venerdì 30 settembre 2011

Femminismo e lotta sindacale nella crisi

Sebben che siamo donne ... Femminismo e lotta sindacale nella crisi è il titolo dell'ultimo numero dei Quaderni Viola pubblicato dalle Edizioni Alegre. Anche questo nuovo numero,come i precedenti, si propone di fornire dati elementari di conoscenza, bibliografie e sitografie per chi desideri poi approfondire, spiegazioni brevi ma capaci di orientare il lavoro politico. Hanno dato contributo orale o/e scritti a Sebben che siamo donne: Donatella Biancardi, Antonella Bruschi, Rosa Calderazzi, maria Grazie Campari, Chiara Carratù, Lidia Cirillo, Eliana Como, nadia De Mond, Irene Dioli, Paola Guazzo, Arianna Mamini, Eva Mamini, Lidia Masson, gruppo Medea - Torino, Licia Pera,Vincenza Perilli, Giuliana Righi, Franca Treccarichi, Giovanna Vertova. Per ulteriori info sul numero e l'indice completo rinviamo al sito dell'editore

giovedì 29 settembre 2011

L'Unità d'Italia e Salò

Una crociera sul lago di Garda, su di un piroscafo dal nome evocativo, con tappa in quel di Salò. La notizia non si ricava da qualche cronaca del Ventennio, ma è fresca-fresca: l'idea è del Pdl trentino per festeggiare il centocinquantesimo dell'Unità d'Italia. Il tutto è stato organizzato dal senatore Cristiano De Eccher, berlusconiano oggi ma leader nel Triveneto di Avanguardia nazionale quarant'anni fa, buon amico di Delle Chiaie, habitué delle inchieste sull'eversione nera. Per tutti i particolari rinviamo ad un articolo di Andrea Fabozzi su il manifesto

martedì 27 settembre 2011

Autofinanziamo l'antimilarismo : verso la giornata di studio sull'anarchico Augusto Masetti e la guerra coloniale italiana in Libia del 1911

Sabato prossimo, 1 ottobre, presso il Circolo Berneri, si terrà una cena antimilitarista, la prima di una serie di iniziative di autofinanziamento verso la giornata di studi sull' anarchico Augusto Masetti e la guerra coloniale italiana in Libia del 1911 che si svolgerà il 30 ottobre prossimo a Bologna. La data non è casuale: il 30 ottobre 1911, infatti, Augusto Masetti manifestò il suo rifiuto di partecipare alla guerra contro la Turchia e l'invasione della Libia, sparando contro un ufficiale alla caserma Cialdini a Bologna. Il tentativo da parte delle autorità politiche e militari fu di depotenziare e neutralizzare l'accaduto, trasformandolo da gesto di rivolta politica ed esistenziale a semplice manifestazione di disturbi mentali e psichici, condannando Masetti a lunghi anni di detenzione nei manicomi criminali. Nel centenario degli avvenimenti, il convegno (con interventi di Roberto Zani, Laura De Marco, Rudy M. Leonelli, Mauro Raspanti, Vincenza Perilli, Marco Rossi, Laura Orlandini, Alessandro Luparini e una video intervista rilasciata per l'occasione da Angelo del Boca - seguirà programma dettagliato), si propone di rievocare quell'episodio senza nessun intento celebrativo, ma a partire dall'approfondimento della sua vicenda, cercare di capire le ragioni e le modalità della guerra coloniale e le condizioni del suo rifiuto poiché le rifrazioni della storia rendono attuali quelle vicende che si ripropongono sinistre nell'attualità. La cena di autofinanziamento di sabato si aprirà con un antipasto del disertore per proseguire con  pasta alla Masetti, secondi libertari, contorni sovversivi e dolci dell'avvenir, il tutto innaffiato da bevande comunarde ... Si consiglia di prenotare al 3357277140

L'accoglienza di Lampedusa

Qualche giorno fa, in seguito ad una rivolta nel Centro di primo soccorso e accoglienza (!) di Lampedusa, un nutrito gruppo di migranti tunisini è stato rimpatriato forzatamente, tra gli sputi e le bastonate di una folla inferocita, aizzata dai discorsi xenofobi e razzisti del sindaco dell'isola e spalleggiata da una polizia compiacente. Sull'episodio rinviamo all'articolo di Annamaria Rivera pubblicato qualche giorno fa su Il Manifesto e poi ripreso sul suo blog: Lampedusa: ma quale 'guerra tra poveri'!.

domenica 25 settembre 2011

Orgasm Inc. e le mutilazioni genitali femminili in occidente


Orgasm Inc. è un documentario girato nel 2009, dopo quasi dieci anni di lavoro di ricerca, dalla regista Elizabeth Canner. Il film, che abbiamo visto nell'ultima edizione del Some Prefer Cake, mostra il "dietro le quinte" della corsa febbrile di alcune case farmaceutiche statunitensi per la messa a punto (ed immissione sul mercato) del primo farmaco per curare le cosiddette Fsd, disfunzioni sessuali femminili. La "scoperta" delle Fsd, vera e propria nuova "malattia femminile", è stata di fatto un'invenzione delle compagnie farmaceutiche, speranzose di piazzare sul mercato un prodotto capace di eguagliare le vendite strepitose di prodotti quali il notissimo Viagra (contro la scarsa "potenza" sessuale maschile). Orgasm Inc. documenta questa corsa senza scrupoli (i rischi per la salute delle donne di prodotti a base di testosterone ed estrogeni, tra l'altro inefficaci, sono continuamente omessi) e il sistematico tentativo delle compagnie farmaceutiche di trasformare in "malattia" ciò che invece è frutto di fattori molteplici, che non hanno nulla a che fare con il patologico (problematiche relazioni tra i generi, mancanza di educazione sessuale, eterosessualità obbligatoria ...). Il film documenta anche il martellamento mediatico che spinge molte donne occidentali, spesso consigliate dal proprio medico, a ricorrere sempre più massicciamente, ad operazioni chirurgiche, quali vaginoplastiche e interventi "estetici" (grandi labbra, clitoride ...), viste come mezzo per curare le proprie "disfunzioni" e accedere al "piacere" e alla "normalità". Vere e proprie mutilazioni genitali femminili. E dal documentario emerge anche un altro dato: l'occidente (a differenza di quanto vorrebbero farci credere certe retoriche razziste e sessiste) è l'unico luogo sulla faccia della terra dove il numero delle mutilazioni genitali femminili è in costante e rapido aumento ...

venerdì 23 settembre 2011

Semira Adamu / Ad memoriam

Solo un frammento di memoria: Semira Adamu, morta il 23 settembre di tredici anni fa, nella Clinica St. Luc di Bruxelles. Il giorno prima, su di un aereo della compagnia Sabena in partenza dall'aeroporto Zaventen, era stata brutalmente soffocata con un cuscino durante un tentativo di rimpatrio forzato in Nigeria. Prima di morire Semira aveva avuto il tempo di raccontare la sua storia nel libro Les barbelé s de la honte, (a cura del Collectif contre les expulsions di Bruxelles), la storia di un'indesiderabile

martedì 20 settembre 2011

Un troussage de domestique da Violette and Co

Segnalazione per chi al momento è parigina/o (o può esserlo per qualche giorno): il 23 settembre da Violette and Co (detto en pasaant, una delle nostre librerie preferite) presentazione di Un troussage de domestique, il volume (di cui vi avevamo già preannunciato l'uscita), incentrato sulla vicenda che ha visto coinvolto Dominique Strauss-Kahn, lo stupratore di classe. Edito dalle Editions Syllepse e coordinato da Christine Delphy, il volume (con saggi tra le altre di Rokhaya Diallo, Joan W. Scott, Mademoiselle e Les TumulTueuses), non è un libro sulla vicenda giudiziaria di Strauss-Khan, sulla sua innocenza o colpevolezza, ma piuttosto una spietata critica dei propositi violentemente sessisti e razzisti e dell'arroganza di classe di tutti coloro che, ergendosi a difesa dell'ex direttore del Fondo monetario internazionale, hanno difeso con denti e unghie anche i propri "privilegi".

lunedì 19 settembre 2011

Sentinelle avanzate di italianità: l'istruzione coloniale per la formazione del carattere nazionale

Sentinelle avanzate d'italianità: l'istruzione coloniale per la formazione del carattere nazionale, è il titolo di uno dei panel del ricchissimo programma dell'edizione 2011 di Cantieri di storia, che si terrà a Forlì da giovedì 22 a sabato 24 settembre. Per il programma dettagliato della tre giorni rinviamo al sito della Sissco, la Società italiana per lo studio della storia contemporanea.

martedì 13 settembre 2011

"Zingari", "nomadi": un malinteso europeo / "Tsiganes", "nomades", un malentendu européen

"Al di là della politica di smantellamento dei 'campi' e dell'espulsione dei 'rom' lanciata dalla Francia nel luglio 2010, le misure di segregazione contro gli 'zingari' si moltiplicano in tutta Europa, in maniera diversa ma ovunque tese ad espellere un corpo 'estraneo'. Esiste oggi su scala europea una 'questione Rom' che le rivendicazioni identitarie transnazionali, portatrici d'equivoci, rendono forse più temibile ancora. Questa produzione politica di indesiderabili nel seno degli Stati-nazione non è un'eccezione. Ma essa si nutre qui della costruzione di un'alterità specifica, un misto di disprezzo culturale, di paura sociale e di odio razziale che rinvia all'immagine che l'Europa ha di se stessa, della sua storia, della sua vocazione e del suo destino. Cosa significa questa ossessione verso un supposto popolo nomade, i cui membri divengono altrettanti 'stranieri interni' tra le nazioni che dovrebbero assimilarli o eliminarli? Come si è costruita e continua a costruirsi, talora di maniera interattiva, questa rappresentazione dell'Altro europeo? Qual'è la funzione di questa costruzione nel contesto dell'Unione europea e della mondializzazione? Cosa ci dice del collettivo che continua a produrre e riciclare questa immagine e le categorie o miti che gli sono associati (razza, tribù, popolo, nazione, minoranze)?": questa la breve presentazione (che traduciamo velocemente per i non-francofoni) del convegno internazionale "« Tsiganes », « nomades » : un malentendu européen", organizzato da Catherine Coquio, Jean-Luc Poueyto e Leonardo Piasere e che si terrà a Parigi dal 6 al 9 ottobre in vari luoghi della città (Mémorial de la Shoah, Université Paris 8 Vincennes - Saint-Denis, Institut Hongrois, Petit Palais), affiancato da un cineforum al cinema Trois Luxembourg . Per la presentazione dettagliata, il programma completo e gli abstract degli interventi rinviamo al sito del convegno.

(Alcuni) articoli correlati in Marginalia:

Antiziganismo in Europa: una barbarie che avanza
Stranieri ovunque
Zingari d'Italia
L'estraneo tra noi. L'immagine dello zingaro nell'immaginario italiano
La Banda della Uno bianca e l'assalto al campo nomadi

sabato 10 settembre 2011

Omo/transnazionalismo, pinkwashing, glbt di destra, xenofobia : un incontro al Circolo Maurice



Omo/transnazionalismo, pinkwashing, glbt di destra, xenofobia, sono le parole-chiave intorno alle quali si discuterà la settimana prossima al Circolo Maurice di Torino (al cui sito rinviamo per più dettagliate info sull'incontro),per tentare insieme di individuare nuove forme di agire politico e di contrasto all'avanzare,anche nelle comunità lgbtq, di culture e pratiche di destra.

Alcuni link / materiali utili alla discussione:

http://www.facciamobreccia.org/content/view/503/1/
http://nohomonationalism.blogspot.com/
http://marginaliavincenzaperilli.blogspot.com/search/label/omonazionalismo
http://www.infoaut.org/blog/femminismoagenders/item/1683-pinkwashing-assad
http://www.ondarossa.info/category/tags/omonazionalismo

venerdì 9 settembre 2011

Pubblicità razziste (e sessiste) nel cosiddetto "occidente civilizzato"

Pubblicità razziste (e sessiste) nel cosiddetto "occidente civilizzato" (o meglio: che si ritiene tale). Dal blog di Sonia Sabelli un'interessante nota critica sul razzismo (e sessismo) veicolato dalle immagini pubblicitarie (e da certa cultura visuale in genere) a partire dall'ultima trovata "creativa" del colosso tedesco Nivea per commercializzare un suo nuovo prodotto negli Stati Uniti. Uso strumentale dei corpi "non-bianchi", perentorio invito allo "sbiancamento" attraverso la promessa implicita di una non meglio precisata "integrazione", violenti rapporti di potere e conflitti di classe giustificati in nome delle apparentemente neutre "leggi di mercato" o "strategie di marketing". Non possiamo che rigirare al mittente lo slogan Re-civilize youself (ma da parte nostra la vediamo dura. Voi cosa ne pensate?).