martedì 29 novembre 2011

Le ragazze di Asmara. Lavoro domestico e migrazione postcoloniale

Le ragazze di Asmara. Lavoro domestico e migrazione postcoloniale, è un volume di Sabrina Marchetti appena pubblicato nella collana Sessismo&Razzismo di Ediesse. Segnalando la presentazione del volume che si terrà il 9 dicembre a Roma nel corso di un incontro presso la Casa internazionale delle donne dedicato al legame fra Italia ed Eritrea, dal passato coloniale alle migrazioni globali, riprendiamo la quarta di copertina del volume: "Dietro ogni rapporto tra datrice e prestatrice di lavoro domestico eritrea si dipana un filo invisibile che connette il mercato del lavoro contemporaneo alla passata esperienza coloniale. È questo il risultato teorico che emerge dal libro di Sabrina Marchetti, Le ragazze di Asmara. Lo studio, basato su interviste in profondità con donne eritree arrivate a Roma negli anni sessanta e settanta, illumina con fluidità narrativa il nesso di continuità tra padrona bianca e serva nera nel passato contesto coloniale e tra donne italiane e migranti globali, oggi. Ispirandosi al sociologo francese Pierre Bourdieu, Marchetti parla di «capitale culturale postcoloniale» come di una risorsa formatasi dapprima nel contesto coloniale e poi rifunzionalizzata dai soggetti migranti una volta giunti in Italia. Le abilità domestiche delle donne eritree, acquisite durante la giovinezza, sono le articolazioni di questo capitale culturale in cui caratteristiche di genere e di classe si combinano con la «razza». Come spiega una delle intervistate: «In Italia a quei tempi questo lavoro non era ben visto per il popolo italiano. Allora gli è stato facile di chiedere, per pochi soldi, le ragazze dall’Eritrea! “Le ragazze di Asmara sono brave, sono intelligenti, sono pulite”: questo sapevano!». Se quindi tale habitus viene messo produttivamente al lavoro nel contesto italiano, parallelamente viene utilizzato dalle domestiche migranti come risorsa di microresistenza quotidiana: il sapere e le abilità che queste donne hanno accumulato sotto l’influsso dell’eredità coloniale si converte in una narrazione utile a «sopportare le difficoltà» di un lavoro stigmatizzato come «sporco», degradante e servile. Da questo punto di vista le eritree parlano di un legame privilegiato con gli italiani, basato su una relazione di affinità; una relazione che recupera e idealizza la servitù e l’intimità domestica coloniali, dove le eritree «sono molto responsabili e fanno tutto senza dire niente». Questo è il prezzo da pagare per esser accettate nella cultura italiana, enfatizzando le somiglianze con gli italiani: «Per tanti di noi eritrei, specialmente quelli che siamo arrivati prima, per noi è la seconda patria, l’Italia. È simile il carattere tra italiani ed eritrei e quindi è come se fosse... ci sentiamo in Asmara!».La postcolonialità emerge in questo modo nella sua ambiguità intrinseca: le autorappresentazioni delle domestiche migranti se da un lato ne hanno facilitato l’ingresso nella società degli ex colonizzatori, dall’altro le hanno relegate nei suoi strati più bassi. Le intervistate sono state profondamente segnate da questa ambivalenza, in cui essere eritree era al contempo strumento di microresistenza e ragione di subordinazione.Più in generale Le ragazze di Asmara descrive una dialettica tra servo e padrone, deprivata tuttavia delle sue potenzialità di trasformazione. Si tratta di uno studio che apre ad ulteriori ricerche su come fattori diversi legati all’identità dei lavoratori transnazionali (postcolonialità, religione, costumi nazionali, profili sessuali) possano esser utilizzati nel comando del lavoro, ma anche, si spera, per la sua emancipazione".

Il femminismo è una teoria estremista che consiste nel considerare le donne degli esseri umani / Le féminisme est une théorie extrémiste qui consiste à considérer les femmes comme des êtres humains

Così recita il titolo della recensione di Didier Epsztajn al volume di Corinne App, Anne-Marie Faure-Fraisse, Béatrice Fraenkel e Lydie Rauzier 40 ans de slogans féministes 1970/2010 (Editions iXe, Donnemarie - Dontilly 2011), 244 pagine che ripercorrono quasi mezzo secolo di lotte femministe attraverso foto, qualche testo ma soprattutto slogan, dall'ironico (e datato anni 70) Une femme sans homme c’est comme un poisson sans bicyclette (Una donna senza uomo è come un pesce senza bicicletta) al più recente Ne me libérerez pas, je m’en charge (Non liberatemi, me ne occupo io) ...

venerdì 25 novembre 2011

Violenza sulle donne / Appello per Adama: una storia, molte violenze

In occasione del 25 novembre le iniziative di denuncia delle violenze contro le donne si moltiplicano, ottenendo un'effimera - quanto inutile - visibilità anche su quei mezzi di informazione ordinariamente silenziosi su queste questioni (tranne, beninteso, quando la "notizia" può essere proficuamente strumentalizzata e messa al servizio di politiche razziste e sessiste, sicuritarie e di controllo). Per questo, forse, avremmo evitato in questa giornata di scriverne se non ci fosse giunto da Paola Rudan - che ringraziamo - l'invito a far circolare l'appello di Migranda / Trama di Terre per Adama, donna migrante rinchiusa da fine agosto nel CIE di Bologna: aveva chiamato i carabinieri di Forlì dopo essere stata derubata, picchiata, stuprata e ferita alla gola con un coltello dal suo ex-compagno. L’unica risposta che Adama ha ricevuto è stata la detenzione nel buco nero di un centro di identificazione e di espulsione nel quale potrebbe restare ancora per mesi. E la storia di Adama non è una storia isolata: il 13 dicembre, a Bruxelles, si svolgerà un convegno internazionale del Picum - un organismo che si occupa di migranti "senza documenti"* - sulla situazione difficilissima vissuta dalle donne migranti considerate "clandestine" in Europa. Chi mi ha inoltrato l'appello per Adama scrive qualcosa che condivido pienamente: "Non vogliamo essere le rappresentanti o le tutrici di una vittima, ma l'amplificatore di una donna che sta lottando e che non ha altro modo di far sentire la sua voce". Vi invitiamo dunque a firmare e far circolare l'appello che trovate nel sito di Migranda, affinché Adama possa "riprendere in mano la propria vita" e noi tutte la nostra.

* Che significa: senza documenti giudicati validi nella Fortezza Europa.

mercoledì 23 novembre 2011

Le italiane dall'Unità ad oggi : un convegno della SIS

Di generazione in generazione. Le italiane dall'Unità ad oggi, è il titolo del convegno organizzato dalla Società Italiana delle Storiche che si terrà da domani fino a venerdì 25 novembre a Firenze. Per il programma dettagliato rinviamo al sito della SIS.

Politiche di pinkwashing e strategie di resistenza

Facciamo Breccia pubblica la traduzione di un appello di Palestinian Queers for Boycott, Divestment & Sanctions, in cui si chiede all'IGLYO - uno dei principali network di associazioni GLBT internazionali - di non essere complice delle politiche di pinkwashing israeliane svolgendo - senza prendere in questo modo posizione - la propria assemblea generale, prevista per dicembre, a Tel Aviv. L'invito, sempre sottinteso quando si pubblicano appelli di questo tipo, è di far circolare il più largamente possibile.

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lunedì 21 novembre 2011

Questions féministes (1977-1980)

Vi anticipiamo l'uscita in primavera, per le edizioni Syllepse, del volume Questions féministes (1977-1980), raccolta dei primi otto numeri della rivista Questions féministes, poi Nouvelles Questions féministes, la più prestigiosa rivista francofona di studi di genere, fondata - tra le altre - da Simone De Beauvoir e Christine Delphy. Con una prefazione di Michelle Perrot. Irrinunciabile.

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sabato 19 novembre 2011

Zapruder : dieci anni di storie in movimento ...

Storie in movimento / Zapruder festeggia dieci anni. Per l'occasione è stata realizzata una shopping in tela che potete ammirare nell'apposita pagina del sito dove trovate anche tutte le info utili per acquistarla. Detto tra noi personalmente l'avremmo preferita un po' più rosa (intendiamo rosa shocking ovviamente, non rosa stile quote ...), ma la sponsorizziamo comunque con convinzione : acquistarla - così come associarsi e/o abbonarsi alla rivista - è un modo per sostenere il progetto Storie in movimento / Zapruder, un progetto (val la pena ricordarlo) interamente autofinanziato e dal quale nessuno trae alcun profitto se non quello dell'esistenza di uno spazio di espressione autonoma.

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Angela Davis a Occupy Philadelphia

Il Mfla ha mandato in onda (con traduzione) l'audio dell'intervento di Angela Davis a Occupy Philadelphia. Il video lo trovate invece su YouTube. Su Connessioni, infine, un intervento critico dell'attivista americano Joel Olson, del gruppo bring the ruckus, rete di attivisti impegnata nello sviluppo del movimento nato il 17 settembre con Occupy Wall Street a New York e che poi si è esteso rapidamente in altre città statunitensi, movimento detto anche del 99% dallo slogan "Noi siamo il 99%", ovvero (semplificando) noi siamo il 99% della società che lavora non l'1% dei superricchi che godono i frutti di questo lavoro.

Modelli di genere in mutamento

Via Porno, un bando di concorso rivolto a "giovani" (over 45 ...) studiose/i di tematiche di genere: Amore, sessualità e modelli di genere in mutamento, promosso da PrecArt Vista la difficoltà (soprattutto in Italia dove la ricerca indipendente è fortemente penalizzata) di trovare spazio presso grandi editori (e talvolta anche piccoli) e dunque dare visibilità a ricerche su tali tematiche, mi sembra un'occasione da cogliere al volo

giovedì 17 novembre 2011

martedì 15 novembre 2011

Frantz Fanon, au présent

Cinquant'anni dopo la sua morte, quale uso possiamo fare oggi del pensiero di Frantz Fanon? In cosa la vita di questo martinicano d'origine, inumato in terra algerina nel 1961, medico psichiatra, scrittore, teorico e combattente anticolonialista, può aiutarci nel presente? Per le/gli attualmente parigine/i segnaliamo il dibattito Frantz Fanon, au présent che si terrà il 28 novembre alle 20.30 al Théatre National de Chaillot (1 Place du Trocadéro - Paris). Al dibattito, organizzato da Mediapart, interverranno Elsa Dorlin, Nicole Lapierre, Pap N'diaye e Louis-Georges Tin. Per chi invece non potrà parteciparvi rinvio alla lettura della bella introduzione di Liliana Ellena alla traduzione italiana, pubblicata da Einaudi, de I dannati della terra.

domenica 13 novembre 2011

Femminismo nero e postcoloniale : una bibliografia

Una bibliografia che va ad aggiungersi ai nostri archivi (e magari anche ai vostri): quella del seminario su Femminismo nero e postcoloniale, tenuto da Sonia Sabelli all'interno del modulo Introduzione agli studi delle donne e di genere all'Università La Sapienza di Roma.

L'invezione della virilità. Politica e immaginario maschile nell'Italia contemporanea

Martedì 15 novembre, presso l' Istituto Storico Parri Emilia-Romagna, presentazione dell'ultimo volume di Sandro Bellassai, L'invenzione della virilità. Politica e immaginario maschile nell'Italia contemporanea

venerdì 11 novembre 2011

Storie in movimento / Zapruder

Tutte le news di Storie in movimento / Zapruder (dall'uscita dell'ultimo numero della rivista, ai call for papers, alle info su come raggiungerci questo fine settimana a Reggio Emilia per l'assemblea generale di Sim ... e tanto altro) su storieinmovimento.org. Buona lettura ;-)

giovedì 10 novembre 2011

La prima bomba sulla Libia : Shock and Awe

Anche in relazione alla recente giornata di studi intorno ad Augusto Masetti e l'invasione della Libia, riceviamo da Liliana Ellena - che cogliamo l'occasione per ringraziare dei tanti spunti, stimoli e incoraggiamenti con i quali continua da anni ad accompagnare Marginalia e non solo - segnalazione di un convegno molto interessante che si terrà - a partire da domani, venerdì 11 novembre, fino a domenica - a Londra: Shock and Awe. Il convegno - che prevede interventi, tra le/gli altre/i di Paul Gilroy, Nirmal Puwar, Miguel Mellino e Les Back -, prende spunto dal centenario del primo bombardamento aereo della storia mondiale: quello avvenuto nel novembre del 1911 nei pressi di Tripoli ad opera del pilota Giulio Covotti della Flottiglia aeroplani di Tripoli, la squadra aerea italiana impegnata nella guerra di aggressione coloniale in Tripolitania e Cirenaica. Sintomatico dei miti e smemoratezze che avviluppano le vicende coloniali italiane nel nostro paese, il fatto che debba essere un convegno organizzato dalla Goldsmiths University e dalla Lse a ricordarci alcuni, non certo irrilevanti, particolari del nostro passato. Per maggiori informazioni sul convegno e il programma dettagliato rinviamo al sito di Shock and Awe.

sabato 5 novembre 2011

Digital Crossroads: media, migrazioni e diaspora in una prospettiva transnazionale

Digital Crossroads: Media, Migration and Diaspora in a Transnational Perspective, è il titolo di un convegno che si terrà a fine giugno all'università di Utrecht e che ci sembra particolarmente interessante per chi, come noi, è interessato ad approfondire la complessa questione delle relazioni tra migrazioni e cosiddette nuove tecnologiein una prospettiva transnazionale. Organizzato tra le altre da Sandra Ponzanesi e Fadi Hirzalla, Digital Crossroads offre innumerevoli spunti alla riflessione/discussione: come, ad esempio, "razza", genere, età, classe, etnicità ed altri marcatori di identità ( markers of identity) sono ricodificati online? Per maggiori info e il testo del Cfp rinviamo al sito del convegno.

giovedì 3 novembre 2011

Cronache di ordinario razzismo

Dopo il primo, pubblicato nel 2009, l'associazione Lunaria ha dato alle stampe il suo ultimo rapporto sul razzismo in Italia. Frutto di un monitoraggio compiuto dal luglio 2009 al settembre 2011 su dati, numeri e notizie di cronaca, Cronache di ordinario razzismo documenta la gravità del fenomeno, ma anche le responsabilità della politica, delle istituzioni, degli intellettuali e dei media nel processo di produzione, riproduzione e alimentazione dei discorsi e delle pratiche razziste. Potete leggere ampi stralci dell'introduzione di Annamaria Rivera al volume nel sito di MicroMega.

martedì 1 novembre 2011

Amies : Nouvelles Questions Féministes festeggia trent'anni


Appena pubblicato, Amies, l'ultimo numero di NQF, festeggia i trent'anni della rivista (oggetto di uno degli articoli, firmato da Christine Delphy) con una nuova veste grafica e un tema indubbiamente complesso, quello dell'amicizia tra donne. Perché se le amicizie tra donne sono "un modo per opporsi alla dominazione maschile", perché permettono alle donne " di prendere coscienza dell'oppressione che subiscono e di passare dallo statuto di oggetto a quello di soggetto", è anche vero che "l'idea di sorellanza non è esenta da ambiguità, cosa che spiega il suo essere oggetto di polemiche tra femministe: perché le donne non subiscono in effetti tutte delle oppressioni identiche". Per maggiori info e l'indice completo rinviamo al sito delle Editions Antipodes