lunedì 13 luglio 2009

In memoria di Marwa al Sherbini, una donna che indossava la hijab

Marwa al Sherbini, trentenne di origini egiziane, è stata uccisa con diciotto coltellate davanti agli occhi del figlioletto di tre anni e del marito lo scorso 1 luglio nel tribunale di Dresda, in Germania, dove si stava svolgendo il processo contro un giovane tedesco, suo vicino di casa, che lei aveva denunciato per pesanti minacce quali "puttana islamica" e "terrorista" e continue ingiunzioni a togliersi il velo. E' stato lui, definito dai rari giornali che hanno dato la notizia "fanatico antislamico", ad ucciderla. Quando - troppo tardi - i poliziotti sono intervenuti, hanno scambiato il marito - che cercava di difenderla - con l'assalitore, sparandogli addosso. L'aspetto "non ariano" dell'uomo è stato probabilmente motivo sufficiente: se l'idea dell'immigrato (un tempo era il "negro") come potenziale stupratore e omicida di donne (leggi: noi donne "bianche") è oramai saldamente radicata nell'immaginario collettivo occidentale, altrettanto lo è l'idea che se una donna indossa il velo è vittima di un marito (o di un padre, un fratello ...) fondamentalista e sessista alla decima potenza. Di questa storia ho saputo solo ora leggendo un articolo in Il vento e l'anima, del resto la notizia è girata pochissimo online, e quasi niente sulla stampa cartacea in Italia (ma sembra anche nella stessa Germania). Non so se Marwa al Sherbini debba (o possa) essere definita martire dell'hijab o martire del razzismo, ma so per certo che ad ucciderla è stata una cultura razzista e sessista, che ha individuato nel velo - associato di volta in volta al fondamentalismo (islamico), al patriarcato, al sessismo più becero, all'oppressione e alla violenza sulle donne - il luogo privilegiato sul quale far convergere tutti i peggiori stereotipi e pregiudizi sulle donne e gli uomini "non occidentali", stereotipi e pregiudizi funzionali a quello "scontro di civiltà" che dovrebbe giustificare pratiche discriminatorie, sessiste e razziste, alcune delle quali recentemente sancite in Italia con l'approvazione del vergognoso pacchetto sicurezza. E forse non dovrei neanche stupirmi (e denunciare ancora e ancora e ancora ... ) del colpevole silenzio dei media soprattutto mainstream (ma non solo) sulla storia di Marwa. Sappiamo dei silenzi, delle censure, delle diverse maniere di trattare casi di cronaca a seconda delle origini della vittima e dell'omicida. Ma anch'io non posso impedirmi di immaginare cosa sarebbe successo se ad uccidere (e in un'aula di tribunale!) fosse stato un musulmano ("fondamentalista" o "moderato" non importa, del resto un qualsiasi uomo migrante va bene tanto in un certo immaginario sono tutti ugualmente e violentemente sessisti e potenziali stupratori e omicidi). Ad immaginare come alcuni elementi (Marwa, uccisa davanti agli occhi del figlioletto, era incinta di pochi mesi) sarebbero stati usati per accrescere il carattere bestiale dell'omicidio e il consenso pubblico verso ulteriori probabili misure securitarie/razziste contro i/le migranti. Il problema è che l'omicidio di Marwa al Sherbini non si presta a comode (per il sistema sessismo/razzismo) strumentalizzazioni, come è stato il caso ad esempio di Hina Saleem (ma anche di Giovanna Reggiani). E non si presta neanche ad una lettura in termini di "violenza sulle donne" tout court. Non è un caso allora che a tacere siano anche tante voci femminili/femministe, che senza poter essere assimilate all'isteria antislamica di una Suad Sbai o di una Daniela Santanchè, devono certo compiere una radicale (ma quanto necessaria) rimessa in discussione dei propri discorsi per poter "guardare" il corpo martoriato di questa donna che indossava la hijab.

7 commenti:

floreana ha detto...

Grazie, per aver riportato questa notizia. L'amarezza più grande è consistita in quel silenzio da te rilevato che è durato anche dopo e ancora adesso.

socialista eretico ha detto...

"he a tacere siano anche tante voci femminili/femminist [..] devono certo compiere una radicale (ma quanto necessaria) rimessa in discussione dei propri discorsi"

per noi non addentro alle diatribe femministe , potresti far nome e cognomi e dare le coordinate di questi "discorsi" da ridiscutere?
thanks

jane doe ha detto...

All hate crimes are horrible. Yet you perceive this with blinders on. Most Muslim women murdered in Europe are murdered by their father’s or husband’s in honor killings. How many women have been murdered for wearing a veil? One. How many have been killed for refusing to? Hundreds if not more. Also, hate crimes like this have happened in Europe and the USA where it was the Muslim who was the perpertrator. I live in Seattle where a Muslim opened fire on a Jewish Center last year killing one and seriously wounding four. Why didn’t the Muslim media report on it?

Floréal ha detto...

Completamente d'accordo con jane doe. Sai quante donne musulmane uccise, uccise dal marito musulmano in Europa, Marginalia cara? Quanti crimini "d'onore" presso i turchi, in Germania? Quante donne musulmane "cadute dal balcone" in scandinavia (un'usanza mediorientale) ? Nel silenzio più assoluto, per vigliaccheria per non dispiacere ai 50 millioni di musulmani in Europa. Per UNA donna musulmana uccisa da un non-musulmano. Fra l'altro neanche tedesco ma russo, emigrato, disocupato ed alcolizzato.

Non vi basta farvi piegare inginocchiate dal vaticano, a quanto pare. Avete pure deciso di servire da idiote utili all'islam. Vi rimane solo da mettervi il velo.

Floréal ha detto...

Tieni, l'ultima musulmana in data, uccisa dal fratello:
http://www.humanite.fr/2009-07-10_Societe_Tuee-parce-que-trop-independante
(Da "L'Humanité", non proprio un giornale di destra, vero?)
Vogliama vedere se si desta l'indignazione del mondo musulmano fosse solo in Europa?

Alessandra ha detto...

Chi difenderà invece quelle che appunto scelgono di non portare velo o sono costrette a farlo? Mi auguro che tu "ti occupi" anche loro... . A dirlo è una che ha dato risalto all'assassinio di Marwa, perchè le sembrava doveroso... . Credo che questo semi-silenzio alla notizia dipenda dal fatto che si tratta di un CASO ISOLATO. Personalmente penso che gli si sarebbe dovuto dare maggior attenzione proprio perchè è un caso isolato e non si deve permettere che crei un precedente: sono abituata a vedere MUSULMANI che minacciano figlie, mogli, donne perchè non portano il velo e magari le uccidono anche (per quello e per il loro stile di vita in generale!)!!!! E'la prima volta, che io sappia, che succede in Occidente ad opera di un non musulmano e sono rimasta scioccata! Però basta sapere che si tratta proprio di un caso isolato.

Alessandra ha detto...

Quanto all'isteria anti-islamica di Souad Sbai non vedo come ciò possa essere, visto che è lei stessa musulmana! La Santanchè pouò essere spinta da motivazioni politiche e ideologiche nella battaglia per i diritti delle donne islamiche (tanto è vero che adesso mi pare non se ne senta più parlare), ma dov'erano la Bonino e la Pollastrini quando c'è stato il funerale di Hina, durante il quale il fidanzato "italiano e infedele" è stato cacciato?!
In Germania gli insulti razzisti a Marwa erano stati puniti, sia pure solo con un'ammenda: un musulmano che uccide una donna, la minaccia, la segrega per il velo viene punito nei Paesi islamici!
Durante il funerale di Marwa una folla urlante ha gridato "Abbasso la Germania!", mentre la Merkel ha porto le condoglianze a Mubarak (la cui moglie, tra l'altro, non porta l'hijab). Un terrorista ha dichiarato di aver fatto bruciare 8 chiese in 2 giorni in Iraq per vendicare la "martire del velo". Persino il padre di Marwa (ma lui lo capisco di più, poveretto!), ha esortato ad abbassare i toni, peccato che dicendolo ha esortato L' OCCIDENTE "a fermarsi e a capire di più l'islam, di cui il velo è parte integrante dell'islam, che è un dovere religioso, non un simbolo politico" (peccato che in genere sia il contrario!). Insomma, per la colpa di UNO, è L'OCCIDENTE, che deve "fermarsi a capire", però poi noi (giustamente) non dobbiamo generalizzare su musulmani!
Ancora una volta noto una femminista che tradisce una certa categoria di donne: molte, moltissime donne musulmane. Siamo veramente al paradosso! Se vogliamo essere femministe, cerchiamo di esserlo fino in fondo, a 360° ! Vincenza, tu non sei neanche musulmana e scusami tanto, non dovresti permetterti di tacciare una musulmana di isteria anti-islamica, soprattutto perchè è stata minacciata di morte dai fanatici islamici per lo stesso motivo. Sono questi gli atteggiamenti che alimentano l'islamofobia! Sai che su un sito legato all'Associazione di Souad Sbai è stata riportata la notizia dell'omicidio di Marwa con il titolo "Marwa Al Sherbini vittima dell'islamofobia" (perchè questo è stato?)? Sai che Souad Sbai ha proposto la regolarizzazione di TUTTI i lavoratori extracomunitari che sono entrati nei flussi da almeno tre anni? Sai che ha trovato (in teoria a ragione)discriminatorio regolarizzare solo badanti e colf?!