un articolo molto interessante. Mi è venuto in mente il leggendario (e non certo bestiale fascista)Amedeo Guillet . Il quale raccontava di come la bella eritrea che lo accompagnava in Africa avesse dormito ai piedi del suo letto a lungo e poi accettato il suo(di lui) ritornare alla donna amata italiana.
ci sono però delle eccezioni a ll'immaginario che descrive Bonavita: la donna polinesiana e quella indiana. Con entrambe l'immaginario maschile è "matrimoniale" e quasi materno.
La prima cifra di oblio del mondo, la seconda di ritorno alla Natura.
Delle DeeMadri che ti accolgono .
La prima con molta dolcezza. La seconda con un ritorno al primordiale(e quindi qualche tratto di durezza)
Non capisco bene. "Guardate" da "chi" (e quando) le donne polinesiane e amerinde, sfuggono a un certo immaginario razzista? Per la Polinesia non so, ma per quanto riguarda le indios nordamericane mi sembra che i conquistatori europei non è che fossero proprio "teneri" nei loro confronti. Ma forse stasera mi sfugge qualcosa del tuo discorso, non sto proprio benissimo
beh che ti sfugga qualcosa è sicuro : i conquistatori che indichi avevano l'immaginario (se così si può chiamare) di "saccheggio" : per loro donna europea, africana od orientale sarebbe stato lo stesso. Avrebbero violentato le madri dei loro migliori amici se avessero potuto. L'immaginario maschile patriarcale, soprattutto moderno, è molto più complesso. Quello che ti stavo indicando è simile a ciò che accade a Lord Jim di Conrad : la donna polinesiana(ed indiana) come luogo dell'anima fuori dal mondo moderno. Più raro ma perchè tacerne (come perchè tacere delle unioni miste in svariate parti del mondo)
Prova a far un giro tra i luoghi fasci vedrai accanto ai cafoni anche giovani che si sognano cavalieri, accanto a coloro che sono di un bigottismo rivoltante anche coloro che snobbano la democrazia perchè schifati avendo desiderio di qualcosa di più alto di questo marciume.
Però fatti dire ... credo che tu abbia difficoltà a capirmi non per questioni di salute quanto per l'incapacità dei progressismi di pensare all' "altro" in termine non negativi. la pratica femminista così come quella marxista è un po' come la preghiera... metodo tranquillizante per scacciare il diavolo nel mondo....dopo averne creato uno .
Destino ha voluto che tra demoni - e pure molto diversi- io sia cresciuto e per questo non ho bisogno di acqua santa ;-)
Ah, ecco Conrad! Sul patriarcato abbiamo idee diverse non c'è dubbio Mah sarà per la mia "incapacità dei progressismi" come dici tu, in ogni caso da quando ho la fortuna di averti qui in Marginalia ho rinunciato completamente all'idea di andare dall'analista ;-) Un notevole risparmio, non c'è che dire, visto le mie ingenti spese in acqua santa ...
5 commenti:
un articolo molto interessante.
Mi è venuto in mente il leggendario (e non certo bestiale fascista)Amedeo Guillet . Il quale raccontava di come la bella eritrea che lo accompagnava in Africa avesse dormito ai piedi del suo letto a lungo e poi accettato il suo(di lui) ritornare alla donna amata italiana.
ci sono però delle eccezioni a ll'immaginario che descrive Bonavita: la donna polinesiana e quella indiana.
Con entrambe l'immaginario maschile è "matrimoniale" e quasi materno.
La prima cifra di oblio del mondo,
la seconda di ritorno alla Natura.
Delle DeeMadri che ti accolgono .
La prima con molta dolcezza.
La seconda con un ritorno al primordiale(e quindi qualche tratto di durezza)
Magnifiche entrambe.
per indiana è da intendersi amerinda, indios nord americani ..o come diavolo si vuole chiarmali oggi
Non capisco bene. "Guardate" da "chi" (e quando) le donne polinesiane e amerinde, sfuggono a un certo immaginario razzista? Per la Polinesia non so, ma per quanto riguarda le indios nordamericane mi sembra che i conquistatori europei non è che fossero proprio "teneri" nei loro confronti.
Ma forse stasera mi sfugge qualcosa del tuo discorso, non sto proprio benissimo
beh che ti sfugga qualcosa è sicuro : i conquistatori che indichi avevano l'immaginario (se così si può chiamare) di "saccheggio" : per loro donna europea, africana od orientale sarebbe stato lo stesso. Avrebbero violentato le madri dei loro migliori amici se avessero potuto.
L'immaginario maschile patriarcale, soprattutto moderno, è molto più complesso. Quello che ti stavo indicando è simile a ciò che accade a Lord Jim di Conrad : la donna polinesiana(ed indiana) come luogo dell'anima fuori dal mondo moderno. Più raro ma perchè tacerne (come perchè tacere delle unioni miste in svariate parti del mondo)
Prova a far un giro tra i luoghi fasci vedrai accanto ai cafoni anche giovani che si sognano cavalieri, accanto a coloro che sono di un bigottismo rivoltante anche coloro che snobbano la democrazia perchè schifati avendo desiderio di qualcosa di più alto di questo marciume.
Però fatti dire ... credo che tu abbia difficoltà a capirmi non per questioni di salute quanto per l'incapacità dei progressismi di pensare all' "altro" in termine non negativi.
la pratica femminista così come quella marxista è un po' come la preghiera... metodo tranquillizante per scacciare il diavolo nel mondo....dopo averne creato uno .
Destino ha voluto che tra demoni - e pure molto diversi- io sia cresciuto e per questo non ho bisogno di acqua santa ;-)
riguardati :-)
Ah, ecco Conrad!
Sul patriarcato abbiamo idee diverse non c'è dubbio
Mah sarà per la mia "incapacità dei progressismi" come dici tu, in ogni caso da quando ho la fortuna di averti qui in Marginalia ho rinunciato completamente all'idea di andare dall'analista ;-)
Un notevole risparmio, non c'è che dire, visto le mie ingenti spese in acqua santa ...
Ah ah ah
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