Visualizzazione post con etichetta memoria. Mostra tutti i post
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mercoledì 13 gennaio 2016
martedì 15 dicembre 2015
Colonialismo, postcolonialismo e studi visuali
Due appuntamenti: stasera a Bologna (presso Primopianointernosette, via Mascarella 14) presentazione del volume curato da Gaia Giuliani, Il colore della nazione (2015). Domani a Padova (Fisppa, via Cesarotti 10/12) seminario Colonial legacies and visual culture, a partire dalla proiezione del documentario di Chiara Rinchini e Lucia Sgueglia Good morning Abyssinia (2004)
mercoledì 25 febbraio 2015
Da/per Gabriella Ghermandi e Atse Tewodros Project
Avevo già segnalato qui, circa tre anni fa, Atse Tewodros, un bellissimo progetto nato dall'incontro ad Addis Abeba tra Gabriella Ghermandi - che molt@ di voi conoscono , se non personalmente sicuramente per il suo bellissimo Regina di fiori e di perle - e alcuni vecchi partigiani etiopici che avevano combattuto contro l'occupazione fascista. Sono stati loro a chiederle di far rivivere i canti della loro resistenza. Nasce così un disco (bellissimo) frutto del lavoro di musicist@ etiopic@ e italian@ e registrato grazie al sostegno dal basso di centinaia di persone che come me e tant@ altr@ hanno acquistato in anticipo una copia del disco stesso. Purtroppo, pur registrato, il disco non è mai stato distribuito. Ma ora c'è la possibilità per Atse Tewodros Project di essere distribuito in tutto il mondo grazie a una competizione musicale indetta da un grosso network, composto da più case discografiche, di world music. Si vince grazie ai voti espressi su questo sito, tramite il rating, cioè cliccando semplicemente su una (e solo una, a seconda del voto che si vuole esprimere) delle stelline presenti. Affrettatevi perché si può votare ancora solo fino a fine mese (e fate girare la notizia, please)
lunedì 1 dicembre 2014
Archivi dei sentimenti e culture femministe dagli anni Settanta a oggi
Archivi dei sentimenti e culture femministe dagli anni Settanta a oggi: se ne discuterà il 6-7 e 8 dicembre a Firenze. Programma dettagliato del convegno e maggiori info sul sito de Il Giardino dei Ciliegi. Fly ...
lunedì 11 novembre 2013
Berlusconi e le famiglie ebree
Da Incidenze l'ultimo capitolo della campagna revisionista di Silvio Berlusconi: «I miei figli dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler . Abbiamo davvero tutti addosso»
martedì 5 novembre 2013
Paulette Nardal e la «Revue du Monde Noir»
Indice del primo numero della Revue du Monde Noir fondata nei primi anni Trenta da Paulette Nardal, sua sorella Andrée e Leo Sajous
domenica 3 novembre 2013
Barbara Sòrgoni al Centro Frantz Fanon
Grazie a Vanessa Maher per avermi segnalato l'interessante iniziativa che si terrà mercoledì prossimo al Centro Franz Fanon, organizzata dal Gruppo di studio sulla memoria e il presente delle relazioni tra l'Italia e i Paesi del Corno d'Africa Isku Xir in collaborazione con l'Associazione Fanon e il Laboratorio Crossing Borders dell'Università di Torino. Vanessa Maher e Roberto Beneduce discuteranno con Barbara Sòrgoni (autrice, tra l'altro di Parole e corpi . Antropologia, discorso giuridico e politiche sessuali interrazziali nella colonia Eritrea) sulle procedure sul riconoscimento dei richiedenti asilo in Italia, Sul sito del Centro Frantz Fanon il programma dettagliato .
martedì 29 ottobre 2013
Audre Lorde e Adrienne Rich su Mfla
Per chi l'avesse persa è online una bella conversazione tra Adrienne Rich e Audre Lorde. Nella forma dell'intervista della prima alla seconda, datata 1979, è stata trasmessa (e tradotta in italiano) in più puntate da Mfla. La trovate a questo indirizzo, buon ascolto!
lunedì 30 settembre 2013
Ain't Got No, I Got Life
A chi condivide con me vite faticose ma piene di forza: via youtube, Ain't Got No, I Got Life di Nina Simone da Nuff Said! registrato quasi interamente durante un concerto al Westbury Music Fair di NY il 7 aprile 1968, tre giorni dopo l'assassinio del suo grande amico e leader dell’African-American Civil Rights Movement, Martin Luther King // Qui il testo
lunedì 5 agosto 2013
La ministra Kyenge e la servitù dalla pelle nera
Con crescente sconcerto Marginalia ha registrato, negli ultimi mesi, le manifestazioni di violento razzismo e sessismo di cui è stata fatta oggetto Cécile Kyenge da parte di diversi esponenti della Lega Nord e di altri partiti e gruppuscoli di destra ed estrema destra, così come le reazioni della stampa mainstream e di personalità politiche e non che questi episodi hanno suscitato. A mio avviso queste reazioni "indignate" come pure le espressioni bipartisan di solidarietà alla ministra hanno rischiato continuamente di consolidare e confermare l'idea che il nostro non è un paese strutturalmente razzista e sessista. Episodi quali l'invito allo stupro, l'uso di epiteti come orango e bonga-bonga o ancora il lancio di banane sono stati infatti spesso letti come l'espressione dell'imbecillità di una minoranza ignorante, come gesti nati dal nulla, senza significato e conseguenze, senza storia, senza nessun legame con leggi quali la Bossi-Fini, con i centri di identificazione ed espulsione, con lo sfruttamento del lavoro e gli accordi per il controllo delle frontiere fuori e dentro l'Europa ... La valanga di messaggi di solidarietà e prese di distanza indignate da chi si è reso colpevole di gesti definiti più che razzisti gesti "incivili", tende in questa maniera anche a riconfermare in un certo qual senso il mito degli/delle italiani/e brava gente, di un popolo compattamente antirazzista e antisessista. Ma intanto ieri sera, in prima serata su Rai1, mi è capitato di vedere per caso l'ultima mezz'ora di una serie televisiva (scopro poi dal titolo Una grande famiglia) che ruota intorno alle vicende di una ricchissima famiglia lombarda, con azienda, villa e servitù. La servitù è composta precisamente da cameriera e autista con la "pelle nera" ... Scrivevamo tempo fa che Cécile Kyenge raccoglie così tanti insulti anche perché si trova in un posto dove «quelle come lei» non dovrebbero stare. Ora la mancanza di reazioni (indignate?) all'immaginario neocoloniale trasmesso dalla televisione italiana con la "servitù nera" di Una grande famiglia sembra confermarlo: gli insulti a Cécile Kyenge da una parte e la rigida linea del colore (e di classe) che si esprime in questa serie televisiva dall'altra, ci dicono qual è il posto «giusto» per ognuno/a nel nostro paese e quanto un certo immaginario (e sistema razzista/sessista) sia consolidato, operante e soprattutto condiviso .
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lunedì 15 luglio 2013
Cécile Kyenge e l'orangotango di Calderoli
Durante una festa della Lega Nord a Treviglio, l'ex ministro Roberto Calderoli (lo stesso del Maiale Day in chiave "anti-islamica") ha paragonato la ministra all'integrazione Cécile Kyenge ad un orangotango, suscitando proteste e richieste di dimissioni. Peccato che, e non è la prima volta, affermazioni di questo tipo vengano definite volgari e incivili piuttosto che semplicemente razziste. Come se bastasse un linguaggio meno "volgare e incivile", ovvero politically correct, a far sparire il razzismo (e, specularmente, come se il razzismo potesse essere ridotto a questo tipo di manifestazioni ...) // Alcuni articoli correlati in Marginalia : Un dizionario razzista per Cécile Kyenge, Chi ha paura della donna nera ?, L'integrazione è un campo di battaglia, Cécile Kyenge e lo stupro
martedì 11 giugno 2013
Una donna di troppo
A sei mesi dalla pubblicazione del libro di Daniela Pellegrini, Una donna di troppo, molte hanno scritto commenti, molte hanno chiesto un incontro per entrare nel merito ... Se ne parleràgiovedì 13 giugno ore 19.00 al Cicip&Ciciap (via Col di Lana 8, Milano). Sul sito de Il paese delle donne il programma completo della serata
venerdì 7 giugno 2013
Italiani brava gente / Adrian Cosmin
Chi si ricorda ancora di Adrian Cosmin, migrante rumeno, che il 7 giugno di qualche anno fa i suoi datori di lavoro (una coppia di "italiani brava gente") narcotizzarono, cosparsero di benzina e poi lasciarono morire carbonizzato, per incassarne la polizza sulla vita?
mercoledì 5 giugno 2013
Gezi Park canta Bella Ciao
Internazionalismo: via Staffetta, il blog curato dal Nodo Sociale Antifascista, un video dalle rivolte in Turchia, in cui le/i manifestanti al Gezi Park di Istanbul cantano Bella Ciao
sabato 1 giugno 2013
lunedì 20 maggio 2013
Lorna Simpson au Jeu de Paume
Al Jeu de Paume, prima esposizione europea delle opere di Lorna Simpson, artista africano-americana nata a Brooklyn nel 1960, che lavora essenzialmente sulle complesse rappresentazioni del corpo nero mettendo in crisi le convenzioni legate al genere, all'identità, alla cultura e alla memoria. Dal 28 maggio al 1 settembre ...
venerdì 3 maggio 2013
giovedì 25 aprile 2013
venerdì 19 aprile 2013
Soggetti e oggetti dell'utopia
Soggetti e oggetti dell'utopia: archivi dei sentimenti e culture pubbliche è la scuola estiva che raccoglie la tradizione interculturale del Laboratorio Raccontar/si dove per anni il genere è stato articolato con le altre categorie, quali classe, 'razza', sessualità, disabilità, religione, nazione, ideologia. Organizzata dalla Rete toscana della Società Italiana delle Letterate, il Giardino dei Ciliegi in intesa con l'Università di Firenze, l'Associazione Centro Donna Evelina De Magistris di Livorno, l'Associazione Casa della donna di Pisa, l'Associazione Open di Carrara e con il patrocinio dell'Università di Sassari, quest'anno la scuola - che si terrà a Villa Alma Pace, Antignano, Livorno dal 22 al 28 giugno 2013 - si apre a un nuovo progetto che continua a interrogare la memoria e l’iscrizione del sentire attraverso oggetti tangibili e di conoscenza nel quotidiano, nella politica, nella letteratura, nell’arte (Taro, Modotti, Niki de Saint Phalle) e nelle culture pubbliche. La crisi del punto di vista, tipica dell’intercultura di genere intesa come molteplicità di approcci e visioni di resistenza, permette di ri-significare l’incontro con l’alterità. Attraverso testi di prosa, di poesia, immagini artistiche e rappresentazioni mediatiche emergeranno oggetti e soggetti legati all’utopia: utopie dei femminismi tra resistenza e visionarietà; utopia del potere e potere dell’utopia. Con, tra le altre Rachele Borghi, Alessia Acquistapace, Gabriella Kuruvilla e Liana Borghi. Per iscrizioni, richieste di borse di studio e programma dettagliato rinviamo al sito della scuola
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domenica 7 aprile 2013
Auschwitz e l'ordine
Via Incidenze. Nell'immagine la fotografia segnaletica, al momento dell'arresto, di Vittoria Nenni, morta a Auschwitz il 15 luglio 1943
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