Dopo Marginalia e le sue tag (presto un aggiornamento) non poteva mancare un post sui commenti, perché ogni tanto un po' di auto-riflessione (e auto-ironia) sul proprio posizionamento nel web bisogna farla. Premessa: Marginalia non è mai stato un blog commentatissimo. Del resto le/gli esperti blogger mi dicono che è un po' così per tutti i blog tranne se si è un cosiddetto blog di punta (ma a leggere la descrizione che Asocial Network fa di uno di questi, preferiamo non esserlo!) o se si passa il tempo a scriversi commenti da sole/i (caso più diffuso di quanto si pensi). Inoltre non essere in Faceboook sembra penalizzi (ma noi rinunciamo molto volentieri al decerebrante "mi piace/non mi piace"). Insomma, per questo (e sicuramente altro), in Marginalia i commenti sono proprio pochini e di questi la maggior parte - perlomeno fino a quando abbiamo preso la saggia decisione di moderarli - di pessimo tenore (insulti e minacce). Con il tempo i commenti si sono fatti sempre più rari: sessisti e razzisti hanno capito che per noi era un indicibile piacere scaricare la loro immondizia nel cestino con un semplice clik e man mano si sono (quasi) dileguati. Le/gli altre/i (quelle e quelli con cui abbiamo qualcosa da condividere)o non sono particolarmente avvezze/i a blog et similia o hanno sempre meno tempo e quel poco, quando hanno voglia, preferiscono spenderlo per inviarci un mail, telefonarci via skype o incontrarci da qualche parte. I commenti di Marginalia sono dunque diventati come i panda: una specie in via d'estinzione. E allora stanotte - poiché abbiamo bisogno di una pausa prima di riprendere un lavoro aggrovigliato - a questi rari commenti dedichiamo un post, anzi un duplice premio, uno per il più "cattivo" e uno per il più "inquietante". Il premio per il più "cattivo" va a Nora, che dopo aver letto il nostro La vendetta del burka ha avuto la pazienza di seguire i link a ritroso fino a un vecchio post sulle cerimonie di svelamento e ha commentato: "La Santanchè fa la sua crociata contro il velo? e noi facciamo la nostra contro il botox". Non sappiamo quanto efficace sia questa strategia per contrastare il razzismo seminato da Santanchè&Co, ma l'idea di una crociata contro il botox ci ha fatto sorridere. Il premio per il commento più "inquietante" invece, lo vince colei che si firma "Una allergica al pseudo-femminismo hallal", che in calce al post sul libro Il velo nell'Islam, scrive: "Poi alla fine, non ha più niente di femminista questo blog, è soltanto diventato un blog pro-islam e filomusulmano, e pro-velo. Pro-immigrazionnista con solite ingiunzioni al multiculturalismo, ecc...". Lamentandosi del fatto che questo blog "non ha più niente di femminista", l'anonima commentatrice si auto-posiziona come femminista e, contemporaneamente, si arroga il diritto di stabilire come deve essere un blog per essere femminista (ovvero "anti-islam, non filomusulmano e anti-immigrazionista"). Sono sola a trovare questo commento terribilmente inquietante?
3 commenti:
@ anonima allergica
si scrive halal
@ anonimo
le due ortografie sono valide in europa per la trascrizione di quella parola.
Una allergica all'hallal dell'allah che è maschio e patriarcale.
Giovedì scorso, il Tribunale Europeo dei Diritti Umani ha emesso una storica sentenza antirazzista e anti-sessista: l'omofobia non rientra tra la libertà d'espressione.
Quando una simile sentenza verrà emessa per l'islamofobia?
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