mercoledì 7 gennaio 2009

Lontano da Gaza, tra Gomorra e CasaPound


Non posso parlare di Gaza, non ancora, o posso parlarne solo come Viktor Sklovskij ha parlato d'amore senza parlare d'amore in Zoo o lettere non d'amore ... Ma mentre scrivo gli uomini, le donne, i/le bambin* dilaniat* li ho davanti agli occhi ...
Per chi arriva in questi giorni a Napoli dalla stazione ferroviaria di Napoli Centrale non è possibile ignorare le centinaia di manifesti di CasaPound (per la casa, la giustizia sociale e la retorica strumentale di maggioranza e opposizione facce della stessa medaglia) . I manifesti sono affissi un po' ovunque, nell'adiacente piazza Garibaldi e giù per tutto corso Umberto, nonostante molti siano già stati strappati o ricoperti da altri manifesti, in specie funebri, perché da queste parti (dovrebbe essere notorio) si muore molto e i funerali solenni non si contano. Morti ammazzati a Capodanno come negli altri giorni, mort* di lavoro nei cantieri, al porto, nei laboratori ricavati nei sottoscala, donne ammazzate come nel resto d'Italia, mort* ammazzati* "apposta" o per sbaglio, per caso o fatalità, morti di camorra o di monnezza. Non la monnezza lasciata per le strade e che oramai fa tanto esotico (ho visto turist* fotografarla) ma quella tossica proveniente da tutta Italia, "intombata" per anni e anni nelle campagne qui intorno e che regala centinaia di tumori all'anno ... Un' altra manna per le agenzie funebri e non solo. Poi però girando per i vicoli, razzolando tra i libri nelle bancarelle di Porta Alba, tra una sfogliatella, una pizza da Michele, una frittatina in una friggitoria unta quanto basta di San Lorenzo (non necessariamente nell'ordine), di questi manifesti non se ne vedono affatto e mi sembra il minimo chiedersi perché. Saranno forse in poch* e il comitato accoglienza di CasaPound Napoli avrà ritenuto conveniente concentrare le forze in zona stazione ferroviaria? O piuttosto la concentrazione di manifesti in una sola zona è riconducibile alla non agibilità dei neofascisti in alcune zone e agibilità assoluta in altre? Ecco, qui mi manca tanto una bella mappatura della città, magari "incrociata" tra Gomorra (il riferimento è a Gomorra di Roberto Saviano, che aldilà del personaggio offre spunti interessanti) e CasaPound. Perché un legame tra queste "realtà", un legame quantomeno "ideale", c'è: durante i suoi numerosi arresti il boss della cosca del quartiere Sanità Giuseppe Misso - oggi pentito, autore qualche anno fa del volume I leoni di marmo e noto per essere da sempre vicino ai Nar e tra gli indagati per la strage dell’Italicus e quella della stazione di Bologna -, è sempre stato trovato in compagnia dei libri dei suoi autori preferiti, Julius Evola ed Ezra Pound ...

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5 commenti:

Enzo Patronelli ha detto...

Ciao V.,
dove sei finita? ;-)
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

... dalla padella alla brace :-(
un abbraccio anch'io

Anonimo ha detto...

Era più rassicurante l'idea di mafiosi e camorristi rozzi e analfabeti incapaci anche di scrivere un pizzino in italiano corretto, pensarli immersi nella lettura di Julius Evola mi fa venire i brividi

Anonimo ha detto...

non è per qualcosa ma lei signora si deve far vedere,ma sarà lei ad avere rapporti con chi sa chi!La saluto calorosamente come solo una camerata sa fare!

Anonimo ha detto...

Levate il vino alla Perilli !!!!