Finalmente è online il sito dedicato al convegno Femmes et genre en contexte colonial che si era svolto a Parigi nel gennaio 2012 e del quale avevamo publicato anche uno degli abstract degli interventi, ovvero la relazione di Barbara Spadaro, The very enjoyment of Whiteness. Class, Gender and Italian bourgeois women between the metropole and colonial Libya (1900-1940). Il sito (http://genrecol.hypotheses.org/) raccoglie le registrazioni audio di quasi tutti gli interventi, della tavola rotonda finale e delle discussioni, accompagnate da rinvii a risorse e materiali attinenti al convegno e alle sue tematiche. Di seguito la presentazione a cura di Pascale Barthélémy, Anne Hugon, Christelle Taraud et Fabrice Melka del sito, in francese ed inglese. Grazie a Monica Di Barbora per la segnalazione! // Nous avons le très grand plaisir de vous annoncer la création du site internet dédié au colloque « Femmes et genre en contexte colonial», qui s'est tenu à Paris en janvier 2012. Vous y trouverez les enregistrements audios de (presque) toutes les communications, de la séance plénière (table ronde) et des discussions, accompagnés d'un ensemble de liens vers des ressources ayant trait au colloque et à ses
thématiques. Vous pouvez aussi faire vivre ce site en postant vos commentaires sur les différentes communications - n'hésitez pas ! Merci de bien vouloir faire circuler aussi largement que possible cette information dans vos réseaux // We are pleased to announce the creation of a new website dedicated to the Conference "Women and Gender in Colonial Contexts" which was held in Paris in January 2012. On this website you will find a recording of all the papers given at the Conference, including the plenary session (round-table) and debates; as well as several links to other web resources on related themes. You are most welcome to take part in the life of the website by
posting comments on the various presentations -- please, feel free to do so! Please circulate the information widely among your own networks
Visualizzazione post con etichetta Iran. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Iran. Mostra tutti i post
sabato 25 maggio 2013
Donne e genere in contesto coloniale
Etichette:
Algeria,
bibliografie,
colonialismo,
Egitto,
Etiopia,
genere / gender,
India,
Iran,
Iraq,
Libia,
Marocco,
politiche razziali e sessuali,
Tunisia,
whiteness / bianchezza
mercoledì 10 ottobre 2012
Il velo nell'Islam / Reminder
Per chi stasera è a Bologna o dintorni, ricordiamo l'appuntamento alla Libreria delle Moline per la presentazione (vedi anche 1, 2, 3 ...) del volume di Renata Pepicelli Il velo nell'Islam
domenica 7 ottobre 2012
Il velo nell'Islam alla Libreria delle Moline
Mercoledì 10 ottobre, alle ore 18.30, presso la Libreria delle Moline, (via Delle Moline, 3 - Bologna), presentazione del volume Il Velo nell'Islam. Storia, politica, estetica (Carocci, 2012) di Renata Pepicelli. Ne discuteranno con l'autrice Azzurra Meringolo, Sandro Mezzadra e Vincenza Perilli
martedì 17 luglio 2012
Rawiya / Newsha Tavakolian
Un'opera dell'artista iraniana Newsha Tavakolian, del collettivo Rawiya, un gruppo di fotografe (Tamara Abdul Hadi, Laura Boushnak, Tanya Habjouqa, Dalia Khamissy, Myriam Abdelaziz), ancora mi sembra poco (per non dire nulla) conosciuto in Italia. Ed è un peccato.
domenica 5 febbraio 2012
Il velo nell'Islam. Storia, politica, estetica
Tra qualche giorno sarà in libreria, nella collana Quality Paperbacks di Carocci, Il velo nell'Islam. Storia, politica, estetica, il nuovo volume di Renata Pepicelli, già autrice di Femminismo islamico. Corano, diritti, riforme, pubblicato nel 2010 dallo stesso editore. Con il consenso dell'autrice, che ringraziamo, ne anticipiamo l'indice. Buona lettura.
Introduzione. La questione del velo
Tra Oriente e Occidente: dopo l'11 settembre
Una pluralità di veli
Musulmane non velate
I. Il velo e il Corano
I riferimenti al velo nel Corano
Hijab: la separazione tra dentro/fuori, pubblico/privato
Il versetto della discesa dell'hijab
Le mogli del Profeta
Cenni storici sull'uso del velo fuori dal mondo islamico
II. Veli coloniali. Nord Africa e Medio Oriente tra XVIII e XX secolo
Fantasie coloniali
Gli harem
Il Novecento, il secolo dello svelamento
Il velo anticoloniale delle algerine
III. La rivoluzione velata
Le islamiste: dagli anni settanta a d oggi
Dal Cairo a New York: un velo, tanti significati
XXI secolo: il ritorno delle religioni
Discorsi contro
Discorsi a favore
La prospettiva femminista islamica
IV. Veli postcoloniali. L'Europa del XXI secolo
Islam d'Europa
L'affaire du voile. Il caso francese
La guerra dei simboli
Il caso italiano
L'Italia e la proposta di legge contro il velo integrale
Cosa c'è sotto il niqab?
V: L'estetica del corpo tra sacro e moda
La politica del corpo e la funzione dell'abito
La bellezza nell'Islam
Moda islamica
Veli e islamic fashion
Il mercato online: dagli abiti casual a quelli sportivi
Make-up e prodotti halal
A mò di conclusione
Note / Bibliografia / Indice dei nomi
martedì 13 dicembre 2011
Femminismi nel mediterraneo
All'interno del seminario permanente sui femminismi globali - che intende "mettere al centro della riflessione i sistemi di pensiero, le pratiche e le reti di relazione dei femminismi nelle loro varie declinazioni storiche e geografiche" -, la Società Italiana delle Storiche in collaborazione con la Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea e l'Università degli Studi di Bologna, Facoltà di Scienze Politiche, organizza la giornata seminariale Femminismi nel mediterraneo, con interventi - tra le altre - di Raffaella Baritono, Renata Pepicelli, Leila El-Houssi e Anna Vanzan. Per maggiori info rinviamo al programma dettagliato nel sito della Sis.
sabato 5 marzo 2011
Dal Medio Oriente al Nordafrica fino all'Italia: un otto marzo di lotta e rivolta senza fiocchi rosa!
Chi segue da un po' Marginalia sa bene dell'allergia alle mimose che alberga in questo blog, della poca passione per la "festa" e i "miti" dell'otto marzo. Se poi, come sembra stia succedendo quest'anno, c'è chi pensa di addobbare questa ricorrenza con fiocchi rosa e appelli alle donne italiane, la nostra allergia rischia di trasformarsi in vero e proprio shock anafilattico. Ma l'adrenalina salva-vita viene dai segnali di lotta e rivolta che giungono dai paesi a sud del Mediterraneo, dall'appello che vi avevamo segnalato delle donne di Nasawiya per una International Women's Day in Lebanon, all'alleanza femminista Women United for Future of the Middle East (Donne unite per il futuro del Medio Oriente) messa in piedi dalle donne di Sawt al Niswa, che chiedono a tutte le singole e realtà femministe del Medio Oriente e del Nord Africa di fare fronte comune e alle donne di ogni parte del mondo di sostenerle. Ma tante (fortunatamente) sono anche le iniziative di lotta e rivolta senza fiocchi rosa che si stanno programmando per l'otto marzo qui in Italia (vorremmo potervi promettere presto un altro post che le segnalasse tutte, ma sapendo già che non ne avremo sicuramente il tempo, vi invitiamo a visitare i tanti siti femministi che abbiamo inserito nelle nostre sitografie da Femminismi a Razzismo_Genere_Classe passando per Movimenti lgbtq*). Ve ne segnaliamo solo una, un'iniziativa che riteniamo preziosa e nella quale siamo state felici di essere state coinvolte: No hagra! No tirannia!, un'intera giornata di solidarietà e di approfondimento riflessione sul ruolo delle donne nelle rivolte nei paesi a sud del mediterraneo che si svolgerà al Centro Zonarelli (via Sacco, 4 - Bologna) per l'appunto l'otto marzo. In programma, a partire dalle 11 del mattino: filmati da Egitto, Algeria, Tunisia, Palestina, Iran, Libia, esposizione di foto, documenti, disegni, oggetti, libri e bibliografia al femminile sul momdo arabo curata dal Centro Amilcar Cabral, Casa di Khaoula e altre boblioteche del quartiere, un angolo per la cura e la bellezza del corpo coordinato da Hend Hamed, frammenti di letteratura araba contemporanea letti da Fouzia, Mariem, Nada, Fatima, Asmaa, Samira, Agjba, Olfa, Soumya. E poi ancora collegamenti con Al Jazeera, presentazioni di libri sul femminismo islamico, dibattiti, interventi e per finire (ma abbiamo sicuramente dimenticato qualcosa) cena con the alla menta e al cardamomo e cous cous tunisino super-piccante ...
Etichette:
donne di mondo,
Egitto,
F.A.M,
femminismi transnazionali,
Gaza,
Iran,
Iraq,
Libia,
Maghreb,
otto marzo,
postcolonialismo,
pratiche di resistenza,
rivolta
lunedì 13 settembre 2010
Sakineh o della guerra in nome delle donne

Affidiamo a quest'immagine (un'opera dell'artista iraniana Shirin Neshat, che avevamo già avuto occasione di usare qui in Marginalia e che preferiamo alla foto di Sakineh Mohammadi Ashtiani che gira massicciamente da mesi nei media) e al titolo - ovvero Sakineh o della guerra in nome delle donne - quanto pensiamo di questa vicenda. Con la nostra immutata e piena solidarietà a tutte (tutte) la vittime della pena di morte (per lapidazione o attraverso altre forme di supplizio quali l'iniezione letale in vigore nella maggioranza degli Usa - pratica che, sia detto per inciso, non riteniamo meno "barbara") e a tutte le vittime del sistema razzismo/sessismo e del suo uso strumentale della violenza (e dei diritti) delle donne: dalle tante vittime delle guerre "preventive" o "umanitarie" (come quella in Afghanistan fatta per "liberare le donne dal burqa") a quelle del cosiddetto pacchetto sicurezza e della fortezza europa. Rifiutiamo altre "guerre" (qui o altrove) in nostro nome, come rifiutiamo la logica del lavarsi la coscienza con una "firma per Sakineh", senza muovere un dito per le tante (e i tanti) "Sakineh" respinte/i in mare verso le prigioni libiche o rinchiuse/i in un Cie, in attesa di essere deportate/i e magari mandate/i a morire in un deserto. O impiccate, come Faith.
Etichette:
Afghanistan,
arte e dintorni,
crimine,
donne musulmane,
femminicidio,
fondamentalismi,
guerre "preventive",
integralismi,
Iran,
politiche razziali e sessuali,
Shirin Neshat,
violenza sulle donne
sabato 19 settembre 2009
Shadi Ghadirian: ironia di un'artista iraniana su donne e vita domestica
Alcune immagini tratte dalla serie Like Every Day (Domestic Life) di Shadi Ghadirian, giovane artista iraniana, nata a Tehran, dove ancora vive e lavora. Per chi legge lo spagnolo rinvio all'interessante articolo/intervista publicato nel blog di Ideadestroyingmuros.
domenica 21 giugno 2009
Where is "here"?/Inja Kojast?
For Neda Agha Soltani and all the other unnamed dead in Iran. E per tutti/e gli/le altri/e che ancora sono in rivolta nelle strade iraniane
همبستگی
.
Iscriviti a:
Post (Atom)