Che i materiali morbidi e trasparenti e il tenero e delicato colore rosa di vagine, bocche, uteri, placente, corpi gravidi o in travaglio, mani e falli non vi ingannino: l'opera di Louise Bourgeois non è niente affatto rassicurante. E' anche sangue, carne, morte, rapporti umani ambivalenti e straziati. Il gigantesco ragno chiamato Maman che apre/chiude la mostra all'esterno del museo è li a ricordarvelo.
Come alle Tuileries il fascino della mostra è anche dovuto al contrasto ( e al dialogo) tra queste sculture contemporanee e le opere "antiche" della collezione permanente del museo: un bellissimo Caravaggio, Brueghel, Annibale Carracci ... e anche alcune tele di Artemisia Gentileschi e tra queste la celebre Giuditta e Oloferne. Guardando l'eroina biblica che sgozza il tiranno Oloferne salvando la città palestinese di Betulia, come non pensare, ancora una volta, a Gaza?
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2 commenti:
Sei forse l'unica a parlare di eventi artistici in kilombo; se ti può interessare visita il mio gruppo su un altro evento artistico: www.flickr.com/groups/exhibit_biennale_bari_2008.
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Uhm... è più interessante vedere napoli con tutte le specie animali che ci girano in questo periodo ahahahhaha. Blatte, topi, vermi-topo ahahahha
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