Musulmane rivelate. Donne, islam, modernità è l'ultimo libro di Ruba Salih, antropologa italo-palestinese. Un suo saggio - Femminismo e islamismo. Pratiche politiche e processi di identificazione in epoca post-coloniale, saggio che potete leggere qui -, era stato pubblicato qualche anno fa nel volume Altri femminismi a cura di Teresa Bertilotti, Cristina Galasso, Alessandra Gissi e Francesca Lagorio. Saggio illuminante laddove sottolineava " che mai come ora è necessario trovare delle concettualizzazioni del femminismo che si pongano in un'ottica di superamento nei confronti di quell'approccio etnocentrico con cui molta parte del pensiero femminista occidentale ha per lungo tempo guardato ad altre esperienze di emancipazione, soprattutto nel mondo islamico", interrogandosi "sulle questioni poste dal tentativo di superare un'unica epistemologia femminista per avviare una nuova concezione del femminismo che sia in grado di cogliere le specificità culturali all'interno delle quali una molteplicità di movimenti femminili in diverse società avanzano richieste di diritti e di riconoscimento. Da una parte, pare giusto prestare attenzione alle voci critiche che sottolineano, come una diffusa retorica multiculturalista in Europa abbia portato alla progressiva marginalizzazione delle voci laiche e progressiste nel mondo islamico, così come in Europa. In taluni casi, nell'urgenza di produrre contro-discorsi che facessero da contrappeso alle rappresentazioni orientaliste frutto di una sempre più diffusa e pericolosa islamofobia, si è finito con lo sposare visioni totalmente a-critiche anche nei confronti di aspetti deplorevoli delle società e dei regimi musulmani. Tuttavia, queste giuste considerazioni corrono un rischio uguale e di segno opposto a quello da loro denunciato, cioè di marginalizzare come estremista e fondamentalista una vastità di soggettività e movimenti estremamente diversificati al loro interno che, nelle proprie pratiche così come nei propri discorsi, propone la piena compatibilità tra la propria cultura e religione e i principi di uguaglianza tra i generi".
I recenti dibattiti (o non-dibattiti), nati a ridosso delle vicende di Gaza, su donne/islam/laicità hanno mostrato, mi sembra abbastanza impietosamente, la necessità di tornare (per molt* cominciare ...) a riflettere intorno a queste questioni. E questo volume mi sembra possa essere un ottimo inizio.
__________________
Articoli correlati in Marginalia:
Integralismi a confronto
Lobby continua alle Crociate?
Gaza. Dei vivi che passano
Over my dead body
Per non tornare alle Crociate
.
I recenti dibattiti (o non-dibattiti), nati a ridosso delle vicende di Gaza, su donne/islam/laicità hanno mostrato, mi sembra abbastanza impietosamente, la necessità di tornare (per molt* cominciare ...) a riflettere intorno a queste questioni. E questo volume mi sembra possa essere un ottimo inizio.
__________________
Articoli correlati in Marginalia:
Integralismi a confronto
Lobby continua alle Crociate?
Gaza. Dei vivi che passano
Over my dead body
Per non tornare alle Crociate
.
10 commenti:
Io credo molto nella donna, io sono uno di quelli che pensa che le donne salveranno il mondo. E se le donne islamiche prendessero coscienza di se, le soluzioni ai mali mediorientali non tarderebbero. Un abbraccio.
sempre comodo pensare che
"un giorno"
"le donne"
"salveranno"
"il mondo"...
e oggi invece come fare?
come vivere?
come lottare?
non chi, ma come...
e non penso che non bisogna passare per CHI SIAMO (CHI VOGLIONO CHE SIAMO) per capire COME FARE...
indignarsi della violenza subita oggi non basta...servono atti politici...che abbiano la potenza di alimentarne altri...e che non lascino da parte quelle forme di vita violentate che non hanno la coscienza e la concretezza di ribellarsi....non è materia per pacifisti della repubblica, non è "un lavoro" di un giorno, è la vita, tutta, con i suoi momenti di gioia e di tristezza...qualcuno ha già pensato di far rientrare questi atti sotto il controllo dell'anti-terrorismo...qualcuno a cui va bene che parliamo, che ci indignamo, ma che lottiamo per una forma di vita autonoma no...e qui ci dobbiamo organizzare tutt*, non un giorno a venire, non solo "le donne"...e te lo dice una "donna", che è stufa di lavarsi i panni a casa sua....vediamo di fare 'sto bucato insieme insomma, con gioia e rabbia...
u*
Capisco la tua rabbia ma premettendo che non capisco come tu possa esprimerti così su di me visto che non sai nulla di me, ti dico che io non lo penso solamente.
E neanche comodamente.
Nel mio piccolo cerco di fare il possibile per attuarlo davvero, con atti concreti, sul lavoro, a casa e pensa che rompo anche i cosiddetti a tutti i maschietti miei amici.
Nel mio piccolo cerco di cambiare la mentalita' di quanti mi sono intorno, che e' la prima cosa da fare.
No, non credo proprio che tu mi possa accusare di atteggiamento comodo.
la mia non era un'accusa tutta dedicata a te...riflettevo su ciò che hai scritto...appunto non so che fai..e nemmeno pretendevo che me lo elencassi qui.
u*
Scusami se ti ho annoiato, ma mi sembrava scortese dirti solo non puoi perche' non mi conosci. Peace and love sorella, Peace and love.
Per Urgenge e Angelo del Fango: forse, tra i tanti "strati" che mi compongono, c'è anche quello di una vecchia signora un po' snob affezionata al suo salotto polveroso ... il fatto è che mi fa un certo effetto arrivare qui e trovare una discussione già avviata tra voi due, forse già finita, ma che non saprei come rilanciare ...
Ma trovarvi qui è strano soprattutto perché avevo tentato di coinvolgervi entrambi (nel post precedente), insieme ad altr*, in una sorta di "catene per la (o della) memoria", e voi due siete stati gli unici che si sono sottratti ...
Ma per poi trovare comunque qui oggi, autonomamente, il vostro spazio di confronto/incontro/scontro. Mi sembra molto bello nella sua casualità, quasi "zen", non trovate?
Non entro nel merito della discussione (troppo stanca stasera), ma spiegatemi dov'è l'incompatibilità tra agire politicamente nel quotidiano/ costruire atti politici ...
Comunque grazie ad entrambi di essere passati, e in particolare ad Angelo per la bella mail (risponderò presto) e ad Urgence per la lettera che so già in viaggio, mi emozionerà averla presto tra le mani
Molto interessante. Lo cercherò senz'altro, e lo suggerirò a molte persone. Grazie per la segnalazione, mi auguro sia la prima di molte altre.
Pace.
Ciao Vincenza, sei proprio tenace e ti ammiro molto per come gestisci questo blog! Il libro di Ruba Salih era stato annunciato un po' di tempo fa ma non riuscivo a trovorlo, ora riprovo a cercarlo. Secondo me lei è molto brava e il suo lavoro va fatto conoscere. Un abbracio, Patrizia
Per Abdel Nur: grazie e pace anche a te
Per Patrizia: mi piace tanto quando passi e anche le cose carine che dici ;-)
Grazie per il "tenace" e per l'ammirazione, ma ultimamente mi è capitato spesso di pensare che chiudere questo blog mi farebbe bene! Un abbraccio forte anche da me
v.
Salve a tutti. Volevo solo esprimere un'opinione sulle donne islamiche. Molti le considerano succubi degli uomini, ma da quando ho conosciuto personalmente due di loro ho le idee più chiare. Anzi, mi sono anche avvicinata all'islam grazie a loro. Sono stata invitata ad un incontro presso il centro islamico che frequentano e, per l'occasione, mi hanno fatto provare l'hijab, cioè il loro tipico velo con il quale si coprono il capo. Bè devo dire di aver trovato persone gentilissime e con una visione della religione molto radicata nella loro vita. Infatti come saprete pregano ben cinque volte al giorno. Mi hanno detto che sono pronti in qualsiasi momento ad accettare la mia Shahadah, cioè la formula con la quale mi convertirei all'islam, ed io li ho ringraziati moltissimo. Non credo che Lo farò in tempi brevi, perché prima voglio saperne ancora qualcosa di più, ma ora come ora sto pensando che potrei davvero unirmi a quelle persone. Mi ha affascinata la loro pace interiore e la dedizione per la famiglia e la religione. Cose che finora non ho trovato per vari motivi. Grazie e mi scuso se ho preso un pò di spazio.
Posta un commento