Nel corso del dibattito su L’ortodossia erotica come prassi per un turismo elitario, il candidato sindaco di CasaPound, Diego Gaglini, ha proposto che il referendum per l’abrogazione della legge Merlin e la riapertura delle case chiuse parta da Viterbo, città che CasaPound intende trasformare in "capitale dell'erotismo"... Da Giornalettissimo
martedì 21 maggio 2013
Bianco supremo / Supreme White
Un souvenir da Parigi: Metro République, 19 maggio 2013, pubblicità murale del marchio Supreme White Paris, specializzato "dans la conception, la fabrication et la commercialisation de produits cosmétique Afro innovants, extrêmement clarifiants et anti-tâches" ...
lunedì 20 maggio 2013
Lorna Simpson au Jeu de Paume
Al Jeu de Paume, prima esposizione europea delle opere di Lorna Simpson, artista africano-americana nata a Brooklyn nel 1960, che lavora essenzialmente sulle complesse rappresentazioni del corpo nero mettendo in crisi le convenzioni legate al genere, all'identità, alla cultura e alla memoria. Dal 28 maggio al 1 settembre ...
La marcia per la vita e le madri snaturate
Anche se con un certo lag (l'articolo è stato pubblicato la scorsa settimana sul blog della 27esima ora), segnaliamo questo intervento di Lea Melandri che ci sembra offra spunti interessanti di riflessione sul legame tra la violenza subita quotidianamente dalle donne in Italia (nella stragrande maggioranza da parte - diversamente da come certa retorica razzista/sessista vorrebbe farci credere - di padri, mariti, compagni, amanti ...) e quella che l'autrice definisce " la grande ossessione della cultura maschile più conservatrice" che trova nelle "marce per la vita" uno dei suoi momenti più significativi
venerdì 17 maggio 2013
Zapruder débarque à Paris !
Zapruder débarque à Paris ! Fondée au lendemain des émeutes anti-G8 de Gênes 2001 afin de construire un laboratoire de recherche en histoire capable de rompre les frontières et les distinctions entre histoire militante et pratique savante Zapruder est désormais une réalité solide dans le débat historien italien. Son but est de rendre visibles les recherches portant sur les formes, les langages, les pratiques du conflit, celui-ci entendu au sens large du terme, dans la conviction qu'il contribue durablement à définir le champ de la recherche d'un point de vue politique. A l'occasion d'un petit «tour» français, le collectif de Zapruder vous invite à découvrir - vendredi 17 mai 2013 à 19h - à La Libreria ( 89, rue Faubourg Poissonnière - Metro Poissonnière - ligne 7) l'avant-dernier numéro, consacré à l'histoire de l'identification des personnes et des formes de discrimination qu'elles engendrent dans l'Europe occidentale entre 19ème et 20ème siècles. Véritable obsession de l'Etat «moderne», la pratique de classification et de fichage des individus nous révèle les enjeux de pouvoir liés aux dispositifs de gouvernement et de surveillance de la population. Une manière de
réfléchir, à travers les outils de l'historien, au statut que la liberté recouvre dans un régime de "contrôle global" qu'aujourd'hui l'apport de nouvelles technologies semble envisager
mercoledì 15 maggio 2013
Man Ray, Frantz Fanon e l'Harlem Renaissance
Tempo fa ero imbattuta casualmente, cercando altro, in questa foto di Billie Holiday, bellissima. Scrivevo che era impossibile non pensare a Noire et Blanche di Man Ray (1926) anche se l'associazione era in qualche modo "stridente": nella foto di Man Ray c'è il contrasto/contrapposizione tra la pelle (bianca) della modella bianca e la maschera nera, contrapposizione che si complica nella foto di Billie Holiday. Se infatti cromaticamente il "contrasto" c'è, nello stesso tempo non c'è, essendo Holiday africana-americana. Nello stesso periodo la copertina di un volume appena edito da Ombre Corte, Parlare di razza, la lingua del colore tra Italia e Stati Uniti, a cura di Tatiana Petrovich Njegosh e Anna Scacchi, riprendeva, ribaltandola, la foto di Man Ray, cosa che mi aveva fatto scattare un'altra associazione, quella con il Frantz Fanon di Peau noire, masques blancs, accrescendo la mia "curiosità", la voglia di approfondire e "tirare i fili" di queste suggestioni disparate. Ma, come spesso mi capita, strangolata da altre scadenze, avevo chiuso il tutto in un cassetto, senza neanche riuscire a individuare chi aveva scattato la foto di Billie Holiday e ripromettendomi di tornarci su prima possibile. Adesso, un commento di Francesca, che ringrazio tantissimo, mi offre indicazioni preziose (e mi stimola a buttarmi nella ricerca): la foto (del 1949, conservata presso la The Library of Congress, di Washington), è di Carl Van Vechten, uno scrittore e fotografo statunitense, sostenitore dell'Harlem Renaissance.
Variabili femministe / La rottura dei femminismi postcoloniali
Stasera a Torino, presso il Circolo Maurice, secondo appuntamento di Variabili Femministe, il seminario itinerante ispirato dal libro Femministe a parole. Grovigli da districare e organizzato da Femminismi Itineranti, una rete di singole e realtà femministe torinesi nata a partire da incontri, scambi, desideri sollecitati dalla lettura del volume ed aperta a tutte/i coloro che condividono una prospettiva antirazzista, antisessista, antiomo&transfobica, e antifascista. L'incontro di stasera, a cura del Collettivo femminista Me-DeA , si intitola Un viaggio senza ritorno: la rottura dei femminismi postcoloniali
Zapruder a Parigi
Dopo la riunione barcellonese dello scorso anno, una tre giorni zapruderiana a Parigi! Venerdì 17 maggio, Zapruder sarà a La Libreria (89, rue Faubourg Poissonnière - Metro Poissonnière - ligne 7) per la presentazione del numero 29 , Il nome della cosa. Classificare, schedare, discriminare. Sabato e domenica invece si terrà la riunione di redazione della rivista presso il Laboratoires de recherche de l’Ecole Nationale Supérieure d’Architecture de Paris La Villette (118-130, Avenue Jean Jaurès -
Metro Ourcq o Laumière - ligne 5). Ricordando che, mentre il diritto di voto è ovviamente riservato solo a coloro che fanno parte della redazione, la riunione è comunque aperta a tutti i soci e le socie di Storie in movimento, rinviamo per orari e ordine del giorno dettagliato al sito di Sim. Vi aspettiamo!
SFamily Day : oltre i modelli normativi, per altre forme di intimità e affettività
A cura di Kespazio! Per una ricerca queer e postcoloniale si terrà a Roma, il prossimo 25 maggio, la SFamily Day, un'occasione per condividere esperienze e sperimentazioni, relazioni e educazioni, fatti e diritti che coinvolgono le forme di intimità e di affettività, oltre i modelli normativi della famiglia e della coppia come unici luoghi di investimento emotivo e materiale. Sul tumblr di Kespazio! il programma completo della giornata alla quale parteciperanno, tra le altre Sara Garbagnoli, Gianfranco Rebucini, Gaia Guliani, Laura Corradi, il Laboratorio Smaschieramenti e tante altre favolosità ...
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lunedì 13 maggio 2013
Boccassini orientalista
Nella requisitoria al processo che vede imputato Silvio Berlusconi la pm Ilda Boccassini - che ha chiesto di condannare il leader del Pdl a cinque anni per concussione e ad un anno per sfruttamento prostituzione minorile - ha evocato la "furbizia orientale, propria delle sue origini" di Karima El Marough detta Ruby. Mentre anche Suad Sbai si indigna poiché "non tutte le donne orientali o arabe tengono atteggiamenti come quelli di cui si sta dibattendo nel processo", noi dobbiamo ancora una volta constatare la pervasività di una cultura neo-coloniale-orientalista-razzista-sessista che sembra non risparmiare nessuno/a. Grazie a Alessandra Gribaldo per la segnalazione // L'immagine è un'opera di Ellen Gallagher, Odalisque (2005)
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Chi ha paura della donna nera? / Un commento di Sonia Sabelli
Qualche giorno fa, pubblicando il testo Chi ha paura della donna nera?, auspicavamo l'invio di commenti e/o riflessioni per portare avanti la discussione. E' quindi con piacere che abbiamo letto, nel suo blog, questo intervento di Sonia Sabelli, che vi riproponiamo:" Leggendo i giornali all’indomani dell’insediamento del nuovo governo, ho visto che la neoministra italocongolese Cécile Kyenge è stata definita come la prima donna «di colore» [come se dire «nera» fosse un insulto e come se il bianco fosse un non-colore] ad assumere l’incarico di «ministro» [al maschile, come se un ministro non potesse essere una donna e come se la gente nera non avesse un sesso]. Mentre l’interessata si è ritrovata a dover ribadire di essere una donna nera e di esserne fiera, i commenti apparsi sulla stampa hanno dimostrato ancora una volta che, come ci hanno insegnato le riflessioni delle femministe e delle lesbiche afroamericane, sessismo e razzismo agiscono sempre simultaneamente. Ecco perché ho letto con interesse – e pure con un certo sollievo – l’articolo pubblicato su Migranda e Marginalia col titolo Chi ha paura della donna nera? Tra i commenti che ho letto finora, questo è l’unico che, invece di concentrarsi solo sugli insulti razzisti oppure esclusivamente su quelli sessisti, abbia tenuto conto delle intersezioni tra i due sistemi di potere"
sabato 11 maggio 2013
Contro / Versa
Contro versa è il titolo di un volume appena pubblicato da Sabbiarossa edizioni che non ho ancora letto ma che mi incuriosisce molto a dispetto della frase di Luce Irigaray scelta come esergo e della mia lontananza intellettuale e politica da madri simboliche, dimensione verticale della genealogia e fedeltà al (proprio) sesso che sembrano essere (almeno a leggere frammenti della prefazione) centrali nel libro. Nello stesso tempo però le "genealogie impreviste di nate negli anni 70 e dintorni" (così recita il sottotitolo del volume) e la centralità data a percorsi che si muovono da/verso sud (un sud, anche femminista, per molte ancora estraneo e/o "altro") mi fanno venir voglia di leggerlo. Senza contare che conosco (e stimo) una delle autrici, e di altre conosco il lavoro. Contro versa dunque, con saggi di: Doriana Righini, Denise Celentano, Giovanna Vingelli, Lucia Cardone, Ivana Pintadu, Loredana De Vitis, Pina Nuzzo, Angela Ammirati, Alessandra Pigliaru, Monia Andreani e Federica Timeto
Igiaba Scego e le domande imbarazzanti
Le "domande imbarazzanti" sono quelle rivolte dalla giornalista Lucia Annunziata alla ministra Cécile Kyenge durante il Tg3 di domenica scorsa che, non guardando la tivù, non avevo visto. Ringrazio quindi Igiaba Scego per avermi segnalato l'articolo scritto su questa vicenda e pubblicato su Corriere Immigrazione con appunto il titolo di Domande imbarazzanti. Ma nel mio archivio l'ho catalogato sotto il titolo di Domande razziste ...
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