist Networks in Global Context:1870-1939." The second issue, entitled "Transformations without Revolutions? How Feminist and Lgbtqi Movements Changed the World" is under way. Upcoming themes and calls for publications will be announced regularly. Everyone is invited to not only contribute but also to participate actively in this project. Zapruder World is the brainchild of the now international network of activists and scholars called Storie in Movimento (SIM). We imagine Zapruder World to be a digital journal and a network of historians and social activists spread through different places, countries and continents, which will explore the many forms of social conflict and reconsider the notion of social conflict itself. In so doing, our aim is simultaneously to transform the way we look at history, the way historical research is organized, and the way historical knowledge is transmitted from one generation to another. Please circulate widely! ZapruderWorld editorial board

domenica 17 novembre 2013

Femministe a parole / Una recensione di Ottavia Nicolini

Sull'ultimo numero di DWF, Gli spazi dell'agire politico. Tra radicalità, esperienza e conflitto (2013, n. 1, vol. 97), anche una recensione di Ottavia Nicolini al "nostro" Femministe a parole. Grovigli da districare, pubblicato nellacollana «sessismoerazzismo» di Ediesse. Trovate la recensione, insieme a tutta la rassegna stampa del volume, nel sito dell' editore, buona lettura!

lunedì 19 agosto 2013

Skin / Matters. Gendered and Racial Economies of Skin Color

Presso la Columbia University, il 29 e 30 agosto, si terrà un simposio dal titolo Skin / Matters. Gendered and Racial Economies of Skin Color. Pur se la partecipazione è gratuita ed aperta a tutte/i, mi rendo conto che andare a New York non è, economicamente, alla portata di chiunque, ma segnalo in ogni caso il programma perché mi sembra molto interessante (tra gli altri interventi di Lahoma Thomas - In / Visibilizing Skin Color, Race, and Gender The Erasure of Colour: Examining the Practices of Skin-Bleaching - e di Dominique Grisard - Coloring Race and Gender. Who’s the Fairest of them All? Pink Princess Culture and its Imperial Legacy) e penso possa suggerire spunti di ricerca e dare idee per scambi e contatti transnazionali (Marginalia esiste anche, o forse soprattutto, per questo). Quindi qui il programma dettagliato in pdf

mercoledì 15 maggio 2013

Variabili femministe / La rottura dei femminismi postcoloniali

Stasera a Torino, presso il Circolo Maurice, secondo appuntamento di Variabili Femministe, il seminario itinerante ispirato dal libro Femministe a parole. Grovigli da districare e organizzato da Femminismi Itineranti, una rete di singole e realtà femministe torinesi nata a partire da incontri, scambi, desideri sollecitati dalla lettura del volume ed aperta a tutte/i coloro che condividono una prospettiva antirazzista, antisessista, antiomo&transfobica, e antifascista. L'incontro di stasera, a cura del Collettivo femminista Me-DeA , si intitola Un viaggio senza ritorno: la rottura dei femminismi postcoloniali

giovedì 31 gennaio 2013

Donne, genere e mobilitazioni collettive in Africa

Per chi è invece a Parigi segnaliamo che continua il seminario , Femmes, genre et mobilisations collectives en Afrique, iniziato ad ottobre. Il prossimo appuntamento è per giovedì 7 febbraio e sarà dedicato al tema delle mobilitazioni femminili nel fasi di pos-conflitto. Interverranno Andrea Kaufmann (Liberian women’s movements after civil war)e Antje Daniel (Women’s movements after post-elections violence in Kenya: recovering social and political spaces). Coordina Jules Falquet. Per il programma completo e ulteriori info rinvio al sito di Calenda

lunedì 21 gennaio 2013

Femministe a parole / Una recensione di Anna Curcio

Pubblichiamo con immenso piacere la bella recensione di Anna Curcio al volume Femministe a parole, La misura del mondo nel dizionario, pubblicata sabato scorso dal quotidiano Il Manifesto e ripresa sul sito di UniNomade con il titolo di Demolire la casa del padrone. Ringraziando l'autrice vi lasciamo alla lettura // «Gli strumenti del padrone non demoliranno mai la casa del padrone». Così scriveva Audre Lorde in un potente intervento pubblico dell'inizio degli anni Ottanta. Era in gioco lo statuto stesso del femminismo, con la sfida aperta che le militanti nere (e più complessivamente le «donne povere, nere, del terzo mondo e lesbiche» come la stessa Lorde aveva scritto) avevano lanciato contemporaneamente al patriarcato razzista imperante e all'universalismo del femminismo bianco eterosessuale di classe media che aveva fino a quel momento tirato le fila del dibattito. Si trattava, detto altrimenti, di ridefinire gli strumenti di una lotta che assumeva il linguaggio come campo di battaglia, imponendo la parola - fino a quel momento taciuta - delle donne nere.Ricalibrata nel presente, un'operazione per certi versi analoga può essere attribuita a Femministe a parole. Grovigli da districare (Ediesse 2012, p.363, 18 euro) a cura di Sabrina Marchetti, Jamila Mascat e Vincenza Perilli. Un mosaico ricco di spunti e suggestioni, immagini e narrazioni che sfida la dimensione normativa di un certo femminismo dominante in Italia e prova a ridefinire le coordinate del dibattito. Un'operazione a tratti riuscita, si potrebbe dire ad alcuni mesi dalla pubblicazione, visto che il volume osteggiato dal mainstream del femminismo italiano ha invece avuto ampia circolazione soprattutto tra giovani e giovanissime donne e uomini. Una lettura dunque attraente per tante e tanti che si accostano per la prima volta al dibattito femminista ma anche per chi è alla ricerca di uno sguardo femminista critico o più semplicemente di chiarimenti, spunti e nuove argomentazioni. Il volume porta allo scoperto diversi e molteplici femminismi. «Misurarsi con quelle parole e quegli argomenti su cui, per le femministe, pronunciarsi è diventato sempre più complicato» scrivono le curatrici nell'introduzione. Da qui un dizionario ragionato. Quarantanove i lemmi presenti: dai «classici» del dibattito femminista (Sesso/genere, Razza, Classe, Autodeterminazione, Differenza, Lesbica, Prostituzione, e poi Backlash, Bianchezza, Cittadinanza, Femminismo transnazionale, Intersezionalità, Anticolonialismo) a questioni di più cogente attualità (Biomedicina, Globalizzazione, Migranti e Generazioni migranti, Maternità surrogata, Modificazioni, Omonazionalismo, Postporno, Veline, Queer).Ma ci sono anche voci che sembrano spiazzare i canoni più tradizionali di un discorso ancora troppo ingessato intorno al tema della differenza sessuale: tra questi senz'altro il lemma Uomo. «Significante assoluto» dei dispositivi discorsivi, soprattutto occidentali, da decostruire per «smascherare» l'eteronormatività come oppressione delle minoranze sessuali e di genere.Femministe dunque che fanno i conti con le parole, con i rapporti di potere che queste implicano e producono e con lo spazio di resistenza e sovversione a cui danno forma. E proprio per questo femministe «nei fatti», non «a parole». Anzi l'ironia sottile nel titolo del volume è la misura della consapevolezza dell'uso «affatto neutro» e tutto politico del linguaggio e insieme la forma della violazione dei suoi dogmi e canoni. Più complessivamente, il volume raccoglie i contributi di un paio almeno di generazioni di femministe. Teoriche e militanti, per la gran parte precarie, spesso costrette a barcamenarsi - dentro e fuori l'accademia - tra la propria sensibilità femminista e l'ansia disciplinare delle università italiane. E se alcune voci sono forse eccessivamente compilative, altre risultano efficaci, di gradevole lettura, con uno sguardo dall'interno che assume (ed è questo un altro dei punti di forza del volume) il dibattito femminista nella sua dimensione transnazionale. Nell'insieme si tratta di un impegno chiaro, aperto e non riduttivo, a sistematizzare un dibattito tanto ricco quanto complesso e controverso. È un punto di vista di parte, situato e instabile, aperto al suo rovescio.  In una parola «eccentrico»: queer. Dove il queer rimanda al suo significato originale e abietto come deviazione rispetto alla norma, oltre dunque la declinazione di generica trasgressione «alla moda» con cui ha spesso dovuto fare conti. Ma non c'è in questo ritorno all'origine nessun «mito esistenzialista dell'autenticità». Al contrario tutto il volume è attraversato dalla tensione costante alla messa in discussione dell'autentico. Per ognuno dei grovigli - termine che ritorna in molte delle voci proposte - non c'è ricerca di verità, esemplificazioni o ricette salvifiche; vengono invece individuati e discussi limiti e punti deboli, proponendo discorsi differenti e punti di vista contrastanti. Un testo senz'altro utile nel suo complesso. Unica avvertenza: la trama di lettura proposta rischia di rimanere disincarnata, sganciata dalla materialità dei rapporti di produzione che pur costituiscono i processi di soggettivazione e la creazione discorsiva con cui il volume si confronta. Il potere e lo sfruttamento; e poi il tema del lavoro, di quello cosiddetto produttivo e di quello riproduttivo, la loro sovrapposizione e articolazione nel capitalismo contemporaneo, le forme anomale e spurie che assume nella vita di tante e tanti di noi; la crisi e le lotte. Rimangono temi taciuti. Eppure avrebbero offerto un contributo importante nel fabbricare gli strumenti per demolire la sempre più «stretta» casa del femminismo mainstream (Anna Curcio, La misura del mondo nel dizionario, Il Manifesto, 19 gennaio 2013)//

giovedì 29 novembre 2012

Donne del Mali: diciamo no alla guerra per procura!

Grazie a Il Paese delle donne che - con la capacità di "fare rete" che lo contraddistingue - ha ripreso l'appello lanciato da Aminata Traoré ed altre femministe maliane e lo ha reso disponibile nella traduzione italiana di Giovanna Romualdi nel proprio sito: Donne del Mali: diciamo no alla guerra per procura!. Continuiamo a far girare ...

martedì 27 novembre 2012

Mali: no alla strumentalizzazione della violenza contro le donne per giustificare l'intervento militare

Grazie a Susi Monzali per averci segnalato questo appello di Aminata Traoré ed altre femministe maliane, contro la strumentalizzazione della violenza contro le donne da parte della comunità internazionale per giustificare l'intervento armato in Mali. Trovate l'appello - che vi chiediamo di far girare -, Disons "no" à la guerre par procuration, a questo link

venerdì 9 novembre 2012

Femministe a parole in tournée

Dopo le presentazioni che ne hanno accompagnato l'uscita (1, 2, 3 ...), per i prossimi mesi sono in programma nuove occasioni di incontro e discussione a partire dal volume Femministe a parole, pubblicato nella collana sessismoerazzismo dalla casa editrice Ediesse (a cura di Jamila M.H. Mascat, Sabrina Marchetti e Vincenza Perilli). Segnaliamo qui le prime date del tour, che a partire da questo (caldo) autunno si protrarrà fino ai primi mesi del 2013 (e speriamo anche oltre). Martedì 13 novembre Femminsite a parole sarà presentato a Trento, all'interno del ciclo di incontri De-costruzioni di genere: parole che contano, silenzi che parlano, a cura del Centro Studi interdisciplinari di Genere dell'Università di Trento. Ne discuteranno con una delle curatrici del volume Maria Coppola e Giulia Selmi. Il 15 novembre invece, alle ore 18, Femministe a parole sarà alla Biblioteca italiana delle donne di Bologna, per una presentazione corale. Oltre alle tre curatrici del volume saranno infatti presenti alcune delle autrici delle singole voci: Elisa Arfini (Lesbica), Gaia Giuliani (Bianchezza), Isabella Peretti (Madre-patrie), Beatrice Busi (Modificazioni), Giulia Garofalo (Prostituzione), Alessandra Gribaldo (Riproduzione assistita), Laboratorio Smaschieramenti (Uomo). Vi aspettiamo ;-)

sabato 20 ottobre 2012

Rasha Azab / Words of Women from the Egyptian Revolution

Dopo la tre giorni a Roma, Words of Women from the Egyptian Revolution , Rasha Azab - attivista e giornalista egiziana, dai primissimi giorni in prima fila nelle giornate di piazza Tahrir - sarà questa sera all'XM24 (via Fioravanti, 24 - Bologna). Un'altra occasione per parlare (e discutere), anche a partire da alcuni video, della rivoluzione egiziana nel contesto della cosiddetta "primavera araba", focalizzando in particolare l'attenzione sull'esperienza delle donne in queste lotte, lotte che non si sono concluse con la caduta di Mubarak

sabato 13 ottobre 2012

Per una critica dell'identità: dal femminismo agli "altri femminismi"

Di seguito il programma del seminario 2012-2013 organizzato dal Laboratorio autoformazione e dal Bartebly, che quest'anno ha il titolo di Per una critica dell'identità: dal femminismo agli "altri femminismi".Il primo incontro si terrà venerdì prossimo, 19 ottobre in Aula A (via Centotrecento, 18 - Bologna), per info: autoeffelab at gmail.com, mentre qui una bibliografia guida // CALENDARIO INCONTRI (Ogni incontro sarà preceduto da un laboratorio di discussione e preparazione per l’incontro seminariale successivo di durata di 2 ore (più informazioni sull’orario durante il primo incontro del seminario): 19 OTTOBRE Concetto di Intersezionalità – Vincenza Perilli e Liliana Ellena (17.00-19.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 24 OTTOBRE Black Feminism – Sonia Sabelli e Barbara De Vivo (15.00-17.00 @ Aula XI – via Zamboni 38) // 15 NOVEMBRE Femminismo postcoloniale - Angela d’Ottavio e Jamila Mascat (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 21 NOVEMBRE Femminismo senza frontiere: teorie, differenze, conflitti. Riflessioni intorno al testo di Chandra Talpade Mohanty – Raffaella Baritono (15.00-17.00 @ Aula XI – via Zamboni 38) // 6 DICEMBRE Whiteness – Gaia Giuliani e Valeria Ribeiro Corossacz (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 13 DICEMBRE Workshop* – Gaia Giuliani (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 7 FEBBRAIO Femminismo trasnazionale – Elisabetta Pesole (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 14 FEBBRAIO Critica Queer – Elisa Arfini e Renato Busarello (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 21 FEBBRAIO Workshop* con Vincenza Perilli (15.00– 17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 28 FEBBRAIO Ricerca e metodologia femminista – Sabrina Marchetti e Beatrice Busi (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 7 MARZO Incontro sul presente, problema dell’identità e pratica politica - Laboratorio Smaschieramenti (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18)// *Durante i workshop ci dedicheremo all’analisi di pubblicità e film utilizzando gli strumenti critici acquisiti nel corso del seminario

sabato 1 settembre 2012

Femminismo senza frontiere di Chandra Talpade Mohanty / Una recensione

Dalla mailing list di Migranda ci segnalano una recensione di Paola Rudan - che potete leggere qui -, al volume di Chandra Talpade Mohanty Femminismo senza frontiere, recentemente tradotto in italiano e di cui avevamo già pubblicato un breve, ma significativo, frammento. Buona lettura

Queer sexualities, nationalism and racism in the new Europe

Per chi attualmente è londinese - o lo sarà intorno al 19 ottobre - segnalo questa interessante giornata di studi alla London South Bank University,Queer sexualities, nationalism and racism in the new Europe. L'iniziativa E qui la fine del post. Over the last few years, debates about nationalism and racism have received renewed critical attention within queer/sexuality studies. Just as the boundaries of ‘Europe’ are being redefined through economic and political integration, the protection of sexual citizenship rights is increasingly celebrated as a core ‘European’ value. However, this discourse has been deployed to produce new exclusions, in a context marked by the rise of defensive and inward-looking nationalisms, by the lingering ‘war on terror’, by increased mobilities within Europe and by initiatives aimed at limiting migration towards ‘Fortress Europe’. As the secular liberalism that inspired both feminism and gay liberation is increasingly becoming conflated with ‘Europeannes’ and ‘whiteness’, important questions are raised about the relationship between sexual citizenship and national belonging in different European contexts; about the ability of LGBTIQ and feminist movements to sustain meaningful solidarities across cultural and geographic boundaries; and about LGBTIQ and feminist communities’ ability to embrace difference along racial, ethnic and faith lines.

lunedì 23 luglio 2012

Intersezionalità / Intersectionality

Dal sito Intersectionality.org, una bibliografia sicuramente  già un po' datata, ma che mi sembra comunque ricca e utile per chi voglia approfondire pregi e limiti di un concetto complesso, sul quale ultimamente si discute molto anche in Italia, ma talvolta senza ben conoscerne la "storia" e sopratutto il vivace dibattito che ha accompagnato e ancora accompagna questo tipo di approccio. Per alcune riflessioni costruttivamente critiche rinvio inoltre alla voce Intersezionalità. La difficile articolazione, in Femministe a parole. Buona lettura .