lunedì 13 ottobre 2008

ControStorie: Razzismo, genere, classe



Editoriale

Alex Gaudillière, La nuova destra
Leila Soula, Scioperi per documenti
Nina Ferrante, Contro l'essenzialismo culturale
A. G, Angela Davis: la forza, l'intelligenza, l'energia che trasmette
Chris Harman, Schiavitù e razzismo (traduzione dall'inglese di Stefano Gioffrè)
Vincenza Perilli, Miti e smemoratezze del passato coloniale italiano
Valentina Quaresima, Laicità o persecuzione religiosa?
Barbara De Vivo, Velare, svelare: il razzismo nella Franca coloniale e postcoloniale

Altre storie

Mouvement des Indigènes de la République, Siamo gli indigeni della Repubblica (traduzione dal francese di Barbara De Vivo)
Elsa Dorlin, Performa il tuo genere, performa la tua razza! (traduzione dal francese di Brune Seban)

Impaginazione: Brune Seban; Grafica: Lorenzo De Vivo; Illustrazioni: Linda Vignato

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E mentre scrivo ( forse scriviamo decisamente troppo) apprendo che a Varese una ragazzina è stata vittima , tra l'indifferenza generale, di un violento pestaggio da parte di una trentina di compagn* di scuola, pestaggio (come oramai è regola) condito da insulti razzisti quali "marocchina di merda". Sembra che l'aggressione sia l'atto conclusivo di un "alterco" scoppiato in autobus il giorno prima quando lei si era rifiutata di cedere il posto a sedere. Pensare a Rosa Parks è troppo facile, ma forse utile.
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9 commenti:

Anonimo ha detto...

i sorci sono usciti dalle fogne ...
sarà operazione lunga derattizzare

cosa è "ControStorie"?

Anonimo ha detto...

conosci questo blog: http://razzismoitalia.blogspot.com/?

Anonimo ha detto...

Leggendo i titoli degli articoli della rivista, Controstorie mi sembra davvero interessante. Come è possibile averla? Anche il tuo contributo mi sembra molto interessante.
Ciao

Paolo Borrello

Anonimo ha detto...

Per Filomeno: ControStorie è una nuova rivista autoprodotta e completamente autofinanziata fatta da compagn* di Rm

Per Kuda: no, non lo conoscevo, ma ora lo conosco grazie a te. Mi sembra interessante l'idea di un osservatorio sul razzismo in Italia, ti ho linkato nel mio blogroll. Per me tra l'altro può essere uno strumento prezioso per una ricerca che sto conducendo da un po' a proposito del razzismo veicolato dai mass media

Per Paolo: il dramma delle riviste autoprodotte e autofinanziate è proprio quello della distribuzione! Non so dove abiti, ma per intanto la rivista è reperibile solo a Roma, io stessa ne ho ricevuto copia(per adesso) solo in formato pdf, è per me che sono una feticista è una sofferenza (sarò vetero, ma il cartaceo è il cartaceo!). Comunque tra qualche giorno alcuni articoli dovrebbero essere disponibili qui in Marginalia ;-)

Pino Amoruso ha detto...

Ciao, mio malgrado qualcosa mi costringe a promuovere una iniziativa contro la Riforma Gelmini che mira a distruggere la scuola pubblica ed a creare migliaia di disoccupati. Troverete da me i link per sottoscrivere una petizione e per inviare una mail al Presidente della Repubblica...

Continuiamo a far "RETE"... Aiutatemi a diffondere il messaggio!!!

A presto ;)

Anonimo ha detto...

Pino, nostro malgrado qualcosa ci costringe sempre (per fortuna!) a fare qualcosa per tentare di arginare questo progressivo finire nel baratro (su tutti i fronti) del "nostro" ( il bel ?) Paese. Mi fa piacere che hai segnalato l'iniziativa (che ho inserito per intanto nella rubrica "urgenze"), soprattutto perchè vedo che il tuo blog, Aschenazia, è quasi interamente dedicato alla Calabria, una delle regioni che più pesantemente (come tutto il Sud) subirà gli effetti della riforma (un recente articolo di Giampaolo Visetti parla di 213 scuole che saranno chiuse tra la Sila e la Locride). Personalmente avevo già da giorni inviato mail a Napolitano grazie a un passaparola via mail che sta coinvolgendo centinaia e centinaia di persone, anche se la nota apposta nel sito del Presidente della Repubblica non mi fa ben sperare in un suo decisivo intervento. Ma continuiamo a provarci ...

Anonimo ha detto...

Interessa anche a me! A Roma dove la trovo?

Anonimo ha detto...

Ovviamente il falsamente civile "La Repubblica" non si fa un problema di definire la ragazzina, nonchè vittima del pestaggio, l"extracomunitaria". Sia mai che ce lo dimentichiamo, eh...
Zillah

Anonimo ha detto...

Mai dimenticarlo! "Loro" sono "loro", ma soprattutto "noi" siamo "noi" ... Qualche settimana su un quotidiano (Il Bologna) un titolo era questo "Marocchino di sei anni ...", perché un "marocchino" non è un bambino come gli altri ... Come stupirsi se poi vengono proposte classi differenziali ...