Domani, martedì 1 giugno, nell'ambito del  Festival sociale delle culture  Antifasciste, si terrà l'incontro Repertori della sessualità e politiche razziste nelle società   multiculturali: derive a destra dei movimenti di liberazione? (ore 17.00, Parco  di viale Togliatti, spazio Alì)  a cura di Facciamo Breccia e  Laboratorio Smaschieramenti. Intervengono  Tavolo LGBTQ* Trento e Vincenza Perilli, coordina Titti Castiello. Il dibattito vuole affrontare gli effetti delle politiche razziste   sui movimenti di liberazione delle donne e delle minoranze sessuali.    Sesso e razza sono stati sempre due discorsi intrecciati alle politiche   di dominio. La costruzione del soggetto coloniale da parte dei   colonizzatori si è sempre avvalsa di retoriche che attingevano a un   repertorio di significati relativi alla sessualità, ora esotizzata, ora,   al contrario, degradata. Quanto è avvenuto negli ultimi anni in   relazione alle politiche securitarie dimostra che le retoriche coloniali   sopravvivono ai processi di decolonizzazione mettendosi in circolo   nelle metropoli dell’occidente.  In un mondo multiculturale le politiche  sessuali si articolano ancora  una volta come discorso di dominio sui  soggetti migranti e i soggetti  minoritari (donne, lesbiche, trans, gay)  sono chiamati a sostenere  questi programmi politici razzisti    Se da una parte questi programmi  politici razzisti hanno tentato  strenuamente di “arruolare” le donne,  che ne è stato di lesbiche gay e  trans, in un paese in cui non si è  neppure compiuto il processo di  riconoscimento dei diritti civili? Ci  sono segnali che anche le  lesbiche, i gay e i/le trans possano fare la  loro parte dentro il  paradigma securitario razzista? Possiamo dire che  anche in Italia si è  assistito a un effettivo spostamento a destra dei  movimenti di  liberazione delle donne e delle minoranze sessuali così  come è successo  in altre parti d’Europa? A questo proposito vorremmo  analizzare in che  modo il movimento delle donne da una parte il  movimento LGBTQ dall’altra  e ha risposto e sta rispondendo a questo  tentativo di  strumentalizzazione razzista contro i/le migranti.
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