sabato 9 ottobre 2010

Sarah e le pari opportunità



Mentre oggi si terranno i funerali di Sarah Scazzi (la ragazzina di 15 anni strangolata e poi violentata dallo zio, il cui cadavere è stato ritrovato solo dopo più di un mese in un pozzo, ricoperto di pietre), ancora nessuna dichiarazione della ministra delle Pari Opportunità Mara Carfagna. Eppure, neanche una settimana fa, poche ore dopo la notizia dell' omicidio della migrante di origini pakistane Begm Shnez da parte del marito, aveva annunciato di volersi costituire parte civile al processo contro quest'ultimo. Notizia riportata con grande enfasi dai maggiori organi d'informazione. Sono questi i "privilegi" di cui godono i/le migranti nel nostro paese.
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L'immagine è un'opera dell'artista Jenny Holzer, qui in Marginalia via Gli occhi di Blimunda.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarah è stata uccisa dalla cultura meridionale dell'italietta.
I suoi parenti, ancor prima di quel porco dello zio, sono gli autori dell'omicidio.
Un omicidio che nasce dal silenzio. Dal non voler dire, per vergogna, che Sarah era già stata molestata.
E la mamma sapeva. E il fratello sapeva.
Ma nessuno ha detto niente.

Marginalia ha detto...

Temo di non capire cosa intendi per "cultura meridionale"

fatiha ha detto...

Sarah era donna ed è morta. Le donne muoiono sempre per mani de uomini in tutti pais de mundo.
In Iran una donna muore perchè un uomo... e perchè dei uomini hanno deciso. In tutto mondo l'uomo decide sempre destino di una donna e ale volte anche se è sua madre fa uguale.

Marginalia ha detto...

Sono d'accordo con te Fatiha, le donne continuano a morire della violenza degli uomini. Inutile invocare la "cultura meridionale" come fa l'anonimo (o l'anonima) nel commento precedente al tuo. Semmai potremmo parlare di cultura patriarcale e con quella dobbiamo farci (purtroppo) tutte i conti (donne italiane, marocchine, iraniane ... tutte carne da macello)

Sabine ha detto...

D’une part la question des droits des femmes est manipulée à des fins racistes par la construction de stéréotypes et de préjugés attribuant la domination masculine à l’Autre (le Noir, l’Arabe, le Musulman, l'italien du Sud), d’autre part cette opération permet de relativiser et de rendre invisible la domination masculine "chez nous" (Europe civilisée!!!).
C'est toujours la même histoire ...

un baccio bella si tu te ricordi di me

Anonimo ha detto...

Je suis tout à fait d'accord avec Sabine, Marginalia et Fatiha.
e mi preoccupa molto il commento dell'Anonimo-a circa una certa "cultura meridionale".

Si dovrebbe parlare di un machismo/maschilismo e una violenza di genere autorizzata-legittimata e iperpubblicizzata già dallo Stato italiano, dai suoi "rappresentanti", veicolata (anche) da un istituzione oppressiva e patriarcale quale la Famiglia; non a caso uno dei primi bersagli della maggior parte dei movimenti femministi...
...ma insomma, mi rendo conto dell'impossibilità di sfuggire alla banalizzazione di una questione tanto delicata, tramite un commento internet..

Sabine ha ben riassunto il fine razzista delle politiche/discorsi che attribuiscono gli effetti della dominazione maschile come colpe dell'Altro-a.

Un recente rapporto dell'ONU ha stabilito che la violenza maschile è LA prima causa di morte per le donne di tutto il mondo. Ci rendiamo conto? non il tumore, non le malattie che quest'epoca post-nucleare ci sta regalando, non le guerre o le droghe...la violenza maschile!!

Giusto per cominciare una ricerchina su come e quanto le violenze non possano essere attribuite ad una supposta "cultura meridionale":
http://bollettino-di-guerra.noblogs.org/page/12/

e poi, ovviamente, basterebbe frequentare l'ottimo blog di Marginalia.
c*

Marginalia ha detto...

Care Sabine e Carmen,
rispondo con ritardo, come al solito, pardon! Sottoscrivo ogni parola di quanto scrivete, come già quanto diceva Fatiha. Il tragico è che i nostri discorsi, l'evidenza dei fatti, dei dati, non spostano una virgola di un immaginario razzista oramai sempre più invasivo. Avete già letto quanto ho scritto stanotte a proposito della "predisposizione genetica" dei meridionali per tipi di omicidio come quello di Sarah Scazzi?
Di fronte a questo il mio problema è non tanto "cosa dire" ma "che fare"?
baci

PS: Sabine, ma belle!Bien sur, je me souviens de toi! Je t'embrasse très très fort