martedì 23 settembre 2008

Lavorare stanca



E' passato qualche annetto (era il "lontano" 1994) ma ricordo ancora l' ingordigia con la quale ho letteralmente divorato un libro dalla copertina viola, già dal titolo piuttosto promettente. Mi riferisco a Meglio Orfane. Per una critica femminista del pensiero della differenza, di Lidia Cirillo, primo dei famosi (penso non solo per me) Quaderni Viola [1].
Sono quindi molto contenta di fare un po' di pubblicità&propaganda al primo numero della nuova serie dedicato al "lavoro delle donne". Sarà in distribuzione tra qualche giorno, tra l'altro a un prezzo veramente "politico" (come mi sembra si dicesse una volta), 3 euro. E in cantiere ci sono già altri numeri ... (suspense)
E restando in tema "donne e lavoro", sabato prossimo a Roma si terrà un incontro nazionale su “Lavoro/Precarietà/Reddito/Sicurezza” organizzato da diverse realtà che si sono aggregate intorno al dibattito nato dal Tavolo 4 su lavoro/precarietà al Flat romano di febbraio. Trovate informazioni e materiali in questo nuovo blog.
Blog che inserirò quanto prima nel cosiddetto blogroll, insieme ad un sacco di altre cose che si sono accumulate ultimamente ( letture, appuntamenti, urgenze ... ). A giustificazione dei miei tempi elefantiaci, devo dire che non è poi tanto semplice stare dietro ai vari aggiornamenti, soprattutto se non si è una "blogger di professione" . Non tanto per difficoltà tecniche - che tutto in questo mondo si impara -, ma piuttosto per una volgarissima questione di tempo ...
E a proposito (e restando pure in argomento): fortunatamente non ho nient'altro da dire stasera perché in ogni caso dovrei chiudere qui. Ho del lavoro urgente da finire ...

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[1] Non è un caso che, più di dieci anni dopo, Meglio orfane è ancora nelle "mie" bibliografie ...
.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Il prossimo numero dei Quaderni Viola dovrebbe essere dedicato alle donne che non lavorano o meglio che non possono lavorare anche se lo vorrebbero. In Italia il tasso di occupazione femminile è molto basso e da anni non si attua una politica veramente efficace affinchè quel tasso possa aumentare considerevolmente.
Ciao

Paolo Borrello

Casa della Sinistra ha detto...

Caro compagno
sul mio blog sto lanciando una proposta di modifica della carta di Kilombo riguardante i poteri del coitato redazionale
il sito è

http://sinistradelfia.blogspot.com/2007/09/richiesta-di-modifica-della-carta-di.html

Anonimo ha detto...

Per me è come dice Paolo, dopo l'università la prospettiva che ho è quella di non trovare lavoro o trovare dei lavori pagati male, dei lavori part-time o a tempo determinato. Magari è così anche per i ragazzi ma per noi è peggio (se fai dei figli poi è molto più difficile). Molto spesso poi ti capitano delle cose bruttissime, io ho avuto la mia prima esperienza di lavoro e ancora non sono stata pagata e forse non lo sarò mai. E' questa la realtà, comunque ciao, interessante il tuo blog

Anonimo ha detto...

Per Paolo: credo che potrebbero rispondere, meglio di me, le curatrici di questo numero dei QV, comunque quel "Lavorare stanca" (che se non ricordo male riprende il titolo di un volume di poesie di Cesare Pavese) è da intendersi in senso, diciamo così, "largo", e si riferisce al "lavoro delle donne", che spesso è lavoro precario o lavoro non salariato e in gran parte non pagato (come ad esempio il lavoro domestico e tanta parte del lavoro di cura). Temi che emergono anche nell'analisi messa a punto dal Tavolo sul lavoro che si riunirà sabato a Roma. In questo senso si può ben dire che il lavoro delle donne è una stanchezza senza fine e quanto suggerivi le donne lo dibattono già da un bel po'... Comunque potremo riprendere la discussione dopo la lettura del numero

Per Casa della sinistra: A parte che, pur criticando la rigida fissazione dualista in due sessi, sono (ancora) una compagna, ti dirò che sono scarsamente addentro alle discussioni intorno alla gestione e redazione di Kilombo, ma (tempo permettendo) cercherò di vedere il tuo blog che non conosco

Per Vanessa: non so se ti ho risposto con quanto ho scritto a proposito del commento di Paolo. Certo, la realtà è questa, ma non rinunciamo a cercare di modificarla

Anonimo ha detto...

Ho capito quello che dici, adesso mi è più chiaro! Certo non bisogna rinunciare, ciao

Anonimo ha detto...

Quando scrivi un altro post? I tuoi sono sempre molto interessanti.
Ciao a presto

Paolo Borrello

Anonimo ha detto...

Paolo, il problema più grosso è il maledetto tempo ...
buona giornata
v.