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sabato 3 gennaio 2015

Maia/ Laboratorio di storia delle donne e di genere

Marginalia inaugura il 2015 con l'annuncio della nascita di Maia. Laboratoria di storia delle donne e di genere. Obiettivo del progetto, nato nell'ambito della collaborazione tra la Società Italiana delle Storiche e la Fondazione Iseccoordinato da Enrica Asquer e Monica Di Barbora, è quello di costruire, attraverso una serie di iniziative frequenti nel corso dell'anno, una consuetudine di riflessione e, nel tempo, un gruppo di lavoro sulle questioni legate al genere in una prospettiva storica a Milano. La Fondazione Isec ospiterà la grande parte del lavoro del laboratorio, che si articolerà in una serie di “rubriche”: Per maggiori info e elenco delle ricerche in corso rinvio al sito della Sis

sabato 17 novembre 2012

Plastiche / Interventi sul corpo tra violenza e libera scelta

Purtroppo io non potrò esserci perché già altrove, ma segnalo il seminario Interventi sul corpo tra violenza e libera scelta a partire dal numero della rivista Genesis curato da Alessandra Gissi e Vinzia Fiorino, Plastiche. Se poi qualcuna vuol essere così carina da lasciarci qui un messaggio e raccontarci qualcosa dell'incontro a fine anno riceverà uno dei premi Marginalia ;-)

mercoledì 13 giugno 2012

Attraversare i confini. Pratiche culturali e politiche del femminismo italiano

Attraversare i confini. Pratiche culturali e politiche del femminismo italiano, è il titolo dell'ultimo numero di Genesis, la rivista della Società italiana delle Storiche. Il volume - curatoda Teresa Bertilotti, Elisabetta Bini e Catia Papa, contiene - tra gli altri - articoli di Liliana Ellena, Liana Borghi, Federica Giardini, Chiara Bonfiglioli, Teresa Bertilotti e Simonetta Spinelli. Nel sito della Sis l'indice completo, buona lettura!

domenica 29 aprile 2012

Plastiche / L'ultimo numero di Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche

Plastiche è il titolo dell'ultimo numero di Genesis, a cura di Vinzia Fiorino e Alessandra Gissi, numero intorno al quale ci piacerebbe nel prossimo futuro costruire un'occasione di dibattito e confronto, anche a partire da alcune delle "voci" di Femministe a parole. Nell'attesa vi lasciamo all'ascolto di un' intervista alle curatrici e alla lettura (di seguito) dell'indice, che sicuramente invoglieranno ad ulteriori approfondimenti. Plastiche: Vinzia Fiorino e Alessandra Gissi, Introduzione (p. 7-17) / Ida Brancaccio, Ordinare il corpo secondo misura. L’immaginario femminile pitagorico (p. 19-37) /  Elena Lazzarini, Alle origini della chirurgia plastica nei “Libri dei segreti” e nei trattati del XVI secolo (p. 39-62) / Michela Fusaschi, “Designer vagina”: immaginari dell’indecenza o ritorno all’età dell’innocenza? (p. 63) / Beatrice Boldrin e Greta Travagliati, Plastic Body: la metamorfosi del corpo nell’arte di ORLAN (p. 85-84 )/ Anna Vanzan, naso e libertà. L’ossessione per la rinoplastica nell’Iran contemporaneo (p. 99-110) / Giovanni Vassallo, Desideri di bianchezza. La cosmetica depigmentante tra le donne africane in Italia e in Congo (p. 111-124) / Tamar Herzig, Le “sante vive” italiane tra propaganda antiereticale, appello alla crociata e critica luterana (p. 125-146) / Serenella Pegna, La menopausa in pubblico. Una ricerca su «la Repubblica» (1984-2008) (p. 147-175 ) / “Se non ora, quando?”. Tavola rotonda con Francesca Izzo, Elena Davoglio, Serena Sapegno, Andreina De Clementi e Vinzia Fiorino (p. 177-190 ) / Elisabetta Bini, La storia delle donne e di genere negli Stati Uniti in una prospettiva inter-generazionale (p. 191-202) / Maria De Vivo, Gabriella Drudi. La scrittura dell’arte (p. 203-216) / Andreina De Clementi, Le frontiere di genere nella criminalità organizzata (p. 217-221) / Cristina La Rocca, «Buona moglie o cattiva moglie vuole il bastone». La violenza coniugale dal Medioevo al XX secolo (p. 223-231) / Enrico Schirò, I ferri del chirurgo (p. 233-238) / Annalisa Romani, Genere, seduzione, violenza e psicoanalisi: la Francia si confronta con Joan Scott (5 ottobre 2011) (p. 239-241) / Antonietta Angelica Zucconi, Sorelle d’Italia. Donne e risorgimento nel Veneto (Venezia, 13 ottobre 2011) (p. 242-243) / Stefania Bartoloni, La scrittura della storia (Roma, 25 ottobre 2011) (p. 243-245) / Antonietta Angelica Zucconi, Di generazione in generazione. Le italiane dall’Unità ad oggi (Firenze, 24-25 novembre 2011) (p. 245-247) / Rosanna De Longis, I lavori delle donne tra cura e istruzione (Roma, 1 dicembre 2011) (p. 247-249 )/ Le pagine della Sis, a cura di Rosanna De Longis (p. 251-253) / Summaries (p. 255-257)/Le autrici e gli autori (p. 259-361).

mercoledì 7 marzo 2012

Femminismi nel Mediterraneo / Genesis Call for Paper

 Genesis, la rivista della Società Italiana delle Storiche, come sviluppo del seminario tenutosi a Bologna il 14 dicembre 2011, Femminismi nel Mediterraneo, invita a presentare contributi per un numero monografico su questo tema. Specificamente, ci si propone di riflettere su approcci storiografici, categorie, teorie, strategie politiche con riferimento alle diverse realtà culturali dei paesi rivieraschi dell’Europa, dell’Africa del Nord, dei Balcani e del Medio Oriente, in epoca moderna e contemporanea.Il Mediterraneo, nel continuo peregrinare da una riva all’altra si rivela come crocevia di esperienze culturali, sociali e religiose, in conversazioni con ambiti culturali di matrice diversa, permettendo non solo l’assimilazione ma anche la rielaborazione di concetti che mostrano una realtà in fermento e in continua evoluzione. Ed è proprio nel laboratorio vivente del Mediterraneo che rintracciamo una ri-definizione plurale del femminismo. Gli studi, tra gli altri, di Margot Badran sull’Egitto (1995), di Mounira Charrad (2001) e Zakia Daoud (1994) sui paesi del Maghreb, di Julie Peteet sulla Palestina (1991) hanno contribuito alla decostruzione dell’idea di una presunta omogeneità all’interno del mondo “arabo-islamico”, dimostrando che le vicende politiche dei singoli paesi hanno influito profondamente sulle relazioni di genere, producendo esiti diversi. La necessità di trascendere i confini nazionali e ri-scrivere la storia dei movimenti femministi è parte integrante della riflessione storiografica contemporanea, come si evince dai lavori di Leila Rupp (1997), Edith Saurer, Margareth Lanzinger, Elysabeth Frysak (2006), Bonnie Smith (2000, 2005 e 2008), anche se il mondo francofono rispetto all’adozione di una prospettiva mediterranea per la storia del femminismo si rivela più ricettivo, come si evince dagli studi di Séverine Rey, Hélène Martin, Elisabeth Bäschlin, Ghaïss Jasser (2008) e Belkacem Benzenine (2011). Partendo da una storiografia consolidata, ci si chiede: quali sono le modalità con cui i movimenti femministi si sono rivelati nell’incontro con le altre componenti, comprese quelle femminili, delle società in questione? Dopo una lunga stagione in cui il femminismo si è definito prevalentemente dentro cornici ideologiche secolari, da cosa scaturisce e che esiti produce la riappropriazione del tema religioso? Come i femminismi del Mediterraneo, con le loro specificità culturali, interrogano il “femminismo taglia unica” o “féminisme pret à porter” (Fawzia Zouari, 2001) e i postulati del mondo occidentale su modernità, progresso, democrazia e uguaglianza? Esistono esperienze storiche che denotino lo spazio Mediterraneo, costruitosi nell’alternanza tra identità e differenze, continuità e fratture, quale luogo in cui i temi universali del femminismo sono stati declinati in conformità con le specificità culturali? Se studiata attraverso una prospettiva di genere quali rapporti di potere, sistemi di rappresentazione, meccanismi di esclusione si rivelano nella storia del Mediterraneo? Infine, quale visione di "spazio Mediterraneo" emerge dalle storiografie e dai movimenti femministi? Per maggiori info e le modalità/tempi di invio degli abstract rinviamo al sito della Sis.