Finalmente in libreria il primo volume del progetto Orientalismi italiani, di cui qualche mese fa avevamo pubblicato il cfp. A cura di Gabriele Proglio e pubblicato dalla casa editrice Antares, Orientalismi italiani 1 raccoglie diversi interventi di studiosi e studiose (Francesco Surdich, Margherita Trento, Simone Attilio Bellezza, Barbara Spackman, Marco Demichelis, Marta Villa, Luigi Benevelli, Stefano A. E. Leoni, Anna Calia, Paolo Orvieto, Simone Brioni, Antonella Viola) che, con i loro saggi, offrono uno sfaccettato quadro d'insieme attraverso il quale riconsiderare, come scrive Gabriele Proglio nell'introduzione, le rappresentazioni, gli immaginari, i tempi e gli spazi delle forme italiane assunte dall'orientalismo, senza porre confini disciplinari o teorici, ma provando a scorgere le continuità-discontinuità di narrazioni tra passato e presente, adottando un approccio tanto sincronico quanto diacronico. Attraverso la disamina di come viaggiatori, missionari, avventurieri, esploratori, militari e mercanti - o anche donne, come l'anarchica Leda Rafanelli -, raccontarono l’Oriente (e per gli argomenti trattati rinviamo all' indice del volume), questo libro parla anche di 'italiani' ante-litteram, non solo nel senso della formazione dell'unità nazionale - questione quanto mai d'attualità viste le recenti celebrazioni dei centocinquant'anni dell'unità d'Italia -, ma anche di processi che, nati ben prima del 1861, furono ereditati e riutilizzati nella formazione dell'immaginario soggettivo e intersoggettivo sugli/sulle "altri/e".
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