Mentre nel web (come nelle televisioni e nei giornali di mezzo mondo) continuano ad impazzare le immagini di Muammar Gheddafi morto, noi facciamo un piccolo passo indietro temporale. Solo qualche settimana fa in Libia, e precisamente a Tripoli, era stato celebrato in pompa magna dal presidente del Cnt Mustafa Abdel Jalil e dal "nostro" ministro della difesa, Ignazio La Russa, il centenario dell'aggressione coloniale in Libia , evento passato in Italia nel quasi assoluto silenzio (perlomeno nei media mainstream). Ma il tipo di "memoria" emersa da questa celebrazione, è una memoria distorta, edulcorata, che ripropone il mito di un "colonialismo buono", costruttore di palazzi, acquedotti e strade. Per una cronaca della giornata, che può offrire spunti di riflessione, rinviamo ad un articolo di Manlio Dinucci pubblicato in origine da il manifesto, e che noi riprendiamo dal sito Voce Proletaria: La memoria rimossa del colonialismo italiano in Libia.
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