Féminismes et «guerres du sexe». Autour de Gayle Rubin è la giornata di studio che si terrà all'Ehess (amphithéâtre F. Furet, 105 boulevard Raspail - Paris) venerdì 21 giugno, dedicata al lavoro di Gayle Rubin, antropologia e militante femminista che nel 1985 - con The Traffic in Women - getta le basi teoriche di un'articolazione tra sesso e genere e nel 1984 - con Thinking Sex. Notes for a Radical Theory of the Politics of Sexuality -, di una "teoria radicale della sessualità". In questo ultimo testo Rubin infatti ritorna criticamemte sullo stesso concetto di "sistema di sesso/genere" da lei elaborato in The Traffic in Women, sostenendo che è essenziale separare analiticamente il genere e la sessualità per meglio riflettere sulla loro esistenza sociale separata. Sono questi gli anni in cui, negli Stati Uniti, violenti dissidi esplodono all'interno dei diversi femminismi a proposito della prostituzione, della pornografia, delle relazioni sado-masochiste e dei ruoli butch/femme. In questo contesto Rubin - che è stata tra le fondatrici di alcuni tra i primissimi gruppi di femministe sadomaso negli Stati Uniti come Samois e qualche anno più tardi The Outcasts -, rifiuta di ridurre la sessualità alla dominazione e denuncia il moralismo e il puritanesimo di larghi settori del movimento femminista. Questa giornata di studi è l'occasione - a partire dal lavoro di Gayle Rubin - per riflettere sull'attualità delle "sex wars", ovvero di quei conflitti in cui l'oggetto dello scontro è la sessualità, conflitti che continuano a definire la politica femminista ancora oggi negli Stati Uniti come altrove. Con interventi di Gayle Rubin, Mathieu Trachman, Anne E. Berger, Éric Fassin e Elsa Dorlin (programma completo qui)
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