venerdì 27 marzo 2009

Razza, privilegio e identità


A Bristol, il 24 e 26 aprile prossimi, si terrà un incontro, Race, Privilege & Identity, che mi sembra veramente interessante per le riflessioni che propone intorno a nodi ancora molto poco meditati (se non proprio ignorati) all'interno della teoria/pratica femminista e queer (soprattutto qui in Italia dove spesso emerge nei discorsi anche di "movimento" un incosapevole razzismo. Spiace dirlo). Riflettere intorno al concetto di "privilegio", su razzismo/femminismo, sulla necessità di una lotta (reale) che sia antisessista e antirazzista, mi sembra dunque esercizio utile e soprattutto necessario. Di questo incontro mi piace molto anche il manifesto: l'immagine che fa da sfondo è una foto di Olive Morris, militante femminista e squatter negli anni 70 in Inghilterra, attivista del Black Panther e del Black Power Movement inglese, tra le fondatrici del Brixton Black Women’s Group e dell' Owaad (The Organisation of Women of African and Asian Descent), morta tragicamente giovanissima, a soli 27 anni.
Credo che conoscere la storia di questa ed altre militanti, possa offrire validi spunti a quante sono ancora indecise su da che parte stare ... Da parte mia so già da che parte stare, perchè "La crisi colpisce duro, la crisi colpisce tutti: donne e uomini, italiani e migranti. Eppure, per rispondere alla crisi, il governo produce e sancisce differenze. È razzismo istituzionale: la legge Bossi-Fini e il "pacchetto sicurezza" inseguono il sogno di una forza lavoro usa e getta, vogliono ridurre i migranti e le migranti alla perenne espellibilità. Tutti i lavoratori e le lavoratrici in cassa integrazione, sospesi dal lavoro e licenziati vedono ogni progetto di vita frantumarsi di fronte ai loro occhi. Tra i lavoratori, i precari con contratti a termine e senza garanzie sono messi alla porta per primi. Tra i lavoratori, i migranti vivono una doppia precarietà, sanno che il permesso di soggiorno non sarà rinnovato, la clandestinità è una minaccia più vicina, l'espulsione una possibilità sempre presente. Per questo è ora di scegliere DA CHE PARTE STARE" (dall'appello Da che parte stare uscito dall'assemblea del 7 marzo scorso). Se ne parlerà, tra l'altro, questa sera a Bologna, nel corso di un incontro al quale mi dispiace molto non poter partecipare essendo altrove, Change Utopia! The migrant and/as the other. Migrazione, cittadinanza, esclusione.

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(Alcuni) articoli correlati in Marginalia:

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"Ora la parola ai migranti. Basta giocare con le nostre vite!"
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1 commento:

Enzo Patronelli ha detto...

A Milano il 5 aprile ci sara' un raduno di nazifascisti da tutta Europa in un centro congressi pubblico. Il sindaco suor Letizia ha respinto le richieste che giungono da ogni parte di negare il permesso d'uso di una struttura pubblica per gruppi estremisti connotati da una fortissima spinta razzista e violenta. Andiamo quindi incontro ad una replica dei fatti di corso buenos aires di qualche anno fa. E qui c'e' il sospetto che si voglia creare apposta il caso per accusare poi i compagni e al contempo riconoscere come associazioni legittime queste accozzaglie di adoratori della violenza e della sopraffazione. Teniamo alta l'attenzione su questo raduno, si preannuncia come un punto di svolta. Un abbraccio.