sabato 23 luglio 2011

Rappresentazioni visuali razziste e sessiste in un vademecum della polizia urbana

L'immagine, che "rubiamo" ad Antennaparabolica, è la pagina 11 del vademecum del regolamento di polizia urbana, presentato dai Sindaci dell'Assemblea dei Comuni del Distretto di Polizia Locale PD1A. Si riferisce ad una tra le tante cose "non consentite" al fine di "garantire qualità e sicurezza nell'ambiente urbano". La didascalia recita: "Fermarsi temporaneamente ed intrattenersi a concordare e contrattare prestazioni sessuali con soggetti che esercitano l'attività di meretricio su strada o aree pubbliche o aperte al pubblico". Ma certo, l'immagine dice molto più del testo sulla pervasività di un certo immaginario razzista e sessista ben radicato nel nostro paese e che bell hooks aveva così chiaramente individuato, durante un suo viaggio in Italia, semplicemente passeggiando per la strada. E sicuramente quest'immagine meriterebbe ben più di una segnalazione. Le piste di riflessione potrebbero essere tante, dalla relazione che intercorre tra un documento di questo tipo e le rappresentazioni visuali dei corpi femminili ad esempio, o ancora sul tipo di (in)sicurezza che riflette (e genera) un vademecum di questo tipo. Ma lasciamo eventuali approfondimenti a chi in questo momento ha più tempo. Da parte nostra ci limitiamo, come già tante altre volte, a dare semplicemente degli "imput", di cui ci piacerebbe poi ci tornassero indietro almeno dei feedback. Questi darebbero un senso non solo alle energie che spendiamo in questo blog, ma anche a parole (come "condivisione" e "riconoscimento del lavoro dell'altra/o") che sembra siano purtroppo, al di là dei frequenti proclami, ancora lontane dal farsi poi reale pratica, nel web come altrove (ma questo è un altro discorso).

PS: e per restare in argomento si veda il vademecum del Comune di Roma, Vivere sicuri si può

5 commenti:

Berica ha detto...

Grazie per aver ripreso il post del mio blog. Segnalare "alla berlina" questa miope, ma purtroppo efficace, propaganda è l'impegno quotidiano a contrastare il sonno della ragione, che genera i mostri che purtroppo conosciamo. Un abbraccio sorellesco

liadiperi ha detto...

Questo di seguito è invece un appello che gira su un gruppo di facebook, gestito da donne' progressiste'per le donne. Al di là del fatto della veridicità o meno dell'accaduto, c'è da rilevare la stigmatizzazione ddell'etnia romì,come gang di malviventi e di ladri. Ovviamente,anche in questo caso,le donne che si sono rese complice di questa operazione hanno posto come priorità la 'sicurezza'.
Lia


"PASSATE PAROLA - E' IMPORTANTE SOPRATUTTO PER LE DONNE.

Una sera, mentre percorrevo una via secondaria per tornare a casa, ho notato, sul seggiolino di un'auto ferma a bordo della strada, un bambino coperto da un panno.

Non so spiegare perchè - e la ragione poco importa - ma non mi sono fermata...

Quando sono arrivata a casa, ho telefonato alla polizia che mi ha assicurato che sarebbe andata a vedere Nel contempo, però, ecco quello di cui la polizia mi ha informata:

le bande di malviventi, i Rom e i ladri stanno escogitando vari stratagemmi perchè gli automobilisti (soprattutto donne) fermino il proprio veicolo e ne scendano (in zone isolate).

Il metodo praticato da certe bande consiste nel posizionare una macchina lungo la strada con un falso bebè seduto dentro, aspettando che una donna si fermi per andare a vedere quello che lei crede essere un bimbo abbandonato.

Da notare che la macchina è solitamente messa vicino a un bosco e ad un campo con l'erba alta: la persona che ha la malaugurata idea di fermarsi sarà trascinata nel bosco, violentata, picchiata e derubata...

Non fermatevi mai, ma chiamate il 113 appena possibile, raccontando quello che avete visto e dove l'avete visto, MA CONTINUATE LA VOSTRA STRADA!

Altro espediente:

Se, mentre state guidando, vi 'arrivano' delle uova sul parabrezza, non fermatevi, ma soprattutto non azionate il lavavetri, perchè le uova miste all'acqua diventano collose e vi oscurerebbero il parabrezza fino a più del 90%! Sareste allora costretti a fermarvi al bordo della strada, diventando potenziali vittime di criminali.

Ecco qualcuna delle nuove tecniche utilizzate dalle gang.

Informate i vostri amici, per favore

Marginalia ha detto...

Per Berica: grazie a te ;-)

Per Lia: la presenza di questi "gruppi" in fb è uno dei motivi che mi ha spinto a starne lontana. Venendo al contenuto mostra non solo la pervasività di un certo immaginario anti-rom ma anche (se ne avevamo bisogno) che le "donne" non sono esenti da una certa forma mentis razzista
In ogni caso penso ceh l'episodio dal quale prende spunto sia inventato, una delle tante "leggende metropolitane" atte a stigmatizzare gruppi razzizzati
Se hai tempo fammi sapere se (e come) la cosa è stata contrastata in fb

Anonimo ha detto...

Riguardo a quell'appello: Indagine su bufala internazionale. Fra le tante cause che concorrono alla diffusione del razzismo e delle paure verso ciò che è sconosciuto, c'è la circolazione di notizie non verificate spacciate come verità universali

Marginalia ha detto...

Grazie Fabrizio! a presto