giovedì 13 ottobre 2011
Black Power : i pugni alzati di Tommie Smith e John Carlos
lunedì 11 luglio 2011
Saartjie Baartman, la Venus Noire
L'immagine è un'opera di Wangechi Mutu, Uterine Catarrh (2004)
giovedì 9 giugno 2011
Harriet Tubman sul fiume Combahee
mercoledì 11 maggio 2011
Il ruolo della donna nell'ideologia colonialista italiana
lunedì 9 maggio 2011
Billie Holiday / Strange Fruit
Billie Holiday in una versione live di Strange Fruit, il mio "furto" di qualche giorno fa per Ladri di Bellezza.
lunedì 13 ottobre 2008
ControStorie: Razzismo, genere, classe
Alex Gaudillière, La nuova destra
Leila Soula, Scioperi per documenti
Nina Ferrante, Contro l'essenzialismo culturale
A. G, Angela Davis: la forza, l'intelligenza, l'energia che trasmette
Chris Harman, Schiavitù e razzismo (traduzione dall'inglese di Stefano Gioffrè)
Vincenza Perilli, Miti e smemoratezze del passato coloniale italiano
Valentina Quaresima, Laicità o persecuzione religiosa?
Barbara De Vivo, Velare, svelare: il razzismo nella Franca coloniale e postcoloniale
Altre storie
Mouvement des Indigènes de la République, Siamo gli indigeni della Repubblica (traduzione dal francese di Barbara De Vivo)
Elsa Dorlin, Performa il tuo genere, performa la tua razza! (traduzione dal francese di Brune Seban)
Impaginazione: Brune Seban; Grafica: Lorenzo De Vivo; Illustrazioni: Linda Vignato
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E mentre scrivo ( forse scriviamo decisamente troppo) apprendo che a Varese una ragazzina è stata vittima , tra l'indifferenza generale, di un violento pestaggio da parte di una trentina di compagn* di scuola, pestaggio (come oramai è regola) condito da insulti razzisti quali "marocchina di merda". Sembra che l'aggressione sia l'atto conclusivo di un "alterco" scoppiato in autobus il giorno prima quando lei si era rifiutata di cedere il posto a sedere. Pensare a Rosa Parks è troppo facile, ma forse utile.
giovedì 31 maggio 2007
Disimparare il razzismo
Vincenza Perilli, Contro ogni razzismo, Portici, n. 1/2, aprile 2006, p. 26*
Il razzismo non è una tendenza naturale e spontanea, ma un complesso rapporto sociale articolato a una certa “cultura” trasmessa e appresa, appunto, come “naturale”. Per questo conoscerlo – capire come si forma, come agisce e come si trasmette – può essere un modo per combatterlo, criticarlo e disimpararlo.
Di qui l’importanza di attività come quella del Centro Furio Jesi – una delle associazioni che operano presso
Ad un primo nucleo che, partendo dalle opere di Furio Jesi, si concentrava in particolare sul mito e le sue manipolazioni da parte di regimi totalitari quali il nazismo, si sono aggiunte, a partire dalla mostra
Tra i volumi spiccano vere e proprie rarità quali Il sangue cristiano nei riti ebraici della moderna sinagoga, testo apocrifo del 1883, o Italiani del Nord, italiani del sud di Alfredo Niceforo (1901), testo chiave nella genesi del pregiudizio antimeridionale. Notevole il fondo concernente i famigerati Protocolli dei Savi di Sion che comprende oltre ad una vasta letteratura critica tutte le edizioni italiane e molte di quelle straniere.
Il settore riviste, oltre a “classici” quali La difesa della razza o i primi numeri de
Il catalogo dei volumi della biblioteca, non ancora incluso nell’Opac, è consultabile on-line nel sito della Scuola di pace: www.scuoladipace.org .
Aperto al pubblico per ricerca e consultazione dalle 15 alle 19 dal lunedì al venerdì, il Centro è anche un luogo di elaborazione e realizzazione di iniziative, tra le quali il corso per insegnati “Disimparare il razzismo” tenuto da Mauro Raspanti che, non a caso, riprende il titolo di un libro di Paola Tabet e Silvana Di Bella: Io non sono razzista ma… Strumenti per disimparare il razzismo (Anicia, 1999).
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* Questo testo è scaricabile in formato Pdf dall'archivio di Portici