Qualche settimana fa la consigliera leghista Dolores Valandro aveva scritto sulla sua bacheca Facebook, riferendosi alla ministra dell'integrazione Cécile Kyenge,"ma mai nessuno che se la stupri". Espulsa dalla Lega e denunciata per "istigazione ad atti sessuali compiuti per motivi razziali", Valandro è stata oggi condannata per direttissima a 13 mesi, all'obbligo di risarcimento per 13mila euro e all'interdizione dai pubblici uffici per tre anni. Su Globalist.it leggo che "è apparsa in lacrime e pentita davanti al giudice" e che avrebbe affermato:«Non era mia intenzione come madre e come donna insultare un'altra donna, mi è però passato davanti agli occhi un episodio capitato a mia figlia - ha detto -. È stato un attimo di impulsività perché non ho mai visto atti così violenti nei confronti delle donne perpetrati dagli italiani». Lacrime e retorica maternalista a parte, sappiamo che questa condanna - così come a suo tempo l'espulsione di Valandro dal suo partito - non servirà a cancellare quella cultura sessista e razzista che la Lega ha contribuito in questi anni a produrre/riprodurre e non sarà neanche sufficiente ad interrompere la spirale di odio potenzialmente innescata da frasi come la sua o del Calderoli di turno
2 commenti:
Commentare i deliri dei razzisti è... non so, sembra che sia inutile, perchè è una cosa che facciamo tra esseri pensanti e che almeno cercano (!) di lottare per la giustizia, la solidarietà ed una cultura critica ed aperta...
Tutte "cose", queste, che i razzisti non sanno neanche dove stiano di casa.
Eppure, non bisogna stancarsi di denunciare le loro vergognose affermazioni!
Mai. Mai.
Nello stesso tempo, trovo perfino più insidiose le "dichiarazioni" del prof. Sartori (guru di certa pseudo-sinistra) sul "regalare a Kyenge un dizionario."
L'insidia consiste nel venire appunto da uno studioso, oltretutto considerato democratico e progressista.
Che poi appunto uno studioso possa contestare il concetto e l'utilità del meticiato, mi mette davvero k.o.
Qualsiasi cultura, arte, religione ecc. diventa vitale nella mescolanza; altrettanto dicasi per gli esseri umani. Un bignamino per lo "studioso" no?!
Salutone.
Grazie Riccardo
Ho ripreso questo tuo commento in un nuovo post pubblicato ieri, Cécile Kyenge e il peso delle parole
Ancora grazie e buona giornata
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