mercoledì 31 ottobre 2012

The Feminist Killjoy in the Feminist Movement

The Feminist and Women's Studies Association is now accepting individual papers for the open panel streams The Feminist Killjoy in the Feminist Movement. If you would like to submit an individual paper abstract .(250 words) for a 20 minute paper, please contact the convenors directly.The deadline for receiving abstracts is the 1st of December, 2012. // Convenors- Terese Jonsson (PhD student, London Metropolitan University) and Humaira Saeed (University of Manchester), with respondent comments from Dr Nirmal Puwar (Goldsmiths, University of London) // These papers will address the vital role that internal critique plays in feminist politics. This work has been crucial in challenging exclusions within feminist thought, opening up conversations about the differences between women, and crucially reorienting feminism towards an intersectional analysis. This often difficult, emotionally taxing and thankless work is predominantly led by women speaking from marginalised positions: women of colour, disabled women, working class women and sex workers, among others. The papers will address some of the ways in which this work has been marginalised, and argue that internal critique needs to be understood as an important site of feminist activism. In order to focus the discussion, the panel will concentrate specifically on anti-racist critiques, although it is hoped that some of the content will have a wider relevance in relation to all forms of internal critique within feminist spaces. The panel takes its name from Sara Ahmed’s observation (2010) that the black feminist is often blamed for ‘killing feminist joy’ when she points out white women’s racism. Although there is a long and rich history of anti-racist critique within British feminism, instances of racism and white privilege continue to make disturbingly regular appearances within white-dominated feminist communities. These repetitive patterns suggest that the critiques are not being adequately taken on board within feminist movements. Instead, anti-racist work tends to be marginalised, repressed, or even completely erased within dominant accounts of feminist histories, and indeed feminist practice, especially when these histories and practices are defined from positions of privilege. As well as resulting in the frustrated labour of anti-racist feminists, white feminists’ failure to engage with these critiques seriously hinders the radical potential of feminist movement. // PAPERS: Terese Jonsson, London Metropolitan University- Looking for anti-racism in narratives of British feminism // Humaira Saeed, University of Manchester- Saving Brown Women: Transnationalism and the Third Wave // We are looking for a third presenter for this panel whose work addresses the above themes. Potential topics for papers are: instances of anti-racist critique, historical or contemporary; the ongoing relevance and necessity of anti-racist critique; anti-imperial and transnational feminist interventions; and/or internal critique as activism // Please conhttp://fwsaconference.wordpress.com/tact terese.jonsson at gmail.com and humairazsaeed at gmail.com with expressions of interest

martedì 30 ottobre 2012

Angela Davis / Un'intervista

L'immagine è una foro "storica" di Angela Davis negli anni 70, l'intervista che invece vi segnaliamo è recentissima, essendo stata rilasciata in occasione della presentazione del documentario Free Angela & All Political Prisoners - di cui avevamo pubblicato tempo fa il trailer - al Toronto International Film Festival a settembre. Potete leggere l'intervista in traduzione italiana sul blog di Femministe senza Frontiere

lunedì 29 ottobre 2012

Prendiamoci cura delle nostre perversioni!

Dal Laboratorio Smaschieramenti / antagonismogay: "Lo striscione di Forza Nuova, Le perversioni vanno curate, è un attacco a tutte noi che ogni giorno allegramente ci ribelliamo "agli schemi tradizionali maschio/femmina". Un attacco che proviene da un formazione politica che non è semplicemente portatrice di "ignoranza" e "inciviltà", ma che è espressione di logore culture fasciste che continuamente cercano di sdoganarsi come opinioni tra le altre, quando invece andrebbero respinte senza appello dalle persone LGBTIQ, da tutta la cittadinanza e dalle istituzioni. Per quanto grottesco e antiquato, il fastidio dei fascisti di fronte all'affermarsi di forme molteplici e complesse di sessualità, piaceri e transiti tra i generi non è una patologia, così come non lo è la violenza contro donne, lesbiche, gay, trans.Si tratta invece della parte più visibile ed estrema della cultura patriarcale e machista che ci circonda e che ogni giorno combattiamo. Eppure c'è una verità racchiusa nello slogan usato dai forzanovisti e nel loro rispolverare la categoria "freudista" di perversione. Le perversioni vanno curate, ma non in senso patologico, come vorrebbero farci credere un manipolo di ciarlatani, sedicenti psicologi e cattolici integralisti. Vanno curate nel senso che bisogna prendersi "cura di sè", coltivare le proprie perversioni, aiutarle a crescere e a dispiegarsi, perché sono costitutive della sessualità, dell'eterosessualità come dell'omosessualità e di tutte le posizioni di desiderio. Coraggio, ancora uno sforzo e anche "I tre saggi sulla sessualità" di Freud potrebbero entrare nella cul-tura - del resto, la cultura è sempre incarnata in un corpo - di questi inconsapevoli fans di Gender Bender, che puntualmente si ripresentano a ogni edizione in cerca del piacere perverso della visibilità"

Per un femminismo di movimento e di lotta

Dai Quaderni Viola, un appello a partecipare all'incontro "Le donne di fronte alla crisi, al debito e alle politiche di austerità: pratiche di resistenza e alternative femministe", che si terrà il 9 novembre a Firenze: "Riteniamo indispensabile e irrimandabile prendere posizione di fronte alla crisi economica e alla sua drammatizzazione in Europa. La disperazione del popolo greco non solo ci sdegna per ragioni di solidarietà politica ed umana empatia, ma anche ci inquieta perché l'Italia potrebbe essere la Grecia di domani. L'équipe di persone di fiducia delle banche che da qualche tempo ci governa, ci sta sottoponendo infatti alla stessa terapia a cui è stato sottoposto quel disgraziato paese. Dappertutto comunque la crisi viene utilizzata per concentrare ricchezza e potere nelle mani di pochi, intensificando lo sfruttamento della forza lavoro, colonizzando i corpi e le menti di donne e di uomini, chiudendo spazi democratici e reprimendo lotte e movimenti..." (continua a leggere sul blog dei Quaderni Viola)

sabato 27 ottobre 2012

Gender Bender / Lo schermo del potere

Nel ricchissimo programma di Gender Bender 2012 - che si è inaugurato oggi con un flash mob in piazza Nettuno - anche la presentazione del volume di Alessandra Gribaldo e Giovanna Zapperi Lo schermo del potere (Ombre corte, 2012). Per ulteriori dettagli sulla presentazione - che si terrà il 2 novembre presso la Libreria Ambasciatori - rinviamo alla pagina specifica sul sito del festival. Vi aspettiamo!

Judith Butler / New Zine

La copertina di una delle riviste - dedicata a Judith Butler -, presentate questa estate al Queer Between the Covers, la fiera del libro queer di Montreal

Zapruder Bo a L'Ortica

Domani - domenica 28 ottobre, alle ore 21 - si terrà presso Lortica (via Mascarella, 26 - Bologna), la riunione del gruppo bolognese di Storie in Movimento, l'associazione che pubblica il quadrimestrale Zapruder. Come d'abitudine ne pubblichiamo l'odg, ricordando che le riunioni di Sim/Zap sono aperte a tutte/i le/i socie/i di Storie in Movimento. Ordine del giorno: 1) Definizione organizzazione prossime presentazioni Zapruder: n. 26, n. 27 e n. 28 // 2) Collaborazione di Sim/Zapruder al progetto Common Library promosso da Bartleby // 3) Prossima Assemblea Generale di Storie in Movimento (Torino, 17-18 novembre 2012) // Varie ed eventuali.

giovedì 25 ottobre 2012

De-costruzioni di genere: parole che contano, silenzi che parlano

Comincerà il 13 novembre, con un incontro intorno al volume Femministe a parole, De-costruzioni di genere: parole che contano, silenzi che parlano, il ciclo di presentazioni di libri a cura del Centro Studi interdisciplinari di Genere dell'Università di Trento. Un grazie alle organizzatrici!

Amitie: Ideas Free to Move

Un grazie a Leyla Dauki che mi segnala Amitie, un progetto nato "per conoscere, accrescere consapevolezza, creare spazi di dialogo e incontro su migrazione, sviluppo e diritti umani, per promuovere una reale integrazione nel rispetto dei diritti nella nostra nuova società europea plurale". Nel sito di Amitie, alcune delle immagini della campagna comunicativa create finora e l'invito a partecipare - attraverso arte, musica, fotografia, cinema, design, scrittura, fumetto, sport, provocazioni intellettuali - per esprimere e raccontare la "nostra storia" e provare a creare insieme il programma di Amitie per il Festival Internazionale di Comunicazione e delle Arti che si terrà a Bologna in aprile 2013.

domenica 21 ottobre 2012

Black Feminism

Dopo l'incontro dedicato al concetto di intersezionalità, il seminario di autoformazione Dal femminismmo agli "altri femminismi", propone - mercoledì 24 ottobre -, una discussione  intorno al Black Feminism insieme a Sonia Sabelli e Barbara De Vivo. Segnate in agenda! Sul sito del Bartebly orari, aule e  programma completo.

L'estasi dei dannati. Frantz Fanon e la violenza / L’extase des damnés. Frantz Fanon et la violence

L’extase des damnés. Frantz Fanon et la violence, è il titolo di un intervento di Elsa Dorlin ad un convegno tenutosi a Parigi nel settembre 2011, ma sono riuscita ad ascoltarlo solo ora e lo condivido molto volentieri. Per ascoltarlo: La vie manifeste

sabato 20 ottobre 2012

Rasha Azab / Words of Women from the Egyptian Revolution

Dopo la tre giorni a Roma, Words of Women from the Egyptian Revolution , Rasha Azab - attivista e giornalista egiziana, dai primissimi giorni in prima fila nelle giornate di piazza Tahrir - sarà questa sera all'XM24 (via Fioravanti, 24 - Bologna). Un'altra occasione per parlare (e discutere), anche a partire da alcuni video, della rivoluzione egiziana nel contesto della cosiddetta "primavera araba", focalizzando in particolare l'attenzione sull'esperienza delle donne in queste lotte, lotte che non si sono concluse con la caduta di Mubarak

mercoledì 17 ottobre 2012

Guerra d'Algeria e crimini di Stato

In un articolo pubblicato qualche giorno fa su Mediapart, Guerre d’Algérie et crimes d’Etat: le temps du reniement?, in occasione del cinquantunesimo anniversario dei massacri del 17 e 18 ottobre 1961, viene delineato il desolante quadro di una Francia che, anche nell'"era Hollande" continua sulla strada della riabilitazione del passato coloniale. Traduciamo alcuni passaggi dell'articolo, rinviando al sito di Madiapart per la lettura integrale del testo: "L'anno scorso, in occasione del cinquantesimo anniversario dei massacri del 17 e 18 ottobre 1961, durante i quali dozzine di Algerini furono assassinati a Parigi e in periferia dalle forze dell'ordine dirette da Maurice Papon, allora prefetto di polizia, il candidato alle elezioni presidenziali, François Hollande, partecipava, a Clichy, a una cerimonia in memoria delle vittime. Per quelle e quelli che da tempo esigevano dalle più altre cariche della Repubblica il riconoscimento di questo crimine di Stato, questa presenza fu interpretata come un segnale incoraggiante. Dopo anni di riabilitazione del passato coloniale, durante i quali Nicolas Sarkozy, il suo governo e la maggioranza, hanno elogiato in termini menzogneri 'l'opera compiuta' dalla Francia in Algeria e in altri territori dell'impero, questo gesto sembrava annunciare lo sperato cambiamento [...]. Ma così non è stato, quando, divenuto presidente della Repubblica, François Hollande avrebbe potuto scegliere diverse date ed avvenimenti per impegnarsi su questa strada, rompendo in questo modo con la notevole vigliaccheria dei suoi predecessori di sinistra [...]. Peggio ancora, si scopre ora, sul sito ufficiale del ministero della Difesa, che il tanto socialista Jean-Yves Le Drian, inaugurerà a Fréjus, il 20 novembre prossimo, la stele destinata ad accogliere le ceneri del generale Bigerard. Il tutto è accompagnato da un ritratto apologetico di questo militare, che fu, leggiamo 'più che un capo, un condottiero d'uomini, colui verso il quale si volgono gli sguardi nei momenti difficili' [...]. Viene dimenticato che il generale fu, dapprima in Indocina poi in Algeria, uno dei maggiori responsabili della guerra contro-rivoluzionaria, condotta, tra l'altro, ricorrendo alla tortura, alle esecuzioni sommarie e alle sparizioni forzate ...' (Da: Olivier Le Cour Grandmaison, Guerre d’Algérie et crimes d’Etat: le temps du reniement?). Alcuni articoli correlati in Marginalia e altrove: Noi non vogliamo un femminismo dell'oblio e delle parentesi // Nous ne voulons pas d'un féminisme de l'oubli et des parenthèses // Soldati senza causa. Memorie della guerra d'Algeria // Una manifestazione a Parigi // Ici on noié les algeriens //

Voci di donne dalla rivoluzione egiziana / Words of Women from the Egyptian Revolution

Su Mfla è possibile ascoltare la presentazione della tre giorni con Rasha Azab, Words of Women from the Egyptian Revolution (17-18-19 ottobre 2012), organizzata a Roma da Free Palestine e Le Ribellule

Gendering the History of Libya: Transnational and Feminist Approaches

This workshop proposal, to be submitted to the 2014 Berkshire Conference on Women’s History, aims at gendering the history of Libya in a transnational and postcolonial perspective. The workshop will include up to ten paper presentations, along with a chair and a discussant. We intend to use this venue to create a working group on gendered histories of Libya and workshop papers to be published in an edited collection. We seek proposals on the importance of gender in shaping the history of Libya (the North African and Saharan regions named Libya since the 20 century) in its connections to North Africa, the Mediterranean and the Middle East, as well as Sub-Saharan Africa, Europe, the United States and Asia. Libya has been accessible to very few scholars so far and gender has seldom been the focus of attention. Our aim is to shed new light on this blind spot of scholarship by investigating, from a gendered and postcolonial perspective,issues such as labour, religion, citizenship, sexuality, tourism, consumer culture, and the media. We are interested in analyzing the circulation of men and women - skilled and unskilled workers, traders, travelers, students, soldiers, artists, missionaries, scientists, diplomats, tourists, businessmen and feminists - their interactions and creolizations since early modern times. Some of these subjects were part of transnational networks of labour, migration, education and consumption, some were uprooted by wars, colonial expansion or environmental change, others never moved, but all of them experienced diverse forms of contact and cultural exchange. Their stories and mutual perceptions, their ideas and practices of modernity, sexuality, ethnicity, community, nation and citizenship require further investigation in order to understand how they have been constructed, embodied and practiced, and how mutual perceptions and relations have been shaped.We welcome papers addressing any of the following areas and topics. The major focus of our own research is on the 19th and 20th centuries. However, papers that engage with the early modern period or address other issues not listed here are also very welcome: Migrations,settlements, and nomadic practices of men and women in Libya // Ideas and perceptions of difference and race // Women’s histories; regional, imperial and transnational women’s networks // Gender and labour practices, politics and forms of activism // Urban cultures of leisure and consumption and relations with the metropole, North Africa and the Middle East // Knowledge and representations of space, bodies and the environment // Colonial campaigns, military presence and the shaping of ideas of gender and race // Continuities and ruptures in ideas of gender, class and race between colonial and independent Libya // Gender and the building of ideas of nationhood, nationalism and citizenship. Please sumbit a 250 word abstract along with a short CV in English or French, in a single pdf document via email to Barbara Spadaro (baspadaro at gmail.com) and Elisabetta Bini (elisabetta.bini at eui.eu). Any inquiries on this workshop proposal can be directed to the same addresses.Successful submissions will be contacted by December 15th, in order for the final workshop proposal to be submitted by January 15th. For information on the Berkshire Conference on Women’s History, including travel funds and conference registration fees, please refer to the Berkshire Conference website

lunedì 15 ottobre 2012

Dal femminismo agli "altri femminismi" / Seminario di autoformazione

Cogliamo il pretesto della pubblicazione del bel manifesto del seminario di autoformazione Dal femminismo agli "altri femminismi", per segnalarvi piccole variazioni nel programma rispetto a quello che avevamo pubblicato qui qualche giorno fa. Prendete nota!

Il femminismo sul crinale della crisi

Indubbiamente il post-Paestum è alquanto vivace, perlomeno a vedere il gran numero di interventi, testimonianze, interviste pubblicate in riviste, quotidiani e  diversi siti femminili/femministi. Nonostante la mia proverbiale curiosità, confesso che purtroppo di tutto questo sono riuscita a leggere pochissimo (ho sempre meno tempo), nonostante l'invio, da parte di qualche insostituibile amica, di "brani scelti" e link. E di quel che ho letto devo dire che moltissimo non mi è piaciuto affatto - in primis certi toni che mi son parsi tristemente trionfalistici - e di questa tre giorni, (non essendoci stata, tra l'altro), non sono ancora riuscita a farmi un'idea, seppur vaga. Tra il grande spazio dato alla questione della rappresentanza, un gruppo di discussione sul lavoro con Luisa Muraro (?) e slogan tipo "siamo tutte femministe storiche", mi perdo. Comunque di quel che ho letto ho trovato piuttosto sensato l'articolo di Lidia Cirillo pubblicato su ZeroViolenzaDonne, Il femminismo sul crinale della crisi. Mi sembra che problematizzi questioni cruciali che sono, invece, un po' assenti nel dibattito, quindi ve lo segnalo (ps: l'articolo di Dominijanni citato da Cirillo è questo, La politica è qui)

sabato 13 ottobre 2012

La differenza che cancella le differenze

Sul numero di ottobre di Alfabeta un inserto è dedicato al seminario di Uninomade del giugno scorso a Napoli, Per una lettura materialista di razza e genere. La differenza che cancella le differenze è il titolo di un breve contributo che riassume l'intervento al seminario di Alessandra Gribaldo, Giovanna Zapperi e la sottoscritta, intervento in cui ponevamo/poniamo alcune domande che spostano il fuoco dalla valorizzazione della differenza sessuale in quanto dimensione ontologica dell'umano alle modalità della sua produzione in termini di rapporti di potere e di conflitto: "Cosa conta come differenza, chi decide chi è differente e da chi, quali differenze sono più visibili o significative di altre, quali differenze costituiscono un problema, quali sono negate, quanto la nozione di differenza ingloba e rende invisibile la disuguaglianza, in che termini le differenze sono storicamente prodotte? [...] Agire le differenze come dimensione plurale e non come cornice naturalizzata permette di rimettere al centro le conflittualità che costituiscono la vitalità e l'attualità di una prospettiva femminista"

Per una critica dell'identità: dal femminismo agli "altri femminismi"

Di seguito il programma del seminario 2012-2013 organizzato dal Laboratorio autoformazione e dal Bartebly, che quest'anno ha il titolo di Per una critica dell'identità: dal femminismo agli "altri femminismi".Il primo incontro si terrà venerdì prossimo, 19 ottobre in Aula A (via Centotrecento, 18 - Bologna), per info: autoeffelab at gmail.com, mentre qui una bibliografia guida // CALENDARIO INCONTRI (Ogni incontro sarà preceduto da un laboratorio di discussione e preparazione per l’incontro seminariale successivo di durata di 2 ore (più informazioni sull’orario durante il primo incontro del seminario): 19 OTTOBRE Concetto di Intersezionalità – Vincenza Perilli e Liliana Ellena (17.00-19.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 24 OTTOBRE Black Feminism – Sonia Sabelli e Barbara De Vivo (15.00-17.00 @ Aula XI – via Zamboni 38) // 15 NOVEMBRE Femminismo postcoloniale - Angela d’Ottavio e Jamila Mascat (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 21 NOVEMBRE Femminismo senza frontiere: teorie, differenze, conflitti. Riflessioni intorno al testo di Chandra Talpade Mohanty – Raffaella Baritono (15.00-17.00 @ Aula XI – via Zamboni 38) // 6 DICEMBRE Whiteness – Gaia Giuliani e Valeria Ribeiro Corossacz (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 13 DICEMBRE Workshop* – Gaia Giuliani (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 7 FEBBRAIO Femminismo trasnazionale – Elisabetta Pesole (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 14 FEBBRAIO Critica Queer – Elisa Arfini e Renato Busarello (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 21 FEBBRAIO Workshop* con Vincenza Perilli (15.00– 17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 28 FEBBRAIO Ricerca e metodologia femminista – Sabrina Marchetti e Beatrice Busi (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18) // 7 MARZO Incontro sul presente, problema dell’identità e pratica politica - Laboratorio Smaschieramenti (15.00-17.00 @ Aula A – via Centotrecento 18)// *Durante i workshop ci dedicheremo all’analisi di pubblicità e film utilizzando gli strumenti critici acquisiti nel corso del seminario

giovedì 11 ottobre 2012

Le ambiguità del lavoro

Il documento preparatorio e il programma completo del convegno sul sito dell'Archivio delle Donne in Piemonte

XM24 / Nessuna ipoteca sul futuro

Una sciagurata politica di speculazione edilizia unita a una variante ai lavori della Tav che stravolgerà ulteriormente il territorio della Bolognina, quartiere storico di Bologna, mette a rischio l'esistenza di XM24, uno spazio che tanto ha rappresentato negli ultimi dieci anni per molte/molti di noi (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 ...). Una parte considerevole di XM24 rischia infatti di venir rasa al suolo impedendo di fatto che in questo spazio possano continuare a svolgersi i progetti portati avanti sinora. A tutti e tutte coloro che a vario titolo attraversano XM24, agli abitanti della Bolognina, agli attivisti impegnati nella difesa del territorio urbano dalla speculazione edilizia e dalla rendita parassitaria, alle realtà autogestite colpite dalla miope politica di gestione degli spazi di questa Amministrazione, XM24 chiede di prendere parte attivamente al percorso pubblico che sta intraprendendo, intervenendo alle assemblee aperte di gestione il martedì sera alle 21 e alle altre iniziative previste e firmare e far circolare la petizione online, Nessuna ipoteca sul futuro

mercoledì 10 ottobre 2012

Il velo nell'Islam / Reminder

Per chi stasera è a Bologna o dintorni, ricordiamo l'appuntamento alla Libreria delle Moline per la presentazione (vedi anche 1, 2, 3 ...) del volume di Renata Pepicelli Il velo nell'Islam

martedì 9 ottobre 2012

L'invenzione del femminismo

L’invenzione del femminismo. Come riprendere una tradizione senza tentar di ricostruirne le parti perdute, è il titolo della lezione che Paola di Cori terrà questo pomeriggio all'interno del Corso Transdisciplinare di Genere Etica e Politica nella prospettiva degli Studi di Genere. Forme di vita e forme di politica

domenica 7 ottobre 2012

Il velo nell'Islam alla Libreria delle Moline

Mercoledì 10 ottobre, alle ore 18.30, presso la Libreria delle Moline, (via Delle Moline, 3 - Bologna), presentazione del volume Il Velo nell'Islam. Storia, politica, estetica (Carocci, 2012) di Renata Pepicelli. Ne discuteranno con l'autrice Azzurra Meringolo, Sandro Mezzadra e Vincenza Perilli

venerdì 5 ottobre 2012

Ahmed Shawki / Black and Red. Les mouvements noirs et la gauche americaine 1850-2010

Black Liberation and Socialism di Ahmed Shawki è un altro di quei libri che avrei voluto leggere e non ho mai trovato il tempo di farlo. Nell'attesa (che sarà lunga per svariati motivi) leggo (e vi segnalo) la prefazione alla recente edizione francese del volume, edita da Syllepse, Black and Red. Les mouvements noirs et la gauche americaine 1850-2010, pubblicata da Entre les lignes entre les mots, sempre ricco di notizie