Per molteplici ragioni, molte delle quali attinenti a questioni personali che non è il caso di espilicitare qui, ho progressivamente negli ultimi annidiradato i miei interventi in questo blog (inaugurato con tanta passione nel lontano 2005), fino a abbandonarlo definitivamente nel maggio del 2017. Da qualche tempo meditavo di riocminciare, anche grazie a sollecitazioni che mi sono venute da singol@ ma anche da appassionate discussioni collettive come l'incontro Femminismi digitali. Movimenti, archivi, ricerche, organizzato a Torino nel 2018 dal'Archivio delle donne in Piemonte. Oggi mi decido quindi a "riaprire" ufficialmente Marginalia, e noto che l'ultimo post pubblicato aveva come oggetto Colette Guillaumin, con la citazione tratta da un suo saggio che ho molto "amato" (e continuo a amare): Femmes et théories de la société : remarques sur les effetsthériques de la colère des opprimées (qui il pdf con il testo completo in lingua originale). Ed è proprio questo saggio che qualche mese fa, in occasione dell'uscita della traduzione italiana, curata da me, Sara Garbagnoli e Valeria Riberio Corossacz per Ombre Corte di Sexe, Race et Pratique du pouvoir, abbiamo chiesto all'editore di mettere a disposizone in libera lettura (qui il pdf). Penso dunque che non poteva esserci maniera più bella per riaprire questo spazio, anche se ancora devo rivedere/aggiornare tante cose e, confesso, non so ancora come si evolverà questa "avventura". Ma è un (nuovo) inizio ...
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