Ho cercato (inutilmente) per ore tra le mie scartoffie dei vecchi appunti che pensavo potessero tornarmi utili per una recensione che sto scrivendo e mi è venuto tra le mani un ritaglio di giornale (una mia pessima abitudine questa). Un articolo di Darwin Pastorin pubblicato su Liberazione lo scorso ottobre , il racconto del ritorno nella propria città di qualcuno che ne è stato assente per molti anni. Cosa è cambiato? Copio un frammento: " Non ci sono più i prati. Molti amici se ne sono andati. Ci sono tanti stranieri, ed è un bene. Almeno per me, che sono figlio di emigranti, nato in Brasile da genitori veronesi. Ma non per tutti. Qualche sera fa sono stato a cena con mio figlio Santiago, a un ristorantino di solo pesce, vicino a casa. Mi stava raccontando della scuola, quando entra una famiglia. Una famiglia piemontese, marito, moglie e due figlie piccole. Si siedono vicino a noi. Parlano forte, impossibile non sentirli. La madre alla bambina più piccola: "Hai già pensato al tuo fidanzato? Come ti piacerebbe averlo?" La bambina: "Biondo, con gli occhi azzurri e ricco". La madre: "E non deve chiamarsi Mohammad!". E la figlia più grande:"E non deve chiamarsi Ciro!". E giù risate. Il più divertito è il padre, giacca e cravatta. Capito? NOn deve essere, il futuro sposo, musulmano o meridionale...". Il titolo dell'articolo è "Un salto nella nostalgia: tornare a casa e ritrovare i vecchi amici". Ed è vero: certi vecchi amici li ritroviamo sempre, purtroppo.
Non ho voglia di commentare, le cose da dire sarebbero tante, troppe. E rischierei di restare qui a scrivere tutta notte e invece non voglio fare tardi (vado a vedere Arancia meccanica all'aperto, sapete com'è l'estate in città ...) e così vi lascio liber* di trarre le vostre personali considerazioni e riflessioni. E se non siete già tutt* in vacanza (sembra che oggi sia scoccata definitivamente l'ora x, cartelli di chiuso per ferie da fruttivendoli e macellai - in specie autoctoni ... - e vari post con inspiegabili "ci vediamo a settembre!" sparsi nel web già da un po' ...) possiamo confrontarci nei prossimi giorni qui ...
Per chi stasera non può godersi Kubrick: vi lascio al video delle violenze poliziesche contro i/le migranti e i/le militanti antirazzist* che avevano occupato il Duomo di Napoli con i/le migranti e i/le rifugiat* sfrattati a Pianura il 28 Luglio 2008. Del resto (Trattato di Lisbona docet) il ricorso alla violenza per sedare "sommosse e insurrezioni" (come anche la pena di morte), è cosa legittima. La "difesa della vita" si pone altrove.
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Dimenticavo: la foto sembra sia stata scattata in Belgio, credo negli anni 50-60, ma non ci giurerei. Comunque l'ho "rubata" qui.
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Non ho voglia di commentare, le cose da dire sarebbero tante, troppe. E rischierei di restare qui a scrivere tutta notte e invece non voglio fare tardi (vado a vedere Arancia meccanica all'aperto, sapete com'è l'estate in città ...) e così vi lascio liber* di trarre le vostre personali considerazioni e riflessioni. E se non siete già tutt* in vacanza (sembra che oggi sia scoccata definitivamente l'ora x, cartelli di chiuso per ferie da fruttivendoli e macellai - in specie autoctoni ... - e vari post con inspiegabili "ci vediamo a settembre!" sparsi nel web già da un po' ...) possiamo confrontarci nei prossimi giorni qui ...
Per chi stasera non può godersi Kubrick: vi lascio al video delle violenze poliziesche contro i/le migranti e i/le militanti antirazzist* che avevano occupato il Duomo di Napoli con i/le migranti e i/le rifugiat* sfrattati a Pianura il 28 Luglio 2008. Del resto (Trattato di Lisbona docet) il ricorso alla violenza per sedare "sommosse e insurrezioni" (come anche la pena di morte), è cosa legittima. La "difesa della vita" si pone altrove.
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Dimenticavo: la foto sembra sia stata scattata in Belgio, credo negli anni 50-60, ma non ci giurerei. Comunque l'ho "rubata" qui.
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