"Storie in movimento e la rivista Zapruder – che raccolgono ricercatori e ricercatrici, docenti, studiose e studiosi di storia in genere – sensibili e preoccupati per le vicende del patrimonio archivistico e documentario, la cui fruizione è sempre più esigua a causa dei tagli alla cultura, all'istruzione e alla ricerca, esprimono contrarietà alla chiusura della Sezione storica della Biblioteca nazionale slovena di Trieste. La Sezione storica costituisce un'importante e preziosa opportunità per tutti gli studiosi che si occupano del confine orientale italiano. A più riprese, in occasione delle nostre ricerche, il materiale presente e l'aiuto del personale della biblioteca sono stati degli strumenti indispensabili al buon fine del lavoro. Inoltre è l'unica istituzione storica transnazionale sul confine orientale dell'Italia; per questo svolge un ruolo indispensabile per coloro che intendono fare ricerche senza il paraocchi del nazionalismo, ed è anche un baluardo contro il sempre strisciante, a volte emergente, tentativo di defalcare la memoria ai popoli slavo e italiano confinanti. La sua
chiusura, oltre a sottrarre risorse al panorama culturale e alla ricerca storica, rappresenterebbe un impoverimento della conoscenza comune dei due popoli. La Sezione storica si è sempre distinta per l'opposizione al nazionalismo e per l'impegno a fornire una visione rigorosa delle vicende di cui si occupa, scevra da ogni irredentismo e sciovinismo nazionale.La sua scomparsa, il licenziamento dei dipendenti, il ricorso al lavoro precario, si inseriscono in quel processo di svuotamento dell'identità culturale multinazionale della città di Trieste, le cui vicende hanno segnato la storia d'Italia e, pensiamo, di tutta l'Europa. Consegnano inoltre la memoria a un uso pubblico fattone da gruppi sciovinisti rivali, che se ne servono per seminare odi e sospetti nazionalistici, al di là della contingenza. E' anche da notare che, mentre si negano i finanziamenti a un'Istituzione così importante e prestigiosa, la Regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato ben 370.000 euro a beneficio di associazioni che propagandano l'odio razziale e l'irredentismo nazionalista.Chiediamo quindi che la Sezione storica della Biblioteca nazionale slovena venga riconsegnata in tutte le sue funzionalità agli studi storico-scientifici e siano ripristinate tutte le sue attività, che gli addetti vengano riconfermati nei loro ruoli, che si stanzino i fondi necessari al suo pieno funzionamento, perché possa proseguire nel suo compito di assistenza ai ricercatori e a tutti gli studiosi. Storie in Movimento / Zapruder"
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