Oggi, 20 novembre, è stata la Transgender Day of Remembrance. Scriviamo un po' in ritardo, non ci è stato possibile trovare il tempo di connetterci finora. Ma volevamo ricordare, seppure a giornata quasi conclusa, a un anno dalla morte, Brenda e tutte le altre vittime della violenza transfobica. Secondo dati "ufficiali" riportanti dal blog del Laboratorio Smaschieramenti (al quale rinviamo per le iniziative che si sono svolte oggi in tutta la penisola) tra il 2009 e il 2010 sono state uccise quasi settanta persone transessuali. La maggioranza di queste morti resterà probabilmente impunita, come già avvenuto tante volte in passato, in una società profondamente ostile a chiunque si sottragga all'imperativo dell'eteronormatività. Del resto l'esistenza sta diventando sempre più dura per chiunque rivendichi il proprio sacrosanto diritto ad autodeterminarsi (basti pensare, ad esempio, ai recenti tentativi di permettere l'ingresso di realtà come il Movimento per la vita nei consultori, questione sulla quale rinviamo a Sguardi sui Generis). Non sono questioni scollegate.
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