Ci sono cose che non si possono (si devono) dimenticare, io perlomeno non ci riesco e mi sento un dovere di fare qui esercizio di memoria. Non dimentico Adrian Cosmin, migrante rumeno, che il 7 giugno di qualche anno fa i suoi datori di lavoro (una coppia di "italiani brava gente") narcotizzarono, cosparsero di benzina e poi lasciarono morire carbonizzato, per incassare la sua polizza sulla vita. Tutta questa terribile storia in un articolo scritto all'epoca da Gennaro Carotenuto, Quanto vale la vita di un rumeno?
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