sabato 13 dicembre 2008

Una quasi cronaca della manifestazione antirazzista, antisessista e antifascista (e di qualcuno dei suoi retroscena)

Un pomeriggio plumbeo, freddo e umido, con a tratti una pioggerella sottile, in un quartiere periferico quasi deserto e verso sera addirittura spettrale. Qualcun* osserva da dietro le finestre, altr* guardano incuriositi, interloquiscono interessati, altri* sono un po' infastiditi. Da queste parti i cortei non sono all'ordine del giorno.
Non siamo in tant*, va detto. Forse, certo, avremmo potuto esserlo un po' di più se non fosse stato per la pioggia, se non ci fossero state altre iniziative in città e altrove, o se solo avessimo rinunciato (ma non volevamo rinunciarci) a venire fin qui, restando nel centro città, tra via Indipendenza e piazza Maggiore illuminate a festa. Forse saremmo stati di più se non ci fosse stato un quasi generalizzato silenzio stampa (parlo della stampa mainstream ovviamente), se si esclude l'allarmismo de Il Resto del Carlino, che stamattina ha piazzato in prima pagina una foto di manifestanti sovrastandola con una scritta in grossi caratteri neri "A volto coperto", mentre nell'editoriale (a firma Pierluigi Visci), si legge che "un clima pesante, e non solo meteorologicamente, opprime la città. Non c'è giorno, ormai che la vita dei bolognesi non sia sconvolta da cortei, manifestazioni, violenze". Le violenze sarebbero ovviamente quelle dei cosiddetti "centri sociali", non certo le aggressioni neofasciste contro migranti, donne, lesbiche, miltanti di sinistra, gay, trans, senzatetto che denunciavamo nell'appello. Si ha la spiacevole sensazione che i neofascisti di CasaPound e affini, siano trattati molto meglio.
Beh, spiace tanto per Visci&Co, ma la manifestazione è stata pacata, solidale e comunicativa, come negli intenti. Anche la musica non è stata, volutamente, assordante , si è privilegiato qualche canto di resistenza e interventi dal microfono aperto. C'erano anche i palloncini. E soprattutto c'erano tante realtà diverse, non sempre "unite" in passato, insieme per dire no al razzismo, al sessismo, al fascismo.
E non ci sono state neanche le "provocazioni" che di questi tempi si ha sempre ragione di temere. Non si sono visti i/le cosiddett* Itali/e, e neanche i loro "sponsor" (consapevoli o inconsapevoli ? ma forse è una domanda tranello). Quest* ultimi* preferiscono presentarsi alle assemblee cittadine, ventilare possibili querele, dare lezioncine di storia dell'arte e della grafica e deprecare la mancanza di senso dell'ironia di noi, presunt* poveri* "militont*".
Questa è una storia che avevo pensato di non raccontare, risale alla sera del 3 dicembre. E' successo durante l'assemblea cittadina all'Iqbal Masih per preparare la manifestazione di oggi. Erano le 23.30 circa, l'assemblea era quasi finita. Se non ricordo male si dovevano ancora decidere piccole questioni "tecniche" (chi avrebbe fatto i volantini, chi il manifesto ...), e comunque in molt* erano già andat* via. Io vado un attimo fuori dalla saletta riunioni a fumare una sigaretta. Vengo avvicinata da un giovane uomo sconosciuto: "Sei Vincenza?". Alla mia risposta affermativa chiede conferma: "Vincenza di Marginalia?". Sono un po' stupita, gli chiedo come fa a saperlo. Mi risponde che ho un nome "facilmente riconoscibile e identificabile" (e qui apro una parentesi: cosa significa che il mio nome è facilmente riconoscibile e identificabile? Forse che è un nome di chiare origini svizzere? O che è un nome "noto", scritto chiaramente qui sotto ogni post e in decine di saggi e articoli? Non posso credere sia una forma di minaccia, seppur velata ...). Mi dice che lui è "Q". Non capisco al volo, allora specifica: "Sono Lorenzo "Q" Griffi" . "Italo!", proprio non riesco a non esclamare. Eh sì, proprio il "papà" del famoso Italo che per me era da rottamare, quel Lorenzo "Q" Griffi che a suo tempo era anche intervenuto con dei commenti qui in Marginalia (questo blog ha vissuto una breve fase di celebrità, anche Alessandro Vigliani di CasaPound mi aveva "onorato" di un suo intervento) ...
Poi mi dice di non andar via, di rientrare nella saletta, che è lì con una delegazione del Comitato Pride e hanno da dirci delle cose. Quando rientro la "delegazione" (due donne e un uomo, presenti dall'inizio dell'assemblea) ha già cominciato a parlare. Sembra siano venuti per denunciare il fatto che nell'ultimo dossier dell'Assemblea antifascista permanente, "Monitoraggio antifascista a Bologna", Lorenzo "Q" Griffi sarebbe annoverato tra i "fiancheggiatori" di CasaPound, che è ora di finirla, che sono venuti per avvertirci, che dobbiamo smetterla con il linciaggio di "Q", che la campagna del Pride è stata approvata da tutto il Comitato e che la rivendicano, che è ora di smetterla di dire falsità su "Q", di trattarlo come un fascista, che ci siamo bevuti le idiozie pubblicate su Indymedia ...
Le loro affermazioni vengono contestate una per una. Qualcun* fa notare che nel dossier dell'APP non si dice che Griffi è un "fiancheggiatore di CasaPound", ma (testualmente) che "Il progetto 'futurista' di CasaPound è quello di unire violenza concreta e violenza artistica, squadrismo reale e simbolico. Come Blocco Studentesco, fanno campagna nelle scuole. Promuovono Radio Bandiera Nera. Vogliono passare per fascisti creativi, patriottici e socialmente impegnati. In questo, dà loro una mano Lorenzo 'Q' Griffi che, per publicizzare il Gay Pride del 2008, inventa la figurina di Italo, omosessuale fascista che frequenta CasaPound" ... Altr* ricordano i fatti del Pride, il vergognoso arresto di una compagna, gli interventi di "Q" su siti della destra estrema come VivaMafarka, dell'assenza, nel comunicato per il Pride, di ogni accenno all'antifascismo ...
Altr* ancora fanno presente che comunque quella non è un'assemblea dell'AAP, ma un'assemblea cittadina composta da diverse realtà come diverse, del resto, sono le realtà che hanno criticato e contestato Italo. Ma la "delegazione" continua imperterrita, avverto distintamente la ferocia tutta animale di chi si avventa su chi ritiene in quel momento più "debole" (sull'APP, su istigazione di Vigliani di CasaPound, la Procura aveva da poco aperto un fascicolo per istigazione a delinquere) , provocatoriamente srotolano un manifesto di Italo (enorme), la prima cosa che vedo é la celtica seminascosta dalla maglietta ... Loro ne decantano le qualità "artistiche" che solo il nostro essere "rozz*" non riesce a cogliere ...
Il clima rischia veramente di degenerare. Li invitiamo ad andare via ...
Vi chiederete perché ne scrivo solo ora. Non avevo voglia (come del resto altr* partecipanti all'assemblea), di fare "eco" e/o creare tensioni, soprattutto prima della manifestazione. E del resto, caratterialmente, ho la tendenza a giudicare meno "gravi" episodi che mi coinvolgono direttamente e/o personalmente. Solo stasera a iniziativa (ben) conclusa, accolgo l'invito , che in tant* mi hanno rivolto, di scriverne.
Sono effettivamente cose che è bene si sappiano.
.

47 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao vincenza, ciao a tutte/i
sono flavio romani, l'altro uomo che oltre a Q ha partecipato all'assemblea del 3 dicembre

eravamo venuti per vedere se era possibile spiegarci e parlare, e forse abbimo scelto la serata sbagliata, io sinceramente avevo capito che era un'assemblea di AAF...
comunque, le nostre intenzioni erano semplicemente raccontarvi come era nata la campagna e nella campagna la figura di italo, come questa cosa fosse stata pensata, disegnata, corretta e ricorretta, chi aveva pensato i testi, e a farvi notare che responsabile di tutto questo non era Q ma il comitato pride in toto

è successo che dopo 10 secondi di tentativo di spiegazione avete cominciato a urlarci addosso, e per quanto uno sia bravo è difficile stare contro 20 persone che ti urlano contro, ci ho pure provato ma ho desistito subito, anche perchè non credo che chi fa la voce più grossa abbia ragione, anzi

riprendo solo un po' di punti dal tuo intervento sul blog:
non siamo venuti ad "avvertirvi", ma a chiedervi di togliere italo e tutto quello che lo riguarda dal dossier antifascista, portando delle spiegazioni e delle motivazioni che non avete voluto stare a sentire

il manifesto col fronte/retro di italo lo abbiamo portato perchè poteva essere che qualcuno non lo avesse presente e quindi non capisse di cosa stessimo parlando

tu e altri siete inorriditi per la celtica sulla cintura, però se ci pensi, visto che si voleva disegnare un fascio, è abbastanza ovvio che metti dei dettagli che lo caratterizzano a colpo d'occhio, se mettevamo un'ananas nessuno avrebbe capito che era un fascio, non credi?

la ferocia animale di chi si avventa sul debole era la vostra immagino, visto che eravate 20 conro 4... e in qualsiasi caso parlare di ferocia animale mi sembra "un attimo" esageratino suvvia

non ci avete mandato via, era finita la riunione

non sono venuto alla manifestazione perchè stavo a napoli a un seminario su gay e lesbiche con retroterra di immigrazione, elisa era al congresso di arcilesbica, gli altri due non so, e comunque immagino che se fossimo venuti ci avreste preso per provocatori e chissà che altro

della serata del 3 dicembre mi è rimasto un po' di disappunto per non essere riuscito a parlare con voi, rimango dell'idea che abbiate preso un abbaglio grande come una casa su italo, voi rimanete pure della vostra, poco male, alla fin fine si tratta di opinioni
non so se di italo e del lasciarlo/toglierlo dal dossier e nel caso sostituire Q con comitato peride avete parlato all'asseblea del 10 dicembre, se l'avete fatto potreste dirci se avete deciso qualcosa?

mi è rimasta poi parecchia tristezza nel vedere due ragazze giovani urlare paroloni di fascismo/antifascismo contro una signora che il fascismo, quello vero, lo ha conosciuto perchè se l'è vissuto tutto sulla sua pelle, e non per sentito dire come loro (e noi)

Anonimo ha detto...

Sono con te Vincenza. Resistenza ora e sempre

Anonimo ha detto...

Senza parole.
non posso entrare nel merito, dato che non ero all'assemblea della quale ha dato un ampio resoconto Vincenza, tuttavia mi pare che molte questioni inerenti al passato Pride, compresa la campagna pubblicitaria (se così la vogliamo chiamare), sono state affrontate a tempo debito.
Mi chiedo quindi come mai proprio adesso si sceglie, dopo tanto tempo e tante discussioni fatte, quell'assemblea per spiegare cose che a noi risultano ancora molto chiare?
ma questo, abbiate pazienza, ce lo racconteremo "da sole", senza spiegazioni etero-dirette.
un saluto e un sincero abbraccio solidale e antifascista a Vincenza e all'A Antifa Bologn.
martina

Anonimo ha detto...

ciao
siamo venuti all'assemblea per cercare di spiegare italo, non ci siamo riusciti e ognuno è rimasto della propria idea e amen
però l'intento non era quello di discutere ancora di un pupazzetto stampato su un migliaio di cartoline 6 mesi fa, figurarsi, bensì chiedere di non considerarlo un affiancamento ai fasci nel documento che monitora le cose fasce a bologna
e in seconda istanza, chiedere di mettere l'intero comitato pride fra i colpevoli, non dare addosso solo a Q, visto che si è trattata di una decisione corale i meriti (e i demeriti eventuali) vanno dati a tutti
solo questo

Anonimo ha detto...

questo sito andrebbe oscurato e le vostre manifestazioni vietate, la solidarietà alle vere vittime

Anonimo ha detto...

la questione Q e pride è stata più che affrontata e discussa, l'assemblea antifascita ne conosce la storia, conosce Q e tutto ciò che è stato fatto prima durante e dopo il pride. E per questo che è stato inserito "fra le cose fasce". Non ti preoccupare flavio tutt* sanno che il comitato pride si è rivendicato l'arresto di graziella - questo è "Italo" - italo esiste grazie a voi. Non avrebbero proprio dovuto farvi entrare. E alla manifestazione sareste stati cacciati insieme alle arcilesbiche

una lesbica antifascista

Anonimo ha detto...

q faceva tutto il fico, che lui era di mente aperta, che lui parlava con iannone e che andava a casapound...
ora che succede? vuole ancora frequentare i cavernicoli antifascisti della sinistra antagonista?

vabbè...

Anonimo ha detto...

Per Clash77 e Martina: grazie della solidarietà e dell'antifascismo, di questi tempi ne abbiamo tutt* un gran bisogno ...

Per Flavio Romani:cercherò di rispondere ad alcune delle questioni che sollevi nel tuo commento, devo purtroppo dire con pochissima voglia
1) L'assemblea era un'assemblea pubblica per l'organizzazione della manifestazione del 13, se volevate parlare con l'AAP, dovevate rivolgervi all'AAP che tra l'altro ha un sito che presumo ben conosciate
2)Vi abbiamo risposto pacatamente ben oltre i dieci secondi ... infine alcuni toni si sono alzati (ma rimanendo, vista la situazione, abbastanza civili), ma credo che era quello che volevate. Siete venuti lì per provocare, altrimenti non mi spiego perché negare anche l'evidenza, fatti a tutt* noti: mi riferisco in particolare all'arresto (da voi rivendicato) di Graziella, a tutte le cose non vere che avete detto su di lei definendola persona violenta e via discorrendo, come anche della realtà delle frequentazioni neofasciste di "Q"
3) Portare il manifesto di Italo è quello che svela il vostro intento provocatorio: come potevate pensare (se veramente credevate fosse un'assemblea solo dell'AAP e se eravate lì per contestare l'inserimento di Italo e del suo autore all'interno delle cose "fasce")che qualcun* non sapesse di cosa si stava parlando? Almeno non prendiamoci in giro ...
4) Come mai solo ora "Q" rinuncia alla paternità di Italo? Ci sono fior di siti dove viene definito l'ideatore della campagna e finora nessun* aveva detto beo ...
5) Riguardo alla celtica, mi ha colpito il particolare della maglietta che quasi la nasconde. Particolare significativo ...
6) Mi sembra quantomeno di cattivo gusto voler passare adesso da "aggressori" a "aggrediti" ... Tra l'altro dovreste spiegare perché avete atteso la fine dell'assemblea (quando in molti erano già andati via) per "rivelarvi" ... Avevamo risposto, pacatamente, alle vostre affermazioni, un compagno dell'AAP vi aveva già detto che se il problema era che l'ideatore della campagna era l'intero Comitato Pride la frase nel dossier sarebbe stata modificata ... perché siete rimasti oltre? Perché tirare fuori il manifesto? Perché ridacchiare quando una compagna vi ha ricordato dell'arresto al Pride? Ho avuto la spiacevole sensazione che cercavate lo scontro, per poi ovviamente passare da vittime ...
7) Il fascismo, quello "vero" come lo definisci tu, lo hanno subito in tant* e tant*. Ma questo purtroppo non da il "patentino" del vero o della vera "antifascista" a nessun*...

Per anonimo/a: ad essere "oscurati" e "vietati" dovresti essere tu e quell* come te ...

Per Una lesbica antifascista: dici che non avremmo dovuti farli entrare. Ti ricordo che era un'assemblea pubblica, che nessun* di "noi" li conosceva e che si sono "presentati" solo verso le 23.30 e con quelle modalità ... Che fare?

Per Prue: sai come sono gli artisti ...

Anonimo ha detto...

insistiamo con questi atteggiamenti fascisti, così che eventuali moderati possano notare la completa assenza di differenze tra i due schieramenti

Resterò anarchico, antifascista - ma non contro un simbolo solo contro degli atteggiamenti da qualsiasi parte siamo promossi -, libero - di pensare e frequentare chi mi pare senza farmi etichettare

Ah, promemoria: antifascismo non vuol dire occupare lo spazio di rivendicazione di altri diritti con la propria bandiera, quello è da fasci, piazza navona docet

Anonimo ha detto...

chissà se in giro si trovano ancora i post in forum tipo 'mafarka' dove il povero Q pignucolava in cerca di solidarietà...

la memoria gioca sempre brutti scherzi quando è labile... e moderata

Anonimo ha detto...

ok vincenza, rispondo ad alcune cose, con ancora meno voglia di te, credimi

abbiamo aspettato fino all'ultimo perchè stavate organizzando una manifestazione che si sarebbe svolta di lì a pochi giorni e non volevamo metterci in mezzo, italo poteva pure aspettare un paio d'ore, era urgente ma non così urgente

quando ho visto la gente andare via mi sono un po' dispiaciuto, anche se capivo vista l'ora tarda, però non volevo fosse una discussione fra pochi, poi sono tornati e quindi ok

ovviamente delle cose successe al pride abbiamo due versioni e visioni diverse, non ne voglio ridiscutere anche qui

non avevamo nessun intento provocatorio, che ci crediate o meno

una cosa di sicuro condivido, il fatto che nessuno ha il patentino di antifascista in tasca visto che nessuno lo può dare

è stata l'ennesima occasione sprecata, ma a sto punto una in più una in meno cambia poco

Anonimo ha detto...

Questa gente è "inconsapevolmente" pericolosa che poi è la forma più pericolosa dell'essere pericolosi/e. Lo sdoganamento del fascismo si fa anche proponendo un Italo frocio di Forza Nuova che ama il suo camerata. Fa niente se appartiene ad una formazione omofoba che odia e picchia gli altri gay, lesbiche e trans!!!

MAI e poi MAI avrebbe dovuto essere tra le figure che promuovono un Pride lgbt.
La scelta di inserirlo è stata una scelta chiara, come chiara è stata la scelta di chiamare la polizia per fare arrestare Graziella di Facciamo Breccia.

Flavio per quanto mi riguarda non si può simpatizzare per appartenenti di Forza Nuova e dire di essere antifascisti.
Vedo che in facebook in massa siete diventati amici di Italo:
http://www.facebook.com/profile.php?id=1520600781&ref=profile#/profile.php?id=1594329080 http://www.facebook.com/friends/?id=1594329080
e vedo che siete in buona compagnia...
(forse facebook vi chiederà di registrarvi per vedere i link, vale la pena per capire di che compagnia parlo, poi magari vi cancellate)

cara Vincenza piena solidarietà a te, grazie per tutto il lavoro che fai. piena solidarietà ai/alle compagne di AAP.

Antifascismo senza se e senza ma.
Poi se una certa arte non la capiamo...pazienza sopravviveremo lo stesso.

Anonimo ha detto...

ciao luki, grazie per l'"inconsapevolmente pericoloso" direi che mancava alla mia collezione, ovviamente ti sbagli come è sbagliata tutta la solfa su italo, ovviamente secondo me

salto la graziella e quello che è successo, non mi va di mescolare cose non mescolabili, già si capisce poco e si finisce per non capirci nulla

ah, italo carrà su facebook l'ho conosciuto grazie al tuo post, non ero tra i suoi amici nè credo che chiederò l'amicizia

sopravviviamo tutti lo stesso, luki
sopravviviamo, appunto

Anonimo ha detto...

sei una rincoglionita! la verità è questa: una rincolgionita che fa il gioco piu' stupido....darsi addosso tra di noi! sei proprio una poveretta!

Anonimo ha detto...

ah dimentico di dirti che se inizi con il gioco che "non ho nemmeno il coraggio di firmare", non è cosi', è che non ti meriti nemmeno di sapere chi siamo! un ragazzo di sinistra e frocio! rincoglionita!

Anonimo ha detto...

flavio di occasioni di discussione ce ne sono state infinite non era la prima assemblea antifascista ne l'unico spazio dedicato alla discussione italo - q - pride, ti ricordo prima dell'estate l'assemblea al VAG, dove tutte le realtà sono state invitate - indetta da facciamobreccia. Quindi non direi proprio l'ennesima occasione sprecata.. ma provocazione voluta! non capisco però dove vogliate arrivare, questo vostro "antifascismo" di italo è pericoloso per tutt* anche per voi!! che cosa c'è da spiegare nell'intervento della polizia chiamata da voi e nell'arresto di graziella voluto e rivendicato da voi - è questo il patentino anifascista che vuoi avere? non credi che tutto questo sia sufficente

sempre la stessa lesbica antifascista

Anonimo ha detto...

sai, è inutile cercare di spiegare le proprie ragioni a chi crede di sapere già tutto, questo vale per italo come per graziella

lo so che ne avete parlato parecchio di italo, con noi mai però, per un sacco di motivi, per questo la ritengo un'occasione sprecata, figurati che voglia ho di venire a fare delle provocazioni a una assemblea antifascista

per fortuna non esiste nessun patentino antifascista, e cmq di sicuro non lo possiamo dare nè io nè voi

Anonimo ha detto...

Tre domande:
- Ma gli omosessuali sono solo di sinistra?
- Cosa scatena tutta questa rabbia verso un messaggio opinabile?
- Perchè ci sono gay e lesbiche messe alla gogna da antifascisti?
... c'è qualcosina che stona!

Anonimo ha detto...

no no, essere gay non vuol dire essere di sinistra i gay le lesbiche e trans sono assolutamente anche di destra, lo stiamo vedendo chiaramente. Sono messi alla "gogna" quelli che ad esempio fanno arrestare una lesbica sotto il palco del pride, e quelli che rivendicano queste azioni definedosi antifascisti. è questo che stona, l'azione fatta non è diciamo "tipica" del movimento antifascista, è un po più de destra... Appunto Italo... ho dato un'occhiata su facebook è vero italo è amico di ROBERTO FIORE è vero ci sono iscritti altri del comitato pride...

Anonimo ha detto...

ma la bertozzo non aveva dato un calcio al poliziotto? non capisco la tesi accusatoria. davvero. se fosse successo allo stadio, si sarebbe pure beccata una diffida.

Anonimo ha detto...

NON ERA LO STADIO MA IL PRIDE, LA GIORNATA DELLE LESBICHE CAY E LE E I TRANS la nostra giornata.

Ma secondo te cosa ci faceva un poliziotto sotto il palco del pride? secondo te una lesbica che sta cercando di raggiungere il suo gruppo sul palco, e viene brutalmente fermata doveva stare ferma mentre degli uomini cercavano di portarla via! e secondo te come poteva immaginare che il servizio d'ordine del nostro pride non fosse fatto dagli organizzatori ma direttamente dalla polizia?
e sempre secondo te cosa è il pride? se non l'orgoglio di lesbiche gay e trans, chi dovrebbe parlare sul palco, festeggiare ecc.

Non è che graziella cosi di punto in bianco va e tira un calcio ad uno sconosciuto.. cosi per gioco!! olé tiriamo calci.. tra..la.la..
non ha tirato nessun calcio stava soltanto cercando di fermare il poliziotto che, senza identificarsi, stava cercando di portarla via

Anonimo ha detto...

ma non si parlava di italo?
perchè non si può discutere se non per finire a parlare della bertozzo?

Anonimo ha detto...

No, la Bertozzo non aveva dato un calcio al poliziotto.
La Bertozzo ha querelato chi lo ha scritto.
Se poi la giustizia italiana è lenta e complicata e se la "libertà di stampa" in Italia ormai consiste solo nel dare notizie false non è colpa della Bertozzo.
La Bertozzo non è mai stata arrestata, ma solo portata in questura per essere identificata, visto che "qualcuno" aveva chiamato la polizia perchè non aveva obbedito alla legge di come si accede alla zona-palco del pride e (anche tre giorni dopo) ha detto che "Ha assunto atteggiamenti pesantemente offensivi e fisicamente violenti" e che "non è nuova ad azioni ed atteggiamenti alterati e aggressivi" e che ha (alcuni dicono avrebbe) con un calcio rotto una gamba a un poliziotto (alcuni dicono un carabiniere).
Ma tanto, che parlate di me a fare?
Flavio Romani più su ha detto "salto la graziella e quello che è successo, non mi va di mescolare cose non mescolabili, già si capisce poco e si finisce per non capirci nulla".
Invece lui capiva tutto quando firmava la sua sentenza contro di me...
Ma fatemi il piacere, Comitato pride, itali vari e compagnia bella!
Sono vicina a Vincenza e la ringrazio per quanto si è esposta in tutta questa vicenda di Itali.
E per quanto riguarda la vostra pericolosità, sappiate che io già ne ho fatto le spese. Se poi continua - come parrebbe - ad essere inconsapevole, la ritengo un'aggravante. Forse non ve ne siete accorti, ma siete pericolosi soprattutto per voi stessi, anche perchè a chi chiederete solidarietà quando - vuoi per un motivo o vuoi per quell'altro - saremo tutt* dentro per essere identificat*?
Non vi dice niente una cosa che si chiama "la notte dei lunghi coltelli"?
Ah, perchè si continua a parlare di me?
Per un semplice motivo: che se è vero che non esiste una "patente" di antifascismo, esistono però delle prove di fascismo. Queste prove di solito si chiamono "vittime", e anche se voi siete stati nei miei confronti dei "carnefici" inconsapevoli, io però sono stata (e sono tutt'ora, vista la continua negazione - revisione?- di quanto mi è accaduto) una vittima consapevole.
Graziella

Anonimo ha detto...

perchè è la stessa cosa, italo è il
gay fascitello che pensa che sia normale che ci sia la polizia sotto il palco del pride e ne rivendica l'operato. è il gay che ama il suo camerata e si riconosce accetta rivendica ecc.l'appartenenza alla stessa fazione politica che non vede loro di metterci le mani addosso, senza se senza ma!

TI spiego in maniera più semplice: graziella se fosse stata allo stadio e avesse tentato di salire che ne so su una tribuna senza biglietto, non le avrebbero fatto niente, perchè non ha commesso reato, sarebbe stata solamente allontanata. Al pride è stata portata dentro con due denunce. Ora è più chairo?

sempre la lesbica antifascista...mai andata allo stadio..
Claudia

Anonimo ha detto...

Che dire?
Dubito che interverrò ancora in questa discussione nonostante avvenga in "casa mia".
Devo constatare, per prima cosa, che Flavio Romani non ha risposto a nessuna delle domande che ponevo, trovo questo atteggiamento assolutamente provocatorio. Ma, almeno, gli riconosco che non si "nasconde", come i/le tant* anonimo/a.
Ne avrei preferito qualcun* in meno, soprattutto tra i/le "difensor*" di Italo perché nulla hanno da temere e soprattutto perché quando si da della "rincoglionita" a una che si firma o quando si dicono cose assolutamente false su di una persona (il teorema "Graziella violenta") bisognerebbe avere la dignità di rendersi riconoscibili.
Il dialogo tra una che si "qualifica" e degli anonimi che l'attaccano è una trappola senza senso ... Per non parlare delle accuse anonime ad una che, suo malgrado, è stata "identificata" in questura ...
Per gli/le antifascist*, intervenuti anonimamente (e tutt* coloro che non sono intervenut*),devo dire che li capisco, capisco che esporsi qui equivarrebbe a fornire i propri nomi a gente che non scherza ... amici di Roberto Fiore, personaggi di spicco di CasaPound e altri celebri "galantuomini"...
E quindi un grande grazie a Luki per aver segnalato questa pagina di Facebook, veramente istruttiva. E grazie di essere intervenuta qui, senza se e senza ma ...

Anonimo ha detto...

AHAHHHAHAHAHAHAHAHAHAHA
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAH
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHA

Anonimo ha detto...

Devo comunque una postilla per Graziella: Graziella sono io che ti ringrazio e sono io che ti sono vicina per la violenza che stai subendo anche qui dentro. Un fortissimo abbraccio

Anonimo ha detto...

Il silenzio stampa nei confronti di questa manifestazione non mi stupisce. I mass media italiani seguono criteri, nella scelta delle notizie da seguire, molto spesso sbagliati e ciò deriva soprattutto dal fatto che sono asserviti al potere.
Ciao

Paolo Borrello

Anonimo ha detto...

Io credo che nessuno cerchi di convincere nessuno.
Piuttosto qualcuno cerca di nascondere la verità.
Ciò che è evidente è che Italo non è un prodotto "fascista" e in
nessun modo va incontro al post-futurismo che millantano quei
post-fascisti, che di post hanno solo l'abbandono dei simboli
"classici", non aiuta in nessun modo i fascisti.

Se per te e per altri che hanno potuto leggere il testo di quella
cartolina che avete messo all'indice, quella cartolina rappresenta
altro solo perché avete una gran voglia di dare altri significati alle
cose che pure sono scritte nero su bianco sul retro di quella stessa
cartolina.

Altri piuttosto che urlare quel giorno avrebbero fatto bene a leggerlo
quel grande manifesto portato lì per loro.
Chi è stato zitto quel giorno ha evidentemente avuto la decenza di non
farvi fare una brutta figura perché si sa per certa "politica"
l'uniformità di vedute è fondamentale.

Care compagne, come dicevo nessuno convincere nessuno, noi insisteremo
nell'impedirvi di tradurre in menzogna il lavoro che abbiamo fatto.
Tenendo presente che questa lotta non la facciamo per combattere voi
che nemici non siete.

Lottiamo per il bene e per la democrazia, per la pace e per i diritti.
La menzogna è nemica di tutto ciò.
Chi vuole può cominciare a rettificare la prima delle cattive
deduzioni che qualcuno ha fatto.
Q non è il responsabile di quella grafica. Il comitato al completo
(Marcella Di Folco, Paola Brandolini, Elisa Manici, Flavio Romani,
Flavia Madaschi, Lorenzo Griffi, Emiliano Zaino) ha votato
all'unanimità per quella campagna, vagliandone passo per passo il
testo.

E' RIDICOLO attribuire responsabilità politiche ad un grafico. sarebbe
dunque cortese da parte vostra sostituire su quel report il nome
Lorenzo "Q" Griffi da quelli di tutti i componenti del comitato(sono a
disposizione per fornirvi i verbali delle riunioni).

Sarebbe altresì cortese smettere di di dire che il Pride non sarebbe
stato antifascista perché non era antifascista come piace a voi.

1) E' consigliata una lettura del documento politico del Pride e la
sua piattaforma, non difforme da quella dell'anno precedente che avete
sottoscritto (del resto proprio a Roma in riunione con il Mieli si
stabilì di usare quel testo integrandolo).

2) I compagni antifascisti dell'ANPI hanno dato la loro adesione ad un
Pride per la prima volta con il BolognaPride. Capisco che neanche
l'antifascismo dell'ANPI faccia al caso di alcuni di voi, ma anche di
questo dovrete farvi una ragione,altrimenti potrete sempre inserire
anche loro, l'anno prossimo, in quell'indice.

Un po' di onestà, vi stanno sul cazzo ArciGay, ArciLesbica... Caro
amico che dici che vuoi far notare "la differenza fra due
schieramenti" intanto ti avviso che ti sei schierato contro la parte
sbagliata, e attento che mentre urli contro di noi, dietro di te un
mondo di menzogne vuol mettere radici.
Che ci sia differenza fra me e un anarchico non v'è dubbio, io
anarchico non lo sono.
Ma non cerco nemici dove non ce ne sono.

Anonimo ha detto...

ciao, giusto due risposte a graziella e vincenza

graziella dice "Invece lui capiva tutto quando firmava la sua sentenza contro di me..."
ora, non credo che una comunicazione interna, riservata cioè alle varie anime del movimento, si possa definire una sentenza
e ricordo che quello era un comunicato in cui il comitato pride specificava come erano andate le cose (dal nostro punto di osservazione, ovviamente) e rispondeva al comunicato di facciamo breccia, uscito poche ore dopo il fatto, in cui ci si accusava di nefandezze varie
entrambi erano delle comunicazioni
però, davvero, non voglio mescolare la vicenda italo con la vicenda graziella, non c'entrano nulla l'una con l'altra

per vincenza, nei vari messaggi che ho scritto sono trattati tutti gli aspetti che tu numeri dall'1 al 7, tranne il n. 4 che riguarda strettamente Q, e mica posso parlare a nome suo, si arrangerà lui a farlo se lo vorrà
inutile vedere provocazioni dove non ci sono

Anonimo ha detto...

sì, ma questi anonimi non si possono scegliere un qualsiasi soprannome? anche in calce al loro intervento: così non si capisce nulla.

Uno

Anonimo ha detto...

Tanto interne che sono tutt'ora riportate sul sito ufficiale di arcigay nazionale (e del comitato pride bologna 2008) e su altri siti regolarmente registrati come testata giornalistica, nonchè su vari blog, spesso conditi di insulti regolarmente anonimi ma non per questo meno spiacevoli... Insulti analoghi a quelli che - tanto per non smentirsi - sono qui riservati ad altre compagne...
Una "comunicazione" tanto interna che tutt'ora, in questi stessi commenti, un anonimo la riprende e considera le vostre "considerazioni" come fatti appurati e con rilevanza giuridica.
Tanto interna che sulla base del fatto che io sono stata prima indicata e poi descritta come violenta (sia in quella circostanza che "abitualmente"...) sono stata prima ammanettata e poi denunciata.
Ripeto: ma fatemi il piacere!
Le "nefandezze" dette da facciamo breccia, dopo il mio "ammanettamento" e prima della vostra rivendicazione dello stesso, sarebbero queste:
"Non si era mai vista la polizia legittimata sul palco di un pride: il concetto di “sicurezza” messo in opera, - in una manifestazione dal clima del tutto pacifico - è risultato un’azione violentemente repressiva e diffamatoria contro un’attivista riconosciuta da tutte e tutti.
Chiediamo oggi a tutte le componenti del movimento lgbt italiano e a tutte le soggettività politiche che si riconoscono nelle istanze di autodeterminazione, cittadinanza, diritti di assumersi la gravità di quanto avvenuto e di prendere posizione in merito ad accuse paradossali comminate ad una nostra compagna. Chiediamo a tutte e tutti, ed in particolare al Comitato Bologna Pride, di spendersi affinché la questione giudiziaria si chiuda immediatamente rendendo chiaro che l’azione di polizia è stata causata da un abnorme “equivoco”."
La vostra risposta invece è stata questa:
"Graziella Bertozzo, militante del movimento LGBT, e appartenente alla rete Facciamo Breccia, dopo avere chiesto in prima battuta il "permesso" di esibire uno striscione recante la sigla Facciamo Breccia, durante il discorso di Porpora Marcasciano, non ai rappresentanti del Comitato organizzatore, ma a Porpora Marcasciano stessa che glielo ha negato, ha ripetutamente tentato di accedere al palco senza averne titolarità, lei, come tanti altri militanti ed esponenti di associazioni, che infatti sul palco non c'erano nè hanno chiesto di accedervi. In seguito al rifiuto delle giovani volontarie che stavano gestendo gli ingressi, ha assunto atteggiamenti pesantemente offensivi e fisicamente violenti, supportata da altri componenti di Facciamo Breccia.
L'improvvisa e incomprensibile violenza, tanto più incomprensibile perché espressa da una lesbica all'interno di un contesto pacifico come il Pride, ha fatto precipitare la situazione, rendendola ingestibile e costringendo una delle volontarie a richiedere il supporto delle forze dell'ordine. Secondo quanto raccontato da testimoni oculari, l'arrivo della polizia ha reso la Bertozzo ancora più aggressiva e violenta determinando il suo fermo da parte della polizia appunto e il trasferimento in questura.
...
In questi due giorni il Comitato ha ascoltato alcuni diretti interessati, testimoni oculari del fatto. Il dato che emerge con più forza è la carica di aggressività perpetrata da una militante storica e da altri esponenti di Facciamo Breccia nei confronti delle giovani volontarie, coperte di insulti e sedicenti accuse di atteggiamento fascista, proprio da chi stava compiendo una vera e propria azione di sopraffazione.
L'intenzione della Bertozzo era probabilmente di raggiungere altri attivisti di Facciamo Breccia che erano riusciti a intrufolarsi e che, durante l'intervento di Porpora Marcasciano in rappresentanza del MIT, reggevano un loro striscione sul palco."

E quella di arcigay e arcilesbica:

"E' invece un dato di fatto che Bertozzo non aveva diritto di salire sul palco, e come lei non hanno parlato altri. Graziella Bertozzo non è nuova ad azioni ed atteggiamenti alterati e aggressivi, l'uso della violenza verso le volontarie del Pride e gli agenti di Polizia hanno portato al fermo e alle conseguenti denunce. Per non alimentare scoramento nella piazza che dimostrava la capacità del movimento lgbt di continuare a lottare, dal palco abbiamo fatto appello alle forze dell'ordine perché rilasciassero la Bertozzo. Oggi però in nessun modo vogliamo esprimere solidarietà nei confronti di una militante sempre in cerca dello scontro.
...
La nostra rivoluzione è gioiosa, mentre le pratiche di Facciamo Breccia sono tristi e maschiliste, intrise in qualche caso di astio e problemi personali di personaggi inaffidabili; nei casi in cui si tratta di pratiche politiche, suscitano il nostro disaccordo profondo per la loro autorefernzialità e mancanza di prospettive."

Capisco che preferiate non parlare più di questa vicenda, perchè è la prova della gioiosità della vostra rivoluzione, della vostra capacità di leggere gli avvenimenti, di raccogliere testimonianze, di fornire letture politiche.
Perchè è la prova di quanto voi, pur non essendo anarchici, siate profondamente antifascisti.

Graziella
(quella aggressiva, violenta, sempre in cerca dello scontro, inaffidabile, dalle pratiche tristi e maschiliste e dagli atteggiamenti ed azioni normalmente alterati ed aggressivi, astiosa, con problemi personali, politicamente autoreferenziale e priva di prospettive)

Anonimo ha detto...

graziella, non è che della tua vicenda non ne vogliamo parlare, figuarsi, magari volevo evitare di parlarne qui ospiti di un blog e di un post che descriveva e parlava di altre cose

cmq, tu dici"Una "comunicazione" tanto interna che tutt'ora, in questi stessi commenti, un anonimo la riprende e considera le vostre "considerazioni" come fatti appurati e con rilevanza giuridica.
Tanto interna che sulla base del fatto che io sono stata prima indicata e poi descritta come violenta (sia in quella circostanza che "abitualmente"...) sono stata prima ammanettata e poi denunciata."

allora, che comunicazioni di arcigay, arcilesbica e comitato pride vadano nei siti di arcigay, arcilesbica mi sembra normale, così come i comunicati di facciamo breccia stanno nel loro sito, e tutti vengono normalmente ripresi da siti di informazione lgbt, come gay.it, gay.tv, gaynews.it ecc ecc
comunicazione interna perchè indirizzata al nostro mondo, noi non abbiamo coinvolto giornali, radio o altro

e poi confondi perlomeno i tempi
tu sei stata sottoposta a fermo e denunciata in seguito al tentativo di sfondare il transennamento e salire sul palco e per resistenza a pubblico ufficiale, che ci sia stata o no, mica perchè nei nostri comunicati dicevamo che ti sei comportata in maniera violenta, ti sembra?

a tutt'oggi considero il tuo fermo una cosa sproporzionata e abnorme, come abbiamo detto sia io che aurelio dal palco, frutto di coincidenze stronze a cui molti hanno voluto dare significati politici mendaci e fuorvianti, oltre che fortemente calunniatori per ciascuno di noi

flavio, quello inconsapevolmente pericoloso, fiancheggiatore dei fasci, attuatore della deriva securitaria del pride, arrestatore di compagne e tutto quello che ci vuoi/volete aggiungere

Anonimo ha detto...

Ma cosa ci faceva la polizia sotto il palco del pride? secondo voi sostenitori della legittimità del fermo di graziella e di "italo" è questa una pratica antifascista? Non è forse questo che hai compagn* dell'assemblea antifascista forse deve essere spiegato! e tutti i comunicati di rivendicazione è anche questa politica antifascista!
Sono i fatti che contano, e sono chiarissimi. Non "antipatia" .. FATTI E MODALITà non era mai successa una cosa del genere, in nessuna manifestazione!!!

Anonimo ha detto...

caro anonimo, la polizia in divisa o in borghese è presente a tutte le manifestazione, che ti piaccia o non ti piaccia, e si mette un po' dove le pare, non è certo agli ordini del comitato pride ma del questore e simili

chi ripete la litania che mai si era vista la polizia a un pride, è un bugiardo o un cieco

io ho sempre considerato il fermo di graziella una cosa abnorme e assurda (e l'ho ripetuto migliaia di volte), se non l'avessi pensato non l'avrei detto dal palco e non sarei andato in questura

italo è una presa per il culo dei fasci, poi ognuno può dare a qualsiasi cosa l'interpretazione che gli pare

dici bene che sono i fatti e le modalità che contano, quelli veri però, e non le ricostruzioni fasulle e di parte

Juls ha detto...

Bravo Flavio e bravo Emiliano!
Sono abbastanza stanca di leggere delle nefandezze tali e di sentirne altrettante a parole.

Anonimo ha detto...

Anche scrivere su vivamafarka:
“verosimilmente il fatto che è stata proprio l'interazione col comitato pride che mi ha reso "fascista”"
e
“mi sono trovato davanti militanti incazzati abbestia che mi abbaiavano in faccia dandomi del fascista (cosa che, per la prima volta in vita mia, ammetto di aver trovato assai ilare =).”
è "una presa per il culo dei fasci"?
Così, per capire meglio l'umorismo "inglese" di Lorenzo Griffi...
Graziella

Anonimo ha detto...

Tanto per diradare un po' di nebbie e la possibilità di illazioni gratuite dei difensori della bella trovata di Italo e della gestione del Pride, preciso preliminarmente:

1) sono iscritto all'ANPI Bologna,
2° Non avevo, non ho mai nutrito o manifestato un'ostilità preconcetta verso Arcigay, pur non facendo parte di comunità gay, queer etc. ho frequentato anni fa saltuariamente il Cassero di Porta Saragozza.
Sono stato solidale con Arcigay e Arcilesbica, in particolare con il Cassero Saragozza in un momento cruciale, cioè nella fase in cui la Curia Bolognese intensificava le pressione per cabncellare la "blasfema" ed "oltraggiosaa" presenza del locare gay e lesbico sul tracciato della Madonna di San Luca. Nel 1995, su richiesta di una compgna di Arcilesbica della cui tesi su Foucault a Filosofia ero correlatore, ho accettato di contribuire ed organizzare la serata di discussione "Riprendere Foucault", in cui intervenivano Valerio Marchetti ed io, che si era svolta al Cassero il 15 febbraio 1995.
Contribuire a rendere possibile (e partecipare personalmente a) quella serata era per me un gesto di solidarietà: un contributo alla discussione, un esplicito gesto murante al rafforzamento della legittimità e della qualità culturale del locale sotto attacco dei papalini. Se c'era uno scarto che volevamo sottolineare questo stava tutto nel tipo di lettura che tanto io quanto Marchetti proponevamo: trattare dei problemi affrontati da Foucault, senza nulla concedere alle interpretazioni "biografiche" che si incentrate sul personaggio o persona Foucault-omosessuale. Questo non con intento polemico, ma come scelta deliberata di proporre un orientamento ed una prospettiva tendente a prestare terreno alle banalizzaione-riduzione dell'attività di Foucault.

Sono però da anni, diciamo almeno dai primi anni '90, radicalmente critico di ogni forma di dialogo con la Nuova destra, con i neofascisti, etc. All'epoca, l'Arcigay o Arcilesbica ed il Pride con queste cose non avevano niente a che fare, neppure, che io sappia, di striscio.
Erano per me sostenitori/sostenitrici di diritti attaccati dalla cultura reazionaria, dalla Chiesa, dalla destra. E anche non erano né miei rappresentanti, né il mio "mito", mi sentivo certo dalla loro parte, contro chi li attaccava, e attaccava con essi le forme di vita, di relazione, le libertà che uscivano da quelle tradizionalmente riconosciute come lecite. Non ho seguito da vicino negli ultimi anni le evoluzioni (a vedere gli ultimi risultati esibiti nel Pride direi piuttosto involuzioni) di Arcigay.
In quanto interessato attivamente alla critica radicale del revisionismo, delle aperture alla nuova destra, e alla rotture del al pensiero (ferrolegno) bipartisan corrente, ho visto la critica sollevata da Vincenza all'operaione Italo (una critica, a mio avviso, lucida e stimolante) come un salutare e necessario gesto di rottura. Che poi la vicenda Italo abbia condotto a duetti del disegnatore con in un fourum della cosiddetta destra radical e, non mi ha minimamente sorpreso, né scandalizzato. Sono ormai da anni abituato a vedere conversioni (intendo: trasformazioni, piegature, e simili) del genere.
Sono anche avvezzo a vedere tanto nella Nuova destra quanto tra i neofasciti di varia rima, ma anche nei dialogatori provenienti da "sinistra", un atteggiamento ipocritamente vittimistico, che mira, non sempre con successo, a dipingere chi li critica o li osteggia oon argomenti o proteste legittime come dei violenti prevaricatori. E credo di poter dire che anche nel caso Pride, Italo etc. gli atteggiamenti sono questi, lo sono stati nel "caso" Bertozzo (su questo, io, anche nel mio blog, sto con Graziella, e non da anonimo). Questi atteggiamenti (prefabbricati) tendenti a "criminalizzare" chi critica, li ritrovo anche qui, nei commenti degli angelici e innocui difensori dell'infelice ideuzza Italo e della gestione Pride.
Ho la pessima sensazione di un processo di "lobbizzazione" in atto, di un tentativo di corporativizzazione e di "blindatura" di un territorio di lotte, culture esperienze molteplici, che si sta cercando di recintare. Col rischio, per quel poco che vedo e intravedo, di chiudere il recinto quando i buoi che se ne sono andati aumentano. Un procedimento di chiusura cheimpoverisce tutt*. Anche chi, come me, guarda da fuori, ma non ha più simpatia per questa Arcigay, e vede sperperare e inaridire un patrimonio di esperienze che è stato anche il frutto del sostegno di tanti non interni, non "addentro", ma solidali.
Sull'eliminazione della parola d'ordine dell'antifascismo dal Pride bolognese, non ho parole. Soltanto sconforto e una profonda amarezza.


Ho concentrato in questo lung commento, l'essenziale del mio punto di vista, in modo che si comprensibile almeno nelle sue linee generali.
Ho preso molto spazio perché poi non mi interessa sbriciolare la questione in rivoli di botta e risposta.
Mi fermo qui, convinto che chi vorrà potrà capire, e che per chi non vuol capire le ripetizioni sarebbero comunque inutili.

E

Juls ha detto...

Meglio guardarsi allo specchio, che guardare altrove.

Anonimo ha detto...

Benissimo hai fatto vincenza quando ieri hai scritto che non saresti più intervenuta in questa discussione anche se si svolgeva a casa tua. Mi sembra che oramai è chiaro (anche se qualcun@ poteva avere ancora dei dubbi) chi è questa gente. Il signor Fabio Romani dice che non risponde lui delle frequentazioni di Lorenzo Q Griffi, giustissimo, ma lui come gli altri del Comitato Pride rispondono delle loro. Essere solidali con questo soggetto che in Facebook è nello stesso gruppo di amici con Roberto Fiore e altri neofascisti li qualifica secondo me come fascisti. E con i fascisti non si dialoga come rispondesti proprio tu vincenza al tizio di CasaPound o forse proprio a Q non mi ricordo più in questo blog un po' di tempo fa. Spero che i compagn@ e le compagn@ dell'AAP bolognese si affrettino, come poi è la richiesta, a modificare presto la frase nel dossier: non è solo Lorenzo Q Griffi a dare una mano ai fascisti ma tutto il Comitato Pride 2008 (e metteteci pure i nomi).
Grazie ancora per il post e mi dispiace che nella voluta degenerazione dei commenti si sia perso un aspetto importante che secondo me c'era nel tuo post e cioè la gravità della venuta di questi amici di fasci in una riunione antifascista con il chiaro scopo di provocare magari uno scontro e poi fare le vittime. Ma siete stati brav@, fino alla fine

Anonimo ha detto...

In questo post e in questi commenti se ne evince che I FASCI PICCHIANO I FROCI.
MA CHE I FROCI FREQUENTANO I FASCI.
Ergo:

Q potrebbe essere masochista e avere perversioni nel farsi picchiare, oppure scrivete palate di stronzate e il pregiudizio vero è nella vostra mente.

Voi non siete discriminati, voi vi discriminate.
Eletti a minoranza da voi stessi, non volete rapporti con l'esterno, se non con chi vi dà solidarietà in quanto considerazione del "diverso" e non dell'essere umano.

Continuate su questa strada.

Lorenzo "Q" voleva fare incazzare i Fasci e vi state incazzando voi mentre i Fasci ci ridono sopra.

Non era una risata che doveva seppellire il mondo sbagliato che avevamo intorno?

Quanta delusione.

Viva Q viva il libero pensiero
salvaguardia intellettuale di disuguaglianza egualitaria.

Un etero che può ancora scegliere di essere omosessuale.

Anonimo ha detto...

"Lorenzo "Q" voleva fare incazzare i Fasci e vi state incazzando voi mentre i Fasci ci ridono sopra."

Non ti preoccupare: ride ben chi ride ultimo.
Sta di fatto che i fasci di Casapound erano visibilmente soddisfatti, no so cosa volesse Q, a parte un po' di notormaietà i fasci non li ha fatti incazzare, li ha fatti godere. Ma quanto siete furbi!

Anonimo ha detto...

Quoto antitonti! Infatti se mezza comunità lgbtq si incazza, e si incazzano anche femministe, antifascisti, anarchici, tesserati Anpi e pure la Guzzanti e gli unici contenti sono i fasci di CasaPound, Blocco studentesco e Forza Nuova significa che sto' libero pensiero di Q rieccheggia un pochino troppo lo slogan urlato a piazza Navona dai picchiatori di Blocco studentesco: né rossi né neri ma liberi pensieri!

Anonimo ha detto...

anche se vi potrà sembrare strano, ho letto con interesse le osservazioni di rudy rispetto a italo, così come erano interessanti le riflessioni fatte da vincenza e altri tempo fa, sempre su italo

interessanti, ma non le condivido, altrimenti non avrei approvato la fatidica cartolina
il significato di italo, molto più banalmente, voleva essere l'epressione di graffiante sarcasmo nei confronti del mondo machista dell'estrema destra, voleva sfottere i fasci e sbattere in faccia ai gay di destra la contraddizione irrisolvibile di chi sa di essere gay e nonostante ciò milita in gruppi che fanno violenza in vari modi nei confronti delle persone lgbt
riga, tutto qui

mi sta benissimo che ci siano altre interpretazioni, ma vi assicuro che la stragrandissima maggioranza delle persone con cui ho avuto a che fare hanno visto italo esattamente come era nelle nostre intenzioni, un sacco di gay e di lesbiche, un sacco di etero, persone di sinistra, e persone di destra, che facevano buon viso a cattivo gioco, nel senso che abbozzavano e mostravano abbastanza imbarazzo, perchè comunque anche se è lapalissiana l'esistenza di gay a destra e che la cosa non può coesistere col fatto che la destra i froci li picchia, mettere il concetto nero su bianco ha fatto un certo effetto

questa valutazione di italo non coincide con la vostra, e sta bene, ma non mi sembra sia una valutazione filo fascista, ok?

non vi piace italo, va benissimo, ma non esiste che se qualcuno fa una cosa che a voi non piace, allora diventa automaticamente fascista, ci siamo?

poi, andando in ordine sparso:
davvero prendete sul serio una pagina di facebook di italo in cui compare fra gli amici roberto fiore? ho saputo di questa pagina da un messaggio di luki, ci ho dato un'occhiata, ci sono un sacco di miei amici, ho visto fiore e me ne sono andato, per quanto saganato di italo non voglio stare sulla stessa lista con fiore, che secondo me si è aggiunto dopo tutti gli altri, però vorrei farvi notare che stiamo parlando di un pupazzetto che ha una pagina virtuale su un social network, siamo sul finto andante, facciamoci un attimo di tara pleez prima di lanciare anatemi

vi metto un paio di leggende, che non stanno nè in cielo nè in terra ma che piacciono molto:

leggenda n°1
"l'antifascismo è stato tolto dal documento del bologna pride"
balla fantasmagorica, non è mai stato tolto perchè mai è stato inserito (uuuuuuuuuh urlarono le vestali dell'antifascismo)
l'antifascismo, se ci fate caso, sta nei contenuti, nel rivendicare pari diritti, nel denunciare la violenza della destra e l'ignavia della sinistra, nel denunciare il machismo criminale e nel mettersi dalla stessa parte delle donne e dei migranti, nel denunciare per l'ennesima volta l'imbarbarimento tutto italiano dovuto all'arretramento della laicità nello stato "Vogliamo che l’Italia diventi un posto migliore per lesbiche, gay e trans, ma anche per tutte le donne, le persone precarie o migranti e tutti coloro che non accettano l’esistenza di violenze e discriminazioni, sia che provengano dalle istituzioni politiche sia che provengano dal contesto sociale", un documento e una piattaforma che parla di libertà, di giustizia e di democrazia
il senso e il succo del documento è antifascista, per chi lo vuole vedere

leggenda n°2
"il comitato pride ha fatto arrestare graziella bertozzo e l'ha denunciata"
vi riassumo l'azione: sul palco ci sono gli interventi, vari militanti di facciamo breccia e altro sono riusciti a superare in qualche modo le transenne e andare sul palco con lo striscione, graziella rimane bloccata dai volontari che stanno lì apposta per evitare che tutta la folla scavalchi e salga, dopo vari tentativi di dissuasione una volontaria si trova in difficoltà e cerca aiuto, arriva un polizziotto in borghese tra quelli che erano nel retropalco, cerca di fermare graziella che non lo riconosce come poliziotto e agisce come se fosse un buttafuori qualsiasi (secondo la versione di graziella) questo le mette le manette per resistenza a pubblico ufficiale e la porta in questura, da dove partirà una denuncia per lesioni
a sentire voi sembra che il comitato pride a un certo punto abbia ordinato "gendarmi, arrestate quella donna", il che ovviamente è una barzelletta, ma sembra che piaccia molto, così come piace dire che siamo responsabili della denuncia, noi che mai abbiamo denunciato nessuno

leggende su cui si è arenata anche sabina guzzanti a piazza navona, nelle due frasi dedicate al pride è riuscita a dire tre/quattro cagate di una superficialità allarmante, continuo ad adorare sabina guzzanti e il suo lavoro, e sono certo che forse la fretta abbia giocato un brutto tiro, di fatto spero che tutto ciò che dice nei suoi spettacoli abbia fondamenta più solide e sia frutto di verifiche più rigorose

scusate la lungaggine

si, buon natale anche a voi

Anonimo ha detto...

Oh Flavio ma allora ci prendi proprio per militonti! guarda che sappiamo bene come funzionano i gruppi di amici in Facebook, Roberto Fiore non può essersi aggiunto come dici tu, per il semplice fatto che che se vuoi far parte di una lista di amici in Facebook, per esempio di quella di Italo, devi farne richiesta e solo dopo vieni accettato o rifiutato da Italo in persona

Anonimo ha detto...

hehehe mannò non dicevo questo
non so chi gestisca italo, però di fatto interpreto l'entrare o il non entrare fra gli amici di italo nel senso di essere d'accordo o il non essere d'accordo con l'aver inserito questa figura nella campagna di comunicazione del pride

ora, io sono d'accordo (ovviamente) con l'aver inserito italo nella campagna, ma non voglio stare nella stessa lista in cui compare fiore, non lo voglio vedere neanche in cartolina per intenderci, anche se dentro ci sono un sacco di miei amici, che a occhio e croce credo siano diventati amici di italo prima di roberto fiore, che è stato accettato dal gestore dell'account non so bene per quale motivo

tutto qui

(ricordo ancora che stiamo parlando di un disegno che ha una pagina virtuale su un social network ad alta densità di fintaggine)

Anonimo ha detto...

Magari arrivo su questa pagina fuori tempo massimo, ma provo lo stesso a dire la mia. Flavio Romani dice che

"il significato di italo, molto più banalmente, voleva essere l'epressione di graffiante sarcasmo nei confronti del mondo machista dell'estrema destra, voleva sfottere i fasci e sbattere in faccia ai gay di destra la contraddizione irrisolvibile di chi sa di essere gay e nonostante ciò milita in gruppi che fanno violenza in vari modi nei confronti delle persone lgbt
riga, tutto qui"

Io ci voglio credere alla buona fede iniziale, ma poi dopo che i risultati sono stati quelli che sono stati, con i fascisti che gongolano e tutto il resto, farei un po' di autocritica della serie: pensavamo questo, ma dobbiamo oggi convenire con chi criticava l'iniziativa perché i risultati sono purtroppo questi qua. O no?

Ecco come la penso. auguri di buon anno a tutti e tutte