lunedì 11 gennaio 2010

Per Fathia Fickri: morire di lavoro migrante

Mentre continuano le strumentalizzazioni in chiave anti-migranti della rivolta di Rosarno (un'ottima sintesi su Indymedia Calabria, una raccolta di articoli in Osservatorio sulla repressione) leggo un trafiletto su un quotidiano a distribuzione gratuita: Fathia Fickri, 43 anni, lavoratrice migrante marocchina, è morta a Mantova. La sua bambina di cinque anni ne ha vegliato il corpo per ore. Scrivono che era malata da tempo "ma non andava dal medico per paura di doversi mettere in malattia e perdere il lavoro". Perdere il lavoro è una tragedia per tutt*, ma sappiamo cosa significa "in più" per una/un migrante ... Ed anche questa è "violenza"
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Aggiornamento: mi hanno appena segnalato questo articolo di Monica Perugini, Chi si indigna per Fathima? che, nonostante il nome diverso, credo proprio si riferisca alla stessa donna morta di razzismo e precarietà
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1 commento:

Anonimo ha detto...

ma era coperta di sangue... indagheranno, o sarà stata la "solita" caduta?