Ho appena finito di leggere (e condivido volentieri con voi) un bell'articolo di Monica Di Barbora, Donne in Aoi: fotografie tra sguardo pubblico e privato, pubblicato sull'ultimo numero di Officina della Storia, dedicato a storia e fotografia. Vi trascrivo un breve passaggio dalla parte iniziale dell'articolo che mi sembra significativo delle cautele e del rigore metodologico adoperato dall'autrice nel trattare una materia oltremodo complessa: "La mia riflessione si concentrerà, in particolare, sulla rappresentazione fotografica delle donne in quei territori che, dopo la proclamazione dell'impero nel maggio 1936, avrebbero preso il nome di Africa orientale italiana, allargandosi alla rappresentazione delle donne bianche, percorso meno battuto dalla storiografia italiana. La generica categoria “donne” risulta utile, da un punto di vista operativo, all'interno di una riflessione che si concentra sui modelli socialmente e culturalmente imposti, per definizione schematici e destinati a produrre un ordinamento classificatorio. Si tratta, tuttavia, di una categoria che, anche utilizzata in questo senso ristretto, necessita di ulteriori specifiche. Se, infatti, restituisce la comune esposizione a rapporti di potere fortemente squilibrati, vigenti nei rispettivi ambiti di provenienza, comprende in sé tanto le colonizzate che le colonizzatrici. Donne, quindi, con posizionamenti assai diversi rispetto a colore della pelle, potere all'interno della società coloniale, credo religioso, appartenenza, spesso ceto sociale. Oltre che, naturalmente, diverse per i percorsi individuali di vita. Abbiamo a che fare, quindi, con una categorizzazione che si pone al centro di tensioni e linee di forza che vanno sempre tenute presenti". Potete leggere la versione integrale dell'articolo nel sito di Officina della storia
1 commento:
Mi sembra molto interessante. Vado subito a leggerlo tutto. Grazie e buonanotte.
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