Vi avevamo già anticipato tempo fa l'uscita del volume La bella, la bestia e l'umano. Sessismo e razzismo senza escludere lo specismo di Annamaria Rivera. Secondo l'autrice "ad assimilare specismo, sessismo e razzismo è l’attribuzione agli «altri», alle donne, ai non umani di una natura diversa, inferiore o mostruosamente superiore, da controllare e soggiogare". Di questi tre sistemi di dominio, Rivera analizza - come si legge nella quarta di copertina -, "analogie e intrecci, peculiarità e divergenze. Ed esemplifica l’analisi dei processi di alterizzazione e reificazione attraverso alcuni temi: la dialettica fra razzismo istituzionale e xenofobia popolare; il trattamento dei corpi altrui, fino agli stupri «etnici»; le controversie sul «velo islamico» e sulle modificazioni dei genitali femminili; la vicenda italiana delle donne-tangenti. Infine, accogliendo la critica dei femminismi «non bianchi», suggerisce di adottare una postura critica e relativista, per evitare l’etnocentrismo, trascendere l’universalismo particolare, immaginare un modello di universalità relazionale, concreto, situato, sessuato". Del libro si discuterà domani, 11 novembre, alle ore 18 presso la Feltrinelli International (via Zamboni 7/b), in presenza dell'autrice e con Alberto Burgio e Vincenza Perilli.
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